Capitolo 27: Ancora Skeeter

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Ive si svegliò. Si mise seduta sul letto scostando le tende del baldacchino. Il battito accellerato. Il respiro irregolare. La paura delle immagini appena sognate ancora impressa nella sua mente. Erano le sei del mattino e le sue compagne di stanze stavano ancora dormendo, ma dopo la serata precedente era l'unica cosa che si ci poteva spettare.

Scese nella Sala Comune, ovviamente deserta. Il camino spento, quella cupa luce verde e il miagolio tenebroso di qualche gatto che strisciava tra le poltrone la mettevano in soggezione. Decise di uscire e di fare un giro per il castello. I corridoi di pietra illuminati solo dalle poche torce accese erano silenziosi e innescavano una strana pace che era piuttosto insolita ad Hogwarts, tra le urla dei professori, il chiacchiericcio degli studenti e gli scherzi di Pix.

In quel momento però tutti dormivano e il più udibile accenno di rumore che si potesse sentire era lo zampettio di civette e barbagianni nella Guferia. Non c'era nessuno in giro, o almeno così credeva Ive, fino a quando svoltando l'angolo che portava alle scale si imbatté nell'ultima persona che avrebbe voluto incontrare.

«Cosa ci fai qui?»

Chiese Cedric neutro.

«Ho aperto gli occhi e non riuscivo più a dormire» fece lei impertinente «Non mi sembra mica contro le regole fare una passeggiata mattutina prima di colazione, o mi sbaglio dignor prefetto perfetto?»

Lui annuì lentamente.

«E invece...» disse con finta calma «Dimmi, schiantare la gente che ti infastidisce, questo ti sembra contro le regole? Perché a me non è sembrato che fosse così qualche settimana fa...»

«Ancora fermo su questa storia, eh Diggory? Pensavo che la tua amata Chang te l'avesse fatta dimenticare. Quella ragazza è così dolce» fece un finto tono adulatorio «Potrei quasi vomitare per tutta la sdolcinatezza che c'è nell'aria quando siete insieme!»

«Sei solo gelosa...»

borbottò Cedric a denti stretti.

«Io? Gelosa? Di chi? Di te? Ma perfavore Diggory, vedi di usare il cervello talvolta. Non ho motivo di cui essere gelosa, a te lei non piace altrimenti non saresti qui a discuterne con me, ma la staresti sbaciucchiando su una panchina in giardino. »

Lui la fissò negli occhi e Ive dovette metterci tutta la forza di volontà che aveva in corpo per sostenere il suo sguardo. Poi lui scosse la testa rassegnato, interrompendo il contatto e proseguì per la sua strada, mentre lei saliva le scale.

...

Le lezioni erano cominciate da poco e quel giorno dopo, Rune Antiche, Ive entrò nella Sala Grande era gremita di studenti. Si sedette accanto ai suoi amici. Thomas, che aveva iniziato a sedersi con loro, sceglieva qualche cibo bulgaro tra ciò che c'era a tavola. Edward si stava ingozzando di patate al forno e Benjamin aveva la testa china su una copia della "Gazzetta del Profeta" che mise via non appena la vide arrivare.

«Fammi indovinare...» alzò gli occhi al cielo lei «La Skeeter ha scritto qualcosa su di me?»

Il biondo annuì e le mostrò il giornale.

«Sì... "Qualsiasi fosse l'incantesimo sotto il quale la signorina Lestrange teneva il signor Diggory adesso è stato spezzato"» cominciò a leggere e Ive già non voleva saperne più niente «"Fonti attendibili ci informano che dopo un litigio piuttosto violento il ragazzo l'abbia lasciata. Ma a quanto pare alla signorina Lestrange non è importato un gran che, l'abbiamo vista durante il Ballo del Ceppo, tradizionale evento del Torneo Tremaghi, in compagnia di un completamente sconosciuto studente di Durmstrang. I due sono sembrati molto intimi durante la cerimonia e i nostri sospetti sono stati confermati quando si sono uniti in un dolce bacio. Anche questo ragazzo farà parte nel meschino piano di Lestrange?"»

Ive chiuse gli occhi e prese un grosso respiro, per evitare di dal saltare in aria la stanza. Alzò lo sguardo verso Thomas che la fissava con la bocca spalancata.

«Nel momento in cui ho incontrato quella donna la mia privacy è andata a farsi baciare da un Dissennatore» disse sprezzante osservando i caratteri che componevano il titolo " I loschi piani di Ive Lestrange". Poi scostò gli occhi su una figura più lontana al tavolo di Tassorosso. Anche Cedric aveva il giornale in mano e le lanciava delle occhiate di sfuggita, ma smise quando vide che lei se ne era accorta. «Che altro c'è? Notizie vere intendo»

chiese la ragazza sporgendo la testa verso Benjamin per leggere il giornale.

«Si, si parla di Hagrid... la Skeeter dice con parecchi giri di parole che è un mezzogigante e che è pericoloso, quindi Silente ha sbagliato a assumerlo...»

«Bah almeno su una cosa ha ragione...» 

borbottò Edward.

...

A metà gennaio fu programmata una gita ad Hogsmeade, come ai vecchi tempi Ive Edward e Benjamin decisero di andare tutti e tre insieme. Passando davanti alla nave di Durmstrang scorsero Viktor che faceva il bagno nel Lago Nero. Ive gli fece un cenno di saluto mentre Edward lo guardava snervato.

«Com'è l'acqua?» 

chiese ironica lei

«Buona, da noi nell'inverno molto più fredda di solito.»

Ive ridacchiò e lo salutò mentre Edward borbottava cose poco carine sul suo conto. Ai Tre Manici di Scopa quel giorno c'era parecchia gente ma Ive non poté fare a meno di riconoscere l'insopportabile chioma bionda di Rita Skeeter.

«Sta cercando di rovinare la vita a qualcun altro?»

urlò Potter a pochi tavoli di distanza, interrompendo i borbottii tra la donna e il suo fotografo panciuto.

«Harry!» esclamò lei con un sorriso stomachevole «Ma è splendido! Perché non ti unisci a...?»

lui la interruppe infuriato.

«Non le verrei vicino nemmeno con un manico di scopa lungo tre metri» disse e Ive dovette ammettere a se stessa che era proprio una gran bella risposta «Perché ha fatto quella cosa ad Hagrid?»

«I nostri lettori hanno il diritto di sapere la verità» disse inarcando le sopracciglia «Io sto facendo soltanto il mio lavoro...»

«Chi se ne importa se è un Mezzogigante? Lui è a posto!»

quell'urlo fece calare il silenzio nel pub. Madame Rosmerta fissava la scena da dietro il bancone facendo trasbordare dell'idromele da dentro un boccale. Le labbra di Rita Skeeter si incrinarono in un sorriso arcigno.

«Cosa ne dici di un'intervista sull'Hagrid che conosci tu, Harry?» propose tirando fuori la Penna Prendiappunti dalla borsa «L'uomo dietro ai muscoli? La tua improbabile amicizia e le sue ragioni? Lo definiresti un surrogato di padre?»

A quel punto Granger, accanto a Potter, scattò in piedi.

«Qui si mette male» sussurrò Edward «Andiamo?»

gli altri due annuirono e sgattaiolarono fuori..

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Hola Hogwartsiani

dopo parecchio tempo ecco finalmente il nuovo capitolo!

Mi scuso per la prolungata assenza ma è ricominciata la scola e ho dovuto un'attimo riconnettermi con la normalità, ma adesso sono tornata.

Che ne pensate del capitolo?

Fatemelo sapere con un commento!

bye

_silvia


||Ive Lestrange, Which Side Choose (Il Calice di Fuoco)||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora