Capitolo 36: Assurdo

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Non riuscì a chiudere occhio quella notte. Le immagini di quello che era successo le ritornavano in mente, peggio degli incubi che l'avevano perseguitata per tutto l'anno. Era circa mezzanotte quando delle urla infuriate riempirono l'infermeria, interrompendo le conversazioni sussurrate tra la Signora Weasley, i suoi due figli e la Granger. Si tirò su a sedere, attirando l'attenzione di Sirius su di sé, e si guardò intorno con gli occhi accartocciati.

«Lo sveglieranno se non stanno zitti!»

esclamò Madama Chips, lanciando un'occhiata a Potter.

«Questa è la voce di Caramell» mormorò Molly Weasley « E questa è Minerva McGranitt, vero? Ma perché litigano?»

Le urlano erano proprio del Ministro della Magia e della Professoressa di Trasfigurazione (la più odiata da Ive).

«Increscioso, Minerva...» stava dicendo lui «Ma comunque...»

«Lei non avrebbe mai dovuto portarlo nel castello!» lo interruppe urlando la McGranitt «Quando lo scoprirà Silente...!»

I due entrarono nell'infermeria, c'era anche Piton.

«Dov'è Silente?»

chiese il Ministro

«Non qui.» ribatté seccatamente la signora Weasley «Questa è un infermeria... non crede che...»

Anche Silente irruppe nella stanza.

«Che succede?» domandò brusco «Minerva, credevo di averti affidato il compito di fare la guardia a Barty Crouch...»

«Non ce n'è più bisogno, Preside» sbottò la professoressa, rossa in viso «Ha provveduto il Ministro!»

«Quando abbiamo detto al signor Caramell che avevamo catturato il Mangiamorte responsabile dei fatti di questa sera» intervenne Piton piano «Ha insistito per convocare un Dissennatore al castello, per non mettere a rischio la sua sicurezza personale... l'ha condotto nel suo ufficio, dove Barty Crouch...»

«Io glie l'ho detto che lei non sarebbe stato d'accordo, Silente!» sbottò la McGranitt «Gli ho detto che non avrebbe mai permesso a un Dissennatore di mettere piede nel castello, ma...»

«Mia cara signora!» ruggì Caramell «In qualità di Ministro della Magia, spetta a me decidere se desidero portare una scorta quando interrogo un elemento potenzialmente pericoloso...»

«Nell'istante in cui quel... quella cosa è entrata nella stanza» gridò la McGranitt sovrastando la voce del Ministro e puntandogli il dito contro «si è gettata su Crouch...!»

non ci fu bisogno che terminasse la frase, molto probabilmente tutti i presenti avevano capito che fine avesse fatto Barty. Ive doveva ammettere di essere un po' dispiaciuta, aveva avuto occasione di conoscerlo durante quell'anno e pensava che se non fosse stato un Mangiamorte sarebbe stato piuttosto simpatico.

«Comunque non è una gran perdita!» cercò di giustificarsi Caramell «Pare che sia responsabile di parecchie morti!»

«Ma ora non può testimoniare, Cornelius» convenne Silente «Non può spiegare il motivo per cui ha ucciso quelle persone»

«Perché le ha uccise?» borbottò Caramell «Mi sembra ovvio... è un pazzo furioso! Dice di aver agito per ordine di Voi-Sapete-Chi! Assurdo!»

«Voldemort gli ha dato davvero degli ordini, Cornelius» disse Silente «La morte di quelle persone è stata la conseguenza di un piano per far riprendere a Voldemort i suoi poteri. Il piano è riuscito. Voldemort ha di nuovo il suo corpo.»

Caramell aveva l'espressione di qualcuno a cui era appena stato dato uno schiaffo in piena faccia.

«Tu-Sai-Chi... tornato? Assurdo. Andiamo Silente...»

||Ive Lestrange, Which Side Choose (Il Calice di Fuoco)||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora