Capitolo 22: Diverso

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Ive sentì una voce familiare alle proprie spalle una voce familiare.

«Che succede qui?»

Il panico si impossessò di lei.

Si voltò lentamente cercando di non mostrare troppo lo strano peso che le stringeva il petto. Cedric si stava facendo strada tra gli studenti che erano ancora immobilizzati. Dopotutto era un prefetto e doveva assicurarsi che tutto andasse secondo le regole.

«Cosa... che succede?»

Si guardò intorno spostando gli occhi da Granger e George a terra accanto ai corpi privi di sensi di Ronald e Fred a Potter immobile in posizione di attacco. Ive alzò la testa, indurì la mascella  e fissò Cedric inespressiva. Lui quando la vide in mezzo a quella piccola folla che si era creata aggrottò le sopracciglia e scosse la testa con aria ancora più confusa.

«Lestrange» disse George Weasley mentre si alzava per raggiungere Cedric e parlarci faccia a faccia «è stata lei. La tua ragazza ha schiantato i miei fratelli e pietrificato Harry»

Aveva un tono duro che Ive non gli aveva mai sentito e sembrava che  se la prendesse più con Cedric che con Ive. Il Tassorosso si voltò di nuovo verso di lei, con una strana luce negli occhi e la bocca schiusa.

«Dice la verità?»

chiese solamente alla sua ragazza, con un pizzico di speranza nella voce. 

«Sì» rispose e poté notare le espressioni sorprese dei presenti. Un colpevole di solito cerca di smentire, ma lei non si vergognava di quello che aveva fatto perché lo aveva fatto per una giusta causa «Sono stata io, ma l'ho fatto per difendermi: mi hanno aggredita e volevo evitare di rimanerci secca. Difendersi è legittimo, vero Ced?»

guardò il ragazzo dall'alto in basso. George le si avvicinò bruscamente.

«Non è vero!» urlò arrabbiato «Ron non aveva fatto niente!»

Lei lo respinse puntandogli contro la  bacchetta per farlo indietreggiare.

«Non aveva fatto niente?» urlò a sua volta «Non aveva fatto niente? Oh si, se niente equivale a insinuare che io... che Cedric sia... che io abbia...»

non riusciva a continuare, era troppo arrabbiata. Intervenne Cedric che le mise una mano sulla spalla abbassandole la mano dove teneva la bacchetta e facendola allontanare da George. Il tocco del ragazzo sarebbe stato confortante per Ive se non fosse stato per le parole che lui pronunciò successivamente.

«Non importa, qualsiasi cosa Ronald abbia fatto non dovevi reagire così...»

«No Ced, non capisci!» lo interruppe la Serpeverde «Lui ha detto che l'articolo della Skeeter...»

«Ho detto che non importa! Tu non dovevi schiantare ne lui ne suo fratello!» Cedric stava usando un tono spaventoso e Ive abbassò lo sguardo, non credeva che ne fosse capace. «Meno cinquanta punti a Serpeverde e...» si avvicinò di più a lei e sussurrò le ultime parole così piano che non potesse sentirle nessun'altro a parte lui e la ragazza «...e tra noi è finita Ive»

Quelle parole furono come la potenza di mille Maledizioni Cruciatus che le laceravano in petto. Non realizzò subito quello che era successo e quando lo fece alzò la testa con gli occhi spalancati e lucidi, ma Cedric si era già voltato e stava uscendo da quel corridoio.

Ive non sembrava più accorgersi di ciò che aveva intorno, voleva solo raggiungere Cedric e parlare con lui. Superò la folla ancora paralizzata, gli studenti che stavano trasportando i due Weasley verso l'infermeria e Granger che dis-pietrificava Potter. Corse dietro a Cedric fino a quando non fu abbastanza vicina perché lui potesse sentirla

||Ive Lestrange, Which Side Choose (Il Calice di Fuoco)||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora