Capitolo 10

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Martina's P.O.V.

"Papà, io esco! Ci vediamo dopo" esclamo affacciandomi alla porta della cucina. Gli soffio un bacio e, dopo aver ottenuto la sua risposta, esco di casa. "Ciao ragazzi" saluto Lodo e Diego, che sono venuti a prendermi. Stasera c'è la festa di compleanno del piccolo Daniel e sono stata invitata.

"Ciao Tinita!" ricambia il saluto Lodovica.

"Ciao Tini" fa altrettanto il moro seduto al posto di guida. La festa è a casa Aguilar. Ci mettiamo un po' ad arrivare, visto che la villa si trova dall'altra parte della città rispetto casa mia; è a dir poco bellissima e la festicciola si svolge nel giardino sul retro.

"Buonasera!" salutiamo in coro entrando in casa.

"Tini!!" non faccio in tempo a voltarmi verso la voce che mi richiama, che mi ritrovo il piccolo Dani avvinghiato alle mie gambe.

"Ciao Dani! Tanti auguri, piccolo!!" lo sollevo tra le mie braccia e gli schiocco un bacio sulla guancia.

"Ciao Tini, benvenuta" ci raggiungono anche Isabel ed Eric, mentre il piccolo abbraccia Lodo e Diego, che gli fanno gli auguri. "Prego, andiamo fuori" ci conduce all'esterno della villa, dove c'è il giardino addobbato di tutto punto. Nel mentre che gli adulti chiacchierano tra loro i bambini giocano, ballano e si divertono.

"Martina! Che piacere rivederti" mi si avvicina Lidia, la mamma di Jorge e Isa.

"Salve Lidia, come sta?" chiedo gentilmente, dopo averla salutata con due baci sulle guance.

"Oh cara, dammi del tu" mi sorride dolcemente, lo stesso identico sorriso di Isabel. "Molto bene, grazie. E tu?" mi pone la stessa domanda e da lì iniziamo una conversazione. Mi chiede del lavoro e della mia vita in generale ed io le spiego tutto a grandi linee, senza specificare o entrare nel dettaglio. Poco più tardi si aggiungono a noi anche Isa, Lodo, Cande e Alba, che sono appena arrivate.

"Settimana prossima ho un esame" si lamenta Cande. "Ma, sinceramente, non vedo l'ora di togliermi il pensiero" aggiunge subito dopo. "E' un esame importante e piuttosto difficile" ci spiega, facendoci annuire comprensivi. Diciamo che non posso capirla a pieno, perché non ho mai iniziato l'università, quindi non so bene cosa si prova in situazioni come questa, ma posso immaginarlo.

"Buonasera a tutti, oggi siamo qui per festeggiare il compleanno di Daniel, che compie quattro anni! Auguri piccolo!!" richiama l'attenzione di tutti, Facu, che ha preso posto ad una specie di postazione da dj, assumendo questo ruolo. Dopo le sue parole parte un applauso per il festeggiato. C'è molta gente. Alcune persone dell'alta società, amici di famiglia, gli amici di Daniel e, ovviamente, i famigliari. Mi meraviglio però nel non trovare Jorge, insomma è lo zio del festeggiato ed è strano che non sia qui questa sera. "Direi di movimentare un po' questa serata, iniziano le danze!" esclama Facundo facendo partire una canzone di quest'estate. I bambini iniziano a scatenarsi vicino la console, se così si può definire, mentre gli adulti iniziano a muoversi a ritmo di musica. Due bambini, che frequentano l'asilo in cui lavoro, mi si avvicinano insieme a Daniel e, prendendomi per mano, mi conducono tra di loro per ballare insieme, come spesso facciamo a scuola nell'ora di musica dopo la lezione del giorno.

Jorge's P.O.V.

"Jorge, dovremmo ricontrollare questi contratti. Ci sono dei conti che non tornano" entra nel mio ufficio José, uno dei contabili dell'azienda, il più diligente. Volgo un rapido sguardo all'orologio sul mio polso, iniziando ad agitarmi perché sono già in ritardo. Oggi è il compleanno del mio adorato nipotino, ma sono bloccato a lavoro. Dopo circa due ore passate a ricontrollare i bilanci degli ultimi cinque mesi, finalmente, troviamo l'errore e, dopo averlo corretto, i conti tornano. Riesco a liberarmi dal lavoro alle 22:15 e, se mi do una mossa, potrei riuscire ad arrivare in tempo per la torta. Decido di andare direttamente a casa di mia sorella, senza passare da casa mia per cambiarmi. Ad aprirmi la porta è la governante di casa Aguilar, Celia. Raggiungo il retro della villa e individuo immediatamente Diego e Lodo, in compagnia della mia famiglia, che chiacchierano amabilmente.

"Buonasera a tutti!" saluto il gruppo, raggiungendolo.

"Ce l'hai fatta finalmente" mi scherna la mia dolce sorellina, beccandosi un'occhiata truce da parte mia.

"Dov'è Dani?" chiedo ignorando la sua affermazione, cercando con lo sguardo il piccolo dagli occhi verdi.

"A ballare con i suoi amichetti e Martina" risponde mia madre indicando un gruppo di bambini che si scatenano sotto la postazione da dj di Facu. I miei occhi ricadono su di lei, è così bella circondata da tutti quei bambini, che l'adorano. Ridono e si muovono a ritmo di musica insieme a lei, che sa muovere i fianchi perfettamente. I piccoli danzano attorno a lei e, ve lo giuro, sembra una visione. Vederla tra tutti quei bambini mi fa uno strano effetto, ma questa sensazione è piacevole.

"Buonasera Tini" sobbalza presa alla sprovvista e inizio a ridacchiare per la sua reazione.

"Oh Jorge, sei tu!" si volta a guardarmi e mi sorride. Il suo meraviglioso sorriso mi fa sciogliere, mandandomi in fumo il cervello.

"Zio Jorge!!" richiama la mia attenzione Daniel, riportandomi alla realtà.

"Ciao bello di zio, tanti auguri!" mi accovaccio per raggiungere la sua altezza e gli lascio un bacio sulla fronte.

"Come stai?" chiedo poi rivolto a Tini, dopo che Daniel si è allontanato per andare a giocare con i suoi amici.

"Bene, tu?" chiede rossa in viso, abbassando lo sguardo imbarazzata. Sembra una bambina tanto è tenera e bella.

"Diciamo bene, dai" sorrido e, poggiandole una mano dietro la schiena, la conduco verso i nostri amici, che stanno parlando tra loro. La vedo colorarsi ancora di più al mio gesto, arrossendo fino alla punta dei capelli e non riesco a trattenere un sorriso.

"Eccoli" dice Lodo attirando l'attenzione del gruppo su di noi.

"Tini, potresti cantare?" chiede gentilmente Isabel e lei non sa cosa dire. "Ti prego, so che hai una voce stupenda" continua assumendo un espressione a cui nessun essere umano è in grado di resistere. La ragazza al mio fianco sorride e annuisce timidamente.

"D'accordo" dice convinta, continuando a sorridere. Mia sorella l'abbraccia di slancio, ricambiando il sorriso entusiasta dall'idea di ascoltare la sua melodiosa voce.

"Jorge, accompagnala con la chitarra" quello di mia sorella sembra quasi un ordine, più che un suggerimento. Guardo il suo sorrisetto, cercando di capire le sue intenzioni. Poco dopo fa chiamare Celia e si fa procurare una chitarra e due sgabelli. Colleghiamo la chitarra all'amplificatore della console di Facundo e ci sediamo sugli sgabelli, lei alla mia destra.

"Cosa cantiamo?" le chiedo sussurrando al suo orecchio, per non farmi sentire dai presenti.

"La conosci Consejo de Amor? E' una canzone che ha scritto mia madre" propone una canzone, che conosco fin troppo bene, visto che ero un fan di Margarita Ferrara e annuisco accordando la chitarra. Sistema il microfono e, lanciandoci uno sguardo d'intesa, iniziamo la nostra piccola esibizione. La sua voce sta perfettamente con questa canzone, come se fosse stata scritta apposta per lei. Durante la performance si volta spesso a guardarmi e i nostri occhi si incontrano, poiché io gli ho tenuti fissi su di lei per tutto il tempo. Non mi rendo nemmeno conto che finiamo di cantare/suonare, tanto che sono immerso nei miei pensieri. A riportarmi alla realtà è il forte applauso che si leva quando terminiamo la canzone. Tini si alza sorridente e, voltandosi verso di me, mi allaccia le braccia al collo. Sorrido stringendola a me, avvolgendole i fianchi ed è come se fossimo su un mondo a parte, io e lei.

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Ciao a tutti, come va? Spero bene.
Scusatemi se pubblico solo ora, ma sono stata fuori tutto il giorno e sono riuscita a farlo solo ora. In questo capitolo vediamo Jorge e Tini che cantano alla festa de piccolo Daniel e i due sembrano essere sempre più vicini, anche grazie ad Isabel, che ci mette del suo per farli avvicinare. Spero che il capitolo vi piaccia... a domani con il prossimo!

Chiquititas// JortiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora