Capitolo 17: Campioni

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Quel trentuno ottobre, nonostante fosse sabato, Edward fu il primo ad alzarsi e trascinò i suoi amici in Sala Grande per la colazione. Mangiarono in fretta perché Edward era così emozionato all'idea di partecipare al Torneo che voleva mettere subito in suo nome nel Calice. Talmente in fretta che il moro non fece nemmeno un complimento alla torta alla melassa.

Quando i tre uscirono nella Sala D'Ingresso lo spettacolo che gli si presentò davanti era piuttosto buffo: quelli che Ive riconobbe come Fred e George Weasley erano stesi a terra con due lu nghe barbe bianche che gli nascondevano il volto. La Serpeverde non poté fare a meno di ridere come del resto tutti nella stanza. Edward invece li ignorò e camminò a grandi passi verso il Calice lasciandovi dentro il fogliettino col suo nome.

«Vi  avevo avvertiti» ridacchiò la voce profonda di Silente mentre l'uomo usciva dalla Sala Grande assieme ad altri professori«Consiglio ad entrambi di raggiungere gli altri intrepidi che hanno tentato come voi da Madama Chips. Anche se devo ammettere che le vostre barbe non sono neanche lontanamente belle come le vostre.»

A quelle parole, mentre i gemelli si dirigevano in infermeria accompagnati da un Lee Jordan che ululava dalle risate, Ive pensò che probabilmente Silente doveva intendersene di barbe. Lei e i suoi amici decisero di rimanere un po' lì a vedere che avrebbe avuto il fegato di mettere il proprio nome nel Calice di Fuoco. Dopo Angelina Johnson e tutti gli studenti di Beauxbatons  Ive vide Cedric entrare con i suoi amici. Si avvicinò a lui e gli lasciò un piccolo bacio sulle labbra.

«Sei pronto?»

gli domandò e lui annuì precipitandosi verso il Calice. Oltrepassò senza problemi la line dell'età e dopo un secondo quasi invisibile di esitazione lasciò cadere quel pezzetto di pergamena biancastra sul quale si poteva solo intravedere una piccola macchia d'inchiostro scuro a forma di "C".

«Noi dobbiamo fare colazione» disse una volta tornato di fianco a Ive «Andiamo insieme in Sala Grande?»

la Serpeverde scosse la testa.

«L'abbiamo già fatta poco fa, ti aspetto al Lago»

rispose e si avviò verso l'uscita mentre il ragazzo entrava in Sala Grande.

...

«Secondo me sarai tu il campione di Hogwarts»

stava esclamando Ive. Aveva la schiena contro il petto di Cedric e la testa adagiata all'indietro sulla spalla del ragazzo. Erano stati insieme per l'intera giornata e avevano intenzione di rimanere così fino ad ora di cena.

«Come fai a esserne così sicura?»

chiese lui.

«Beh sei l'unico degno di esserlo, contando che la tua concorrenza fino adesso sono Edward e la Johnson di Grifondoro...»

Cedric ridacchiò.

«Hai davvero così poca fiducia nel tuo amico?» Ive alzò le spalle «Credi davvero che il Calice sceglierebbe me al posto di Angelina? Insomma lei è una Grifondoro!»

Ive si voltò verso di lui e gli posò una mano sulla spalla.

«E allora? Sei molto più coraggioso di molti Grifondoro, Ced»

a quelle parole le venne in mente Codaliscia che nonostante facesse parte della Casa dei coraggiosi si era unito a Voldemort per timore che il mago più oscuro del suo tempo potesse fargli qualcosa. Lei invece non lo aveva fatto per paura, lei aveva accettato la proposta che Barty Crouch Jr. non per quello che lui le avrebbe fatto se avesse rifiutato ma per fare onore alla sua famiglia, per dimostrare che lei era degna del nome che portava, della nobile stirpe di cui faceva parte.

||Ive Lestrange, Which Side Choose (Il Calice di Fuoco)||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora