Capitolo 9

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Martina's P.O.V.

"E alla fine mi ha baciata" conclude il suo racconto Mercedes. E' sabato mattina e siamo tutte e, essendo tutte e tre libere, stiamo facendo colazione ad un bar vicino al parco. Mechi ci sta raccontando del suo appuntamento con Jeremia, che a quanto pare, è andato più che bene.

"E...?" chiede curiosa Lodo spronandola a continuare, mentre io la fisso in silenzio. Sono felice che Mercedes abbia superato la questione di Fran, anche se lei non mi sembra convinta al cento per cento della sua relazione, se così si può chiamare, con questo biondino.

"E niente, domani ci rivediamo" sorride e seppure sembra entusiasta all'idea di rivederlo, mi sembra abbia dei seri dubbi a riguardo. Sarà forse che la conosco da tutta la vita oppure sarà solo una mia impressione, ma la penso realmente così.

"Bene, perché questa sarà la nostra giornata!" mette i pugni sui fianchi Lodo, facendo un cenno autoritario del capo.

"Assolutamente, un bel sabato tra ragazze ci vuole ogni tanto" asserisce la bionda. "Tini!" mi richiama poi, sventolandomi una mano davanti agli occhi. Ultimamente mi capita spesso di perdermi in un altro mondo, immergendomi completamente nei miei pensieri.

"Oi... ci sei?" mi scuote da una spalla Lodovica, riportandomi definitivamente con la testa alla realtà.

"Eh?" chiedo scuotendo la testa e sbattendo gli occhi.

"Buongiorno Martina, sembri ancora nel mondo dei sogni" mi rimprovera sbuffando Lodo, odia quando non le si presta attenzione, perché non sopporta ripetere le cose più volte.

"Che hai Tini? Sono giorni che hai la testa da tutt'altra parte" arriccia le labbra Mechi, assumendo un'espressione confusa e al tempo stesso preoccupata. Non so bene cosa risponderle, dopotutto ho tanti pensieri per la testa. Da una parte c'è Fran, mi manca tanto mio fratello e sono sempre più preoccupata per lui e per come sta reagendo dalla morte della mamma; dall'altra parte c'è la casa e i problemi economici che stiamo affrontando. Certo, ora papà ha un lavoro e lo stipendio è buono, ma, purtroppo, le nostre entrate non bastano a ricoprire tutti i debiti che abbiamo. Infine, da qualche giorno a questa parte, mi rimbomba nella testa il pensiero di Jorge. Perché? Sinceramente non ne ho idea. L'unica cosa che sono sicura di sapere è che con lui sto bene, anche se ci conosciamo da poco. Con lui sento di poter essere me stessa a trecentosessanta gradi e di potermi sfogare, in qualunque momento. Mi sento libera, senza vergogna di essere quella che sono. E poi se ripenso ai suoi abbracci... sento un peso allo stomaco, qualcosa che preme e mi sento andare a fuoco. Non so né perché né come, ma è così. "Martina!" esclama a tono più alto Mercedes, richiamandomi perché mi sono persa nei miei pensieri per l'ennesima volta.

"Che c'è?" chiedo voltandomi verso di lei, che mi incenerisce con un semplice sguardo.

"Che c'è?! Mi chiede cosa c'è! Assurdo" borbotta l'ultima parola, agitando le braccia in aria.

"Tini, cos'hai? Ti perdi nei tuoi pensieri... è successo qualcosa di grave?" poggia una mano sulla mia Lodo, guardandomi con occhi preoccupati.

"Diciamo che in questo periodo ho tante cose per la testa" abbasso lo sguardo non sapendo bene cosa dire alle mie amiche.

"Sfogati" mi sprona Mechi.

"Non ti fa bene tenerti tutto dentro" concorda con la bionda, Lodo.

"Sono preoccupata per Fran" dico, anche se non è l'unico motivo. A questa mia risposta vedo Mechi irrigidirsi, mentre Lodovica mi guarda con fare comprensivo.

"Non è solo questo, vero?" chiede Lodo, cercando di scavarmi dentro con il suo solito sguardo. Non so come ci riesca, ma non le si può nascondere nulla perché inizia a guardarti con quegli occhi capaci di leggerti l'anima e fa tante di quelle domande, che alla fine confessi. Decido di accennare anche ai problemi finanziari che stiamo cercando di affrontare io e mio padre, senza entrare troppo nel dettaglio, e di evitare di parlare di Jorge. Se lo facessi inizierebbero a fare domande su domande e, soprattutto, sarebbero in grado di farsi film mentali da oscar. Preferisco evitare e quindi di lasciarle all'oscuro della faccenda.

Jorge's P.O.V.

"Ehi amico, che ci fai chiuso qui il sabato mattina?" chiede il mio migliore amico entrando nel mio studio di casa. E' sabato e, giustamente, l'azienda è chiusa e, siccome ho bisogno di distrarmi, ho deciso di portarmi avanti con il lavoro, svolgendolo da casa.

"Ho delle cose da fare" borbotto senza staccare gli occhi dai documenti che ho per le mani.

"E' sabato!" ribatte Diego prendendomi i fogli dalle mani e chiudendo il mio portatile.

"Diego, sto lavorando" lo riprendo io, cercando di afferrare quei maledetti documenti.

"No, tu ora mi spieghi che hai e poi usciamo da questo buco" prende posto su una delle poltrone poste davanti alla mia scrivania e, poggiando i gomiti su di essa, mi guarda aspettando che io inizi a raccontargli i pensieri che, da qualche giorno a questa parte, mi affliggono. All'inizio di questa settimana sono andato a cena da Tini insieme a Dani e non lo so... mi sento strano, diverso. Sono stato davvero bene in sua compagnia, anche quella volta che abbiamo ballato insieme alla festa dai Lambre. Ogni volta che chiudo gli occhi me la trovo difronte a me che mi sorride e mi guarda con quei suoi dolcissimi occhi da cerbiatta. Mi capita di pensarla spesso in quest'ultimo periodo e, anche se la conosco poco e da poco, mi sento meglio con lei. "Hai intenzione di parlare o no? Guarda che non mi smuovo da qui finché non lo fai" solleva un sopracciglio e quando sta per aggiungere qualcos'altro, il suo cellulare squilla per l'arrivo di un messaggio e lo vedo sorridere guardando lo schermo.

"Lodo?" chiedo indicando il suo telefono con un cenno del capo. Prima di conoscere Lodovica era un rubacuori, tanto che al liceo le ragazze litigavano per lui, che si godeva lo show vantandosi delle sue conquiste. Da quando sta con la sua bella bruna, però, è cambiato, o meglio, ha cacciato fuori il suo lato dolce e sensibile che conoscevano ben poche persone.

"Si, mi ha scritto che stasera resta con le ragazze da Tini e si scusa per non poter passare il sabato sera con me" mi spiega continuando a guardare il cellulare. Tini... quel nomignolo mi rimbomba nella testa ed ecco che la sua immagine mi compare dinanzi, facendomi perdere in un mondo a me estraneo. "Che hai ora?" chiede corrucciando le sopracciglia e scrutando attentamente la mia espressione.

"Niente, pensavo a..." rispondo con la testa ancora altrove e stavo per confessargli tutto. Riesco a ritornare alla realtà appena in tempo e ad evitare così di dire qualche cavolata.

"A Tini" conclude la mia frase annuendo convinto delle sue parole. Lo guardo a bocca aperta e la mia reazione non fa altro che confermare la sua ipotesi. Una punta di fierezza si fa spazio nel suo sguardo e se potesse si farebbe i complimenti da solo. "Ti conosco da quando eravamo piccolissimi" il suo sguardo è del tipo 'ti ho beccato!'. "Non mi dire che la bella Tinita ha fatto centro, eh Blanco?" mi canzona il moro. "Seriamente, ti piace davvero?" chiede ritornando serio di colpo.

"Ho una fidanzata" rispondo secco, evitando di proposito il suo sguardo indagatore.

"Lo so bene e so anche che non vi vedete da mesi" il suo tono diventa sempre più serio e severo.

"Sono anni che la nostra storia va avanti, nonostante la distanza" non so se le mie parole debbano convincere lui o me.

"Sopporteresti davvero tutta questa situazione? Ancora? Vi vedete poche volte all'anno e... lo sai che non voglio intromettermi, ma quando ci vuole ci vuole" detto questo si alza ed esce dal mio studio, lasciandomi con delle domande assurde che mi frullano per la testa. Ho davvero voglia di mandare avanti la mia storia con Dalia? Insomma... è una bella ragazza e a modo, stiamo insieme da tanto e le voglio bene, ma la amo? Ci vediamo poche volte all'anno e forse il nostro rapporto si sta raffreddando. Cosa devo fare? E Tini? Perché non riesco a smettere di pensarla, di pensare al suo dolce profumo, ai suoi occhi nocciola, al suo meraviglioso sorriso? Sospiro rassegnato alla mia confusione e mi accascio sulla mia poltrona, socchiudendo gli occhi e, ancora una volta, l'immagine di Tini si fa spazio nella mia mente, alimentando la mia confusione.

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Eccomi tornata con un nuovo capitolo. Che dire? Jorge e Tini non smettono di pensarsi l'un l'altra e, forse, qualcosa inizia a cambiare. Vediamo che Jorge sta iniziando ad avere dei dubbi sulla sua attuale relazione, che Diego non sembra accettare.
Spero che il capitolo vi piaccia e a domani con il prossimo!

Chiquititas// JortiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora