Capitolo 5: La Passaporta

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Il giorno della partenza per la Coppa del Mondo di Quidditch Ive, Edward, Summer e Benjamin (che aveva passato con loro) si svegliarono molto presto.

Ive aveva impostato la sveglia alle quattro, ma era talmente stanca che nel vano tentativo di alzarsi cadde a dosso a Summer.

La  Corvonero si svegliò di colpo iniziando ad agitarsi.

«Che succede? Ive, stai bene?»

«Si sono solo caduta»

Summer scoppiò in una risata interrompendosi quando un Edward con i capelli insolitamente scompigliati e gli occhi piccoli dal sonno comparve sulla porta con solo un paio di pantaloni corti a dosso.

«Cos'era quel rumore?»

chiese con la voce ancora impastata dal sonno.

«Ero io, sono accidentalmente caduta sulla tua fidanzata»

ridacchiò Ive.

«Mi avete svegliato»

disse Edward.

«Tanto ti saresti comunque dovuto alzare, Ed» intervenne Benjamin, comparendo sulla soglia della porta accanto a lui «Dobbiamo prepararci per la Coppa del Mondo»

il moro sbuffò uscendo dalla stanza insieme all'amico. Ive tirò fuori dall'armadio dei vestiti Babbani, gentilmente consigliati da Summer che era avvantaggiata dato che suo padre era un Babbano. Edward rientrò nella stanza e la Corvonero scoppiò a ridere.

 Era vestito con una cannottiera rossa con quella che sembrava la stampa di una famosa band Babbana e sopra aveva un gilet che anche dalla distanza dal quale lo vedeva Ive sembrava piuttosto elegante, portava gli stessi pantaloni di prima e dei buffi sandali. Lasciò un bacio a Summer mentre tentava di sistemarsi i capelli con la spazzola.

 Se all'ingresso del suo ragazzo Summer aveva ridacchiato a quello di Benjamin per poco non si rotolava per terra dalle risate. Il biondo infatti indossava una camicia nera con tanto di papillon abbinata con dei jeans strappati e un piumino verde fluo, ai piedi invece aveva dei classici stivali di gomma.

Dopo un'abbondante colazione, gentilmente offerta dall'elfo domestico che Ive aveva finalmente capito chiamarsi Critty, i quattro si avviarono al seguito del Signor Smith per raggiungere la Passaporta che li avrebbe portati allo stadio.

Lungo la strada Edward non voleva finirla di lamentarsi.

«Non ce la faccio più!»

esclamò facendo cadere lo zaino e lasciando la testa all'indietro.

«Santo Salazar, Edward! Smettila di fare il troll spiaggiato e cammina, che arriviamo tardi!»

«Vabbè tanto lo sappiamo tutti che vincerà l'Irlanda...»

«E chi te lo dice! I bulgari hanno Krum! E Krum è fantastico, è una leggenda. Ha solo diciotto anni ed è già uno dei più famosi giocatori di Quidditch nel mondo! Farà mangiare la polvere al Cercatore dell'Irlanda!»

«Sicura che non tradirai il tuo Diggorino con Krum? Perché da come ne parli sembra...»

«Ehi, ehi, ehi. Prima di tutto il "Mio Diggorino" ha un nome. E poi è diverso Cedric è il mio ragazzo Krum invece è il mio giocatore di Quidditch preferito!»

Edward fece un sorriso beffardo, segno che stava per sparare una delle sua enormi cavolate.

«Beh Bambolo Diggory è il capitano della squadra di Tassorosso, voglio ricordarti»

«Sei più stupido di un Grifondoro!»

ribatté la ragazza. Mentre i due discutevano, Benjamin si sbatteva una mano sulla fronte.

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