Capitolo 23: Accompagnatore

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Era l'ultimo giorno del trimestre, ormai mancavano poco più di due settimane al ventiquattro dicembre e Ive non aveva ancora trovato un accompagnatore per il Ballo del Ceppo. Finita l'ultima lezione stava andando a cercare Benjamin per chiedergli di andarci insieme come amici. Aveva cercato ovunque fino a quando il vago sospetto che il biondo fosse in Biblioteca e aveva ragione, perché lo vide uscire da quella stanza con un sorriso ebete sul volto.

«Ehy, Ben. Senti volevo chiederti una cosa...» cominciò ma si rese conto dall'espressione del ragazzo che non la stava minimamente ascoltando «Ehm... tutto ok, Ben? Hai per caso trovato un libro che ti ha attirato così tanto da portarlo al ballo?»

«Oh no...» rispose ovvio lui «Ho trovato una ragazza...»

«Cosa!? E chi sarebbe?»

Ive era stupefatta, si sarebbe più di vederlo al ballo con un libro che con una ragazza.

«Ehm... Charlotte...»

lo disse abbassando lo sguardo. Ive fece un enorme sorriso.

«Ti sei fatto avanti e le hai confessato i tuoi sentimenti? Bravo!»

esclamò sinceramente contenta per lui. Il ragazzo però arrossì e abbassò ancora di più la testa.

«Beh... in realtà...»

mormorò.

«In realtà cosa?» chiese Ive, poi si rese conto di aver urlato nel bel mezzo di un corridoio pieno di gente. «Aspetta, parliamone da un'altra parte.» dal giorno in cui aveva discusso con Cedric le era venuta una specie di fobia per i corridoi, soprattutto quando si doveva parlare di questioni importanti così si rifugiarono in un aula vuota «Quindi, in realtà cosa?»

«Ehm... in realtà io e Charlotte ci... ci vediamo già da un po'»

Ive spalancò gli occhi.

«Cosa? Tu e Charlotte siete... fidanzati?»

Lui scosse energicamente la testa.

«Non siamo fidanzati! Usciamo, parliamo e... ci baciamo»

le ultime parole le disse così piano che Ive lo sentì a stento.

«Aspetta, aspetta. Tu baci ad una ragazza e non lo vai a dire ai tuoi migliori amici?»

«Io volevo dirvelo» si giustificò Benjamin «Solo che poi tu e Cedric...» lasciò la frase in sospeso, come se avesse paura di pronunciare le parole "vi siete lasciati" «Pensavo ci saresti stata male, perciò non volevo che lo sapessi e non l'ho detto a Edward perché lui non sa mantenere i segreti. Comunque, che volevi chiedermi?»

«No, niente. Ci vediamo dopo i Sala Comune così lo dici anche a Edward, ciao»

fece un sorriso tirato e uscì dall'aula sconsolata. A chi poteva chiedere? Forse Viktor era libero, ma era molto improbabile: era il campione di Durmstrang e probabilmente aveva tantissime ragazze che cadevano ai suoi piedi. Si era fatto tardi e Ive riusciva a percepire il freddo che faceva fuori fin dall'ingresso, coso decise che avrebbe chiesto al suo amico di andare al ballo con lei a cena.

«Ehy, Viktor» lo salutò quella sera quando si sedette accanto a lei al tavolo di Serpeverde, lui rispose con un cenno della mano «Senti, che ne diresti di andare al ballo insieme, come amici ovvio»

chiese con gli occhi colmi di speranza, speranza che si infranse subito quando vide l'espressione dispiaciuta di Viktor.

«Io spera tu scusare me, Ive... ma io avere già una altra ... compagna per Ballo del Ceppo»

Sembrava sincero, Ive fece un sorriso rassegnato.

«Ok, fa niente. Troverò qualcun'altro»

Viktor sembrò riflettere un attimo

||Ive Lestrange, Which Side Choose (Il Calice di Fuoco)||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora