Capitolo 13

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Martina's P.O.V.

"Buongiorno!" dico ancora mezza addormentata, entrando in cucina, dove trovo solo mio fratello, intento a fare colazione.

"Buongiorno Tini" mi sorride lui, versandosi del succo in un bicchiere. "Hai programmi per oggi?" chiede poi.

"No, perché?" domando sedendomi sullo sgabello al suo fianco.

"Andiamo al centro commerciale?" propone, portando un biscotto alla bocca.

"Si, faccio colazione e mi vesto" annuisco sorridente. Finiamo di fare colazione parlando del più e del meno, aggiornandoci sulle ultime novità. Dopo aver sistemato le stoviglie, andiamo nelle nostre camere per cambiarci. Faccio una doccia veloce ed indosso dei semplici jeans stretti e una maglietta a maniche corte rosa. Metto le converse bianche e sistemo trucco e capelli.

"Sei pronta?" sento bussare alla porta della mia stanza.

"Eccomi" dico aprendola, non prima di aver preso la borsa. Siamo, ormai, in autunno, ma fa ancora piuttosto caldo, quindi non c'è bisogno della giacca. "Devi ancora spiegarmi come hai fatto a permetterti quest'auto" dico osservando con attenzione la macchina rossa fiammante di mio fratello. E' un modello abbastanza recente e di certo non economico.

"Ho guadagnato facendo quello che amo, fotografando" sorride soddisfatto di sé, girando la chiave per partire. In poco tempo giungiamo al centro commerciale e facciamo un giro tra negozi.

"Mi sei mancato tanto" dico fermandomi di botto. Mio fratello si gira verso di me con un dolce sorriso stampato in faccia.

"Anche tu sorellina, mi sei mancata tantissimo" avvolgo le braccia attorno al suo collo abbracciandolo.

"Non te ne andrai di nuovo, vero?" chiedo guardandolo con occhi tristi al solo pensiero di riaverlo lontano da me. Io e Fran siamo sempre stati molto uniti, per me lui è tutto.

"No Tinita, sono tornato per restare" mi rassicura guardandomi negli occhi, per dimostrarmi che è sincero e che non sta mentendo. "Resterò con voi, con te" continua ancora più serio. "Ho pubblicato sui social un annuncio per dei lavori freelance e qualcuno mi ha già contattato" mi informa sorridendo entusiasta.

"E' fantastico!" esclamo abbracciandolo di nuovo per la felicità.

"Ti prometto che ci riprenderemo" le sue mani sono poggiate sulle mie spalle e mi guarda intensamente.

"Ti adoro Fran" la mia voce muore in gola, sovrastata da leggeri singhiozzi, accompagnati da calde lacrime, che scendono silenziose bagnandomi il viso.

"Anche io piccola mia, tanto" mi avvolge la vita con le sue possenti braccia e, lasciandomi dei baci tra i capelli, mi stringe a sé. Terminato questo momento tra fratelli molto commovente, riprendiamo a camminare lungo i corridoi del centro commerciale, osservando le vetrine dei vari negozi e parlando tra noi. "Vieni, entriamo qui" mi afferra la mano ed entriamo in uno studio dove fanno i tatuaggi. "Ciao Nicolas, come stai?" mio fratello si avvicina ad un ragazzo alto con i capelli scuri e lo saluta con una pacca sulla spalla. E' più che ovvio che quei due si conosco, ma non so bene come.

"Stoessel! Che piacere rivederti" ricambi allegramente il moro. "Sono anni che non ti vedo in giro" dice poi guardando attentamente mio fratello.

"Sono stato fuori città" risponde semplicemente Fran. "Nico, lei è mia sorella Martina" solleva le nostre mani ancora intrecciate come per indicarmi, presentandosi al suo amico. "Tini, lui è Nico, era un mio compagno di squadra all'università" mi spiega, facendomi annuire. Ora capisco come fanno a conoscersi; entrambi erano membri della squadra di calcio dell'Università di Buenos Aires.

Chiquititas// JortiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora