Capitolo 16: Il Calice di Fuoco

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Mentre gli studenti di Hogwarts rientravano nel castello dietro le delegazioni di Durmstrang, Ive continuava a fremere all'idea che probabilmente avrebbe conosciuto il suo idolo. Lei e i suoi amici si sedettero al tavolo di Serpeverde voltandosi a guardare gli ospiti che erano rimasti sulla soglia della porta. Gli studenti di Beauxbatons si sistemarono al tavolo di Corvonero, alcuni stringendosi degli scialli attorno alla testa.

Con quella che Ive considerò una fortuna (Edward invece una sfortuna) i ragazzi di Durmstrang si accomodarono proprio al tavolo della Casa verde-argento. Krum si mise al posto di fronte a Draco, ovvero quello affianco ad Ive.

La Serpeverde rimase paralizzata, cercò di non lasciarsi sfuggire alcuno sguardo verso il Cercatore bulgaro mentre picchiettava nervosamente la punta del piede per terra come faceva di solito quando era nervosa.

Purtroppo il piano "Ignora Krum per non fargli notare che stai per esplodere dalla felicità" venne sventato dal sonoro starnuto che il ragazzo fece, quasi a dosso ad Ive.

«Tu scusare me, io non voleva...»

disse con aria allarmata, spalancando gli occhi.

«Non preoccuparti. Non fa niente, è tutto apposto»

rispose Ive cercando sempre di non incrociare il suo sguardo.

«No, no... io... io farmi perdonare, io devo fare qvalcosa di... carino per te»

La Serpeverde parve sorpresa, seriamente Viktor Krum voleva fare qualcosa di carino per lei in modo da farsi perdonare del fatto che le avesse starnutito a dosso

«Sul serio. Non fa niente, non mi sono offesa»

ripeté.

«No, ma io... io deve farmi perdonare... io... io... io avere...»

cercò di insistere lui, ma Ive lo interruppe.

«Non devi niente, va bene così.»

«Tu molto gentile, oltre che bella. Noi possiamo... essere amici?»

Ive rimase imbarazzata al complimento, nonostante con Cedric fosse abituata a riceverne almeno una decina al giorno. Cercò di non darlo troppo a vedere e annuì sorridendo.

I tre presidi entrarono dirigendosi verso il tavolo dei professori al quale erano stati aggiunti non due ma quattro posti a sedere.

«Perché ci sono altri due posti vuoti?»

chiese Edward e i suoi due amici alzarono le spalle. Silente, che era rimasto in piedi, fece calare il silenzio nella sala grande.

«Buona sera, signore e signori, fantasmi e soprattutto ospiti. È un grande piacere per me darvi il benvenuto qui ad Hogwarts. Spero e confido che la vostra permanenza qui sia tanto compoda quanto piacevole. Il Torneo verrà ufficialmente inaugurato  alla fine del banchetto. Ora vi invito tutti a mangiare, bere e fare come se foste a casa vostra!»

Una grande quantità di pietanze, di cui alcune decisamente straniere, apparve nei piatti. Ive cominciò riempiendosi il piatto con qualche salsiccia e un pezzo di pasticcio di verdure. Aveva appena inforchettato il terzo boccone quando Krum accanto a lei le picchiettò un dito sulla spalla.

«Ehm... tu volere un po di Tarator...?»

le chiese porgendole quella che sembrava una zuppa.

«Oh, si grazie penso che ne assaggerò un po'...»

«Mio nome è Viktor, ma io penso che tu già sa... tu invece? Come... come ti chiami?»

«Oh, si me ne ero dimenticata, piacere Ive»

||Ive Lestrange, Which Side Choose (Il Calice di Fuoco)||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora