Capitolo 7

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Martina's P.O.V.

"Papà, io esco" esclamo affacciandomi alla porta della cucina, dove si trova mio padre intento a cucinarsi il pranzo.

"Va bene tesoro, ci vediamo stasera" mi sorride e io gli soffio un bacio, per poi uscire di casa. Oggi pranzo a casa Lambre, perché stasera ci sarà la festa di beneficenza e Mechi ha insistito affinché io e Lodo pranzassimo da lei per poi prepararci insieme, come al solito. Papà ci raggiungerà stasera, ovviamente anche lui è invitato, visto che lui e Gerardo, il padre di Mercedes, sono amici fin da bambini. Ci metto un po' ad arrivare alla villa della bionda, poiché l'autobus ha fatto ritardo ed è piuttosto distante da casa mia. Passeggio lungo il viale dove vive la mia amica, per raggiungere casa sua, e i ricordi mi tornano alla mente. Passo davanti una casa, la mia casa. L'erba del giardino è incolta e il cancello è un po' arrugginito, si vede che nessuno l'ha più abitata. Tutta la mia vita è racchiusa in questa casa, momenti belli, brutti, imbarazzanti... le risate, gli abbracci, le carezze, i litigi, i pianti, tutto. Con nostalgia e rammarico busso alla porta della villa.

"Ciao Martina, che piacere rivederti" ad aprire è la domestica di casa Lambre, Agustina; una donna a modo e molto gentile, che conosco fin dall'infanzia.

"Anche per me è un piacere Agustina" la saluto con un leggero abbraccio e poi entro in casa, richiudendomi la porta alle spalle.

"Ciao cara, come stai?" compare sull'uscio del salotto una donna alta e slanciata, Luz. I suoi lunghi capelli biondi fanno invidia a chiunque, per non parlare dei suoi splendidi occhi azzurri.

"Ciao Luz, bene grazie e tu?" Luz è sempre stata una seconda mamma per me e in un certo senso lo è, visto che è la mia madrina. Lei e mia madre sono amiche da sempre, proprio come me e Mercedes e, per puro caso, si sono innamorate di due migliori amici e li hanno sposati.

"Tutto bene Tini" mi abbraccia e poi ci raggiunge anche Gerardo.

"Eccola la nostra Tini, come va a lavoro?" mi abbraccia anche lui e mi sorride gentilmente. Dopo la morte della mamma, la loro famiglia ci sono sempre stati accanto e ci hanno aiutato in tutti i modi possibili, e lo continuano a fare.

"Ciao Gerry, a lavoro tutto bene" ricambio il sorriso e poi raggiungo la camera di Mechi, nella quale trovo la bionda in compagnia di Lodo.

"Ciao ritardataria, vedo che non sei cambiata affatto" mi saluta scherzando la mora e la bionda ridacchia.

"L'autobus ha fatto ritardo" borbotto sedendomi sul pouf ai piedi del letto. Chiacchieriamo tra noi per un po', fino a che Agustina non viene a chiamarci.

"Stasera ci saranno le famiglie più importanti di Buenos Aires" annuncia Luz. "Spero sia tutto perfetto" continua afferrando il bicchiere pieno di vino per berne un po'.

"Ma mamma, le tue feste sono sempre perfette!" esclama la figlia e non lo dice solo perché è la madre. Concordo pienamente con Mercedes, le feste di Luz sono sempre sulla bocca di tutti e se ne parla per mesi. Ogni cosa è perfetta, partendo dal catering fino alle decorazioni e alla musica. Tutto è curato nei minimi dettagli e Luz, essendo una donna che ama l'organizzazione e la precisione, inizia ad organizzare tutto mesi prima.

"Vero Luz, ogni cosa è studiata nel dettaglio" annuisco alle parole di Lodo e la bionda sorride imbarazzata, assumendo un leggero rossore sulle gote. Nonostante sia un'attrice famosa, nella vita quotidiana non ama essere al centro dell'attenzione e arrossisce ad ogni minimo complimento.

"Grazie ragazze, sono contenta che amiate le mie feste" ci guarda con gli occhi che le brillano e poi riprendiamo a mangiare, parlando della serata che ci aspetta. Dopo pranzo aiutiamo Luz e la sua equipe con gli ultimi preparativi. Lodo e Mechi controllano che tutto sia al suo posto, mentre io aiuto Agustina a sistemare i centrotavola; un vaso di cristallo con dei meravigliosi fiori rossi.

Chiquititas// JortiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora