Capitolo 34

381 10 8
                                    

Martina's P.O.V.

"Alba" la richiama Cande, facendola voltare verso di noi. E' quasi pronta, sembra una principessa. Ebbene si, è arrivato il tanto atteso 28 Settembre. Il trucco sui toni del marrone rende più profondo il suo sguardo e i suoi ricci scuri sono raccolti in una perfetta acconciatura, impreziosita da piccoli fermagli con diamantini.

"Questa è per te" le porgo una scatolina, un piccolo pensiero da parte di noi damigelle.

"No ragazze" si gira con gli occhi lucidi. Oggi è particolarmente emotiva e posso immaginare il perché, sta per sposare l'uomo che ama. "Non dovevate" afferra la scatolina in velluto blu.

"Stai zitta e aprila" la rimprovera Mercedes.

"Grazie ragazze, è... è stupenda" afferma estraendo il ciondolo dalla sua custodia. "Grazie mille" ripete.

"Vieni qua scemotta" allarga le braccia Lodovica, e la nostra sposina non esita un attimo ad abbracciarci. Sciolto l'abbraccio l'aiutiamo a finire di prepararsi, facendole indossare il suo meraviglioso abito bianco. Il corpetto è stretto fino ai fianchi, con lo scollo a cuore e le maniche lunghe in pizzo. La gonna scende larga e morbida con un piccolo stascico.

"Alba, sei bellissima" si complimenta Cande.

"Manca solo una cosa" dice Mechi prendendo la collana che le abbiamo regalato. "Ora sei perfetta" sorride la bionda, mettendogliela al collo.

"Vi voglio bene" sorride la riccia, dando vita ad un altro abbraccio di gruppo. "Pronte?" chiede poi.

"Dovremmo essere noi a chiedertelo" rido leggermente.

"Sono pronta" afferma, prendendo un gran respiro. Scendiamo in salotto e facciamo tutte le foto del caso. Io e le ragazze siamo le damigelle e abbiamo i vestiti dello stesso colore, blu, con delle varianti. Per esempio il mio ha lo scollo a cuore, mentre quello di Lodo è a mono spalla. Arriviamo in chiesa con due auto, io e le ragazze con quella di Mechi, guidata da mio fratello, e la sposa con suo padre nell'auto di Ruggero. Il piazzale dinanzi alla chiesa è vuoto, sono tutti dentro che aspettano l'ingresso della sposa. Ci avviciniamo al portone, i primi ad entrare sono Ruggero e Francisco, poi noi damigelle a coppie. Davanti a tutti noi c'è il piccolo Daniel, che porta il cuscinetto con gli anelli, regalati dai testimoni, Jorge e Diego, poi ci siamo io e Mechi, seguite da Cande e Lodo ed infine da Alba e suo padre. Le porte si aprono e parte la famosa marcia nuziale. Ai piedi dell'altare c'è Facu con sua mamma e Diego e Jorge, che mi fa l'occhiolino. Percorriamo la navata e ci accomodiamo in prima fila, per poi assistere ad una cerimonia a dir poco emozionante.

"Io, Facundo, accolgo te, Alba, come mia sposa. Prometto di amarti e onorarti sempre, tutti i giorni della mia vita, in salute e in malattia, nel bene e nel male, in ricchezza e in povertà, finché morte non ci separi" bacia la fede lo sposo, per poi infilare l'anello al dito di Alba. Vedo Jorge, che è seduto accanto a Diego al banco dei testimoni, girarsi verso di me e sorridermi.

"Io, Alba, accolgo te, Facundo, come mio sposo. Prometto di amarti e onorarti sempre, tutti i giorni della mia vita, in salute e in malattia, nel bene e nel male, in ricchezza e in povertà, finché morte non ci separi" fa lo stesso la sposa, con le lacrime agli occhi. Accanto a me Cande sorride come un'ebete, chissà a cosa sta pensando, Lodo si tampona gli occhi cercando di non guastare il trucco e Mercedes fissa mio fratello, intento a fotografare gli sposi.

"Con il potere conferitomi io vi dichiaro marito e moglie, può baciare la sposa" annuncia il sacerdote. Facu non se lo fa ripetere una seconda volta e bacia delicatamente sua moglie. Istintivamente, mi giro a guardare Jorge, che continua a sorridermi.

Jorge's P.O.V.

"Calma Facu, starà per arrivare" dico cercando di tranquillizzare uno dei miei migliori amici, che oggi si sposa. Neanche a dirlo che le porte si spalancano e parte la solita musica da matrimonio. Il primo ad entrare è mio nipote, che porta le fedi nuziali, seguito da Tini e Mercedes a braccetto, ognuna con il proprio bouquet di fiori. Appena la vedo il mio volto s'illumina, è bellissima. I nostri occhi si incrociano e, sorridendole, le faccio un occhiolino. La cerimonia prosegue ricca di emozioni, dal mio posto riesco a vedere quasi tutti. Lodo che si asciuga le lacrime e Diego, accanto a me, continua a guardarla. Mercedes fissa Francisco, occupato a fare le foto. Cande ha lo sguardo perso nel vuoto e un sorriso da scema in faccia, mentre Ruggero, dalla parte opposta della chiesa, la guarda con lo stesso sorriso. Mia sorella piange commossa, a causa degli ormoni, e Eric l'abbraccia dolcemente. Ah l'amore. Per tutto il tempo non ho smesso di guardarla, di osservare ogni suo minimo gesto, come se ci fosse solo lei qui a parte me. Ok, forse sembrerò uno stalker psicopatico, ma mi è difficile staccarle gli occhi di dosso.

Chiquititas// JortiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora