CAPITOLO 7

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"Coraggio Anna, puoi farcela"
Questo si ripeteva Anna Shirley,davanti allo specchio: sarebbe tornata a scuola dopo quasi una settimana e avrebbe affrontato il fatto che a Gilbert piacesse un'altra.... Aveva riflettuto attentamente, e aveva concluso che, se non poteva averlo come fidanzato, almeno sarebbero rimasti amici.
Anna si preparò in fretta e mandò giù a fatica qualche boccone dei famosissimi dolcetti alle prugne di Marilla. Quest'ultima e Matthew si accorsero subito che qualcosa non andava, ma preferirono non turbarla ulteriormente, e la salutarono preoccupati.
Visto che era molto in anticipo, Anna decise di fare il giro più lungo passando per il centro: le piaceva da morire osservare la vita in città, e fare due passi in più non poteva certo farle male.
Il profumo di paste fresche impregnava l'aria come una cappa. Era una bellissima giornata, e, nonostante fosse molto presto, c'era moltissima gente in giro per strada.
Anna osservò le case, sorrise ai passanti e ai bambini.
Stava passando davanti al negozio di alimentari quando vide un ragazzo alto, moro e riccio (che lei conosceva molto bene) entrare in un bar seguito a ruota da una bionda ossigenata:
"Winifred..." pensò Anna. Il buonumore le passò immediatamente.
Decise di passare davanti a quel bar per vedere la situazione... ma se ne pentì quasi subito. Sentì un coltello piantarsi nel cuore.
Winifred e Gilbert sembravano molto allegri e affiatati, e soprattutto lei cercava in ogni modo di attirare la sua attenzione, pavoneggiandosi come una gallina:
"Vi prego, ditemi che scherza" pensò Anna abbattuta.... "Durante questa settimana in cui sono stata malata Gilbert è uscito spesso con lei? Quanto spesso? E chi è Winifred per lui?!"
La testa piena di capelli rossi rischiava di scoppiare. Cominciarono a venirle in mente gli scenari più assurdi, lacrime, grida, e lei si coprì le orecchie con le mani. Voleva andarsene, voleva scappare, ma aveva i piedi fissi al pavimento, gli occhi puntati sulla coppia. Poi, arrivòil colpo di grazia.

Winifred guardò Gilbert dritto negli occhi, si avvicinò... e poggiò le labbra sulle sue.
Anna si bloccò, paralizzata, incapace di muoversi e di respirare: era convinta di aver sentito il suo cuore frantumarsi in mille pezzi. Era finito, tutto finito. La testa le prese a girare, non riusciva a capire che cosa stesse succedendo, e come Gilbert avesse potuto illuderla per tutto quel tempo. Gli occhi le bruciavano di lacrime amare, di dolore, e stavolta non fece nulla per nasconderle. Non aveva ossigeno, il cuore le batteva così forte che temeva potesse scoppiare.
Si avvicinò al tavolo, e guardò Gilbert per l'ultima volta; dopodiché, corse via.

Gilbert's pov
Non mi aspettavo che Winnie mi baciasse, mi aveva preso alla sprovvista, e non so che fare.  Cerco di allontanarla... quando la vedo correre via in lacrime. Quei capelli rossi li avrei riconosciuti ovunque. Anna. Anna ci ha visti. La certezza mi mozza il respiro, e sento la gola stringersi in una morsa di ferro quando capisco di appena spezzato il cuore della mia Carotina.

Gilbert allontanò Winifred di scatto, e sbottò furioso:
"Ma che diavolo ti prende?!"
"Perché sei così arrabbiato? Che c'è di male?" rispose lei, a testa alta "Mi sembrava ci stessimo divertendo..."
"Tu non mi piaci Winifred. O almeno, non in quel senso. Lo sai che mi piace Anna, e tutte le cose che ti ho detto, chiedendoti consiglio per conquistarla... cosa diavolo, COSA TI È SALTATO IN MENTE EH? LEI ERA LÌ, CI HA VISTI, E LE HO SPEZZATO IL CUORE"
Nemmeno lui si preoccupò di fermare le lacrime, e corse fuori dal bar:
"ANNA! ANNA! CAROTINA TI PREGO ASPETTA!"
Lei ormai era lontana, un piccolo puntino rosso che lui non riuscì a raggiungere in tempo.
Anna arrivò presto a Green Gables, e si diresse subito alla stalla, sellando Destiny per fuggire lontano: strinse il sottopancia, regolò  le staffe, le mise le briglie e montò in sella. Carezzandole dolcemente il collo, la spronò, e partirono al galoppo.
Sentendo il vento sferzarle intorno, fermò le lacrime e chiuse gli occhi: amava come cavalcare la facesse sentire libera e indipendente. Si sentiva libera, aria, terra e cielo stesi davanti a lei. In un certo senso era anche connessa al cavallo, lei e Destiny diventavano una cosa sola, e si capivano perfettamente. Perciò Des, anche se Anna non la guidava, sapeva dove doveva portarla: a casa dei Barry.

"Diana sei qui?"
"Anna! Che bella sorpresa,  che ci fai qui? Aspetta... hai tutti gli occhi rossi, stavi piangendo? Oh vieni qui... ora siediti e raccontami tutto"
Dopo la spiegazione di Anna, Diana non sapeva che pensare: che si fossero sbagliate? Come poteva Gilbert preferire quella Winifred ad Anna? Si vedeva lontano chilometri che era cotto di lei! E ora si metteva baciare un'altra?!
Diana la abbracciò, le disse che sarebbe andato tutto bene, e che probabilmente era solo un enorme malinteso.
Mentre confortava la sua migliore amica, Diana si promise in cuor suo di fare due chiacchiere con Gilbert. E lì, sarebbero volati schiaffi, altro che baci.

Anna's pov
Mi sento vuota, incompleta. Sono sicura che il mio cuore si sia spezzato in mille, piccoli pezzi... e so che solo Gilbert può rimetterlo a posto. Non mi sono mai sentita peggio in vita mia; certo, la vita all'orfanotrofio era dura, ma lui... lui è la mia prima vera delusione. Nessun altro è come lui. Non avrei potuto amare nessun altro.

Diana rimase accanto ad Anna tutta la mattina, poi le due ragazze decisero di andare a mangiare dei panini nel bosco, nella loro radura preferita: quella vicina al viale degli Innamorati.
Avevano bisogno di un posto tranquillo, lontano da tutto, e Anna cessò momentaneamente di tremare.
Marie Jo, la domestica di casa Barry, le aiutò a preparare cibi e bevande. Anna voleva andare a cavallo, così si fermarono a Green Gables a prendere anche Belle, per farla cavalcare a Diana; dopo averla sellata e preparata, le due ragazze partirono al galoppo nei prati. Con il viso baciato dal vento, la ragazza coi capelli rossi si sentì un po' meno infelice.

Nel frattempo, la macchina di Gilbert arrivo a casa di Anna, e lui scese, correndo a bussare; nessuno gli venne ad aprire, così andò nella stalla, preso da un presentimento. Come aveva previsto, la cavalla di Anna non c'era.
"Posso aiutarti?" chiese una voce perplessa.
"Jerry! Grazie al cielo, hai visto Anna?" quasi gridò lui, rivolgendosi al garzone.
"No, non l'ho vista..." Jerry osservò il volto pallido di Gilbert, e chiese preoccupato "È successo qualcosa?"
"Sono un idiota, un completo idiota!" gridò lui, preoccupato. Anna di sicuro stava malissimo; aveva visto la sua espressione addolorata prima che fuggisse via. Si era sentito il più insignificante degli insetti: le aveva spezzato il cuore, aveva spezzato il cuore dell'unica persona che lo faceva sentire l'uomo più fortunato del mondo.
"Jerry, devo trovarla, ti prego..."
"Okay... Non può essere andata lontana. Pensiamo... ci dev'essere un posto che... MA CERTO! Diana mi ha raccontato che a lei e Anna piace trascorrere il tempo libero nel bosco dietro a Green Gables, cominciamo da lì"
Si incamminarono a piedi, senza perdere tempo. Jerry speranzoso di trovare Diana, Gilbert con dei sensi di colpa così forti da farlo tremare.

Nella radura tutto procedeva a meraviglia: c'era qualche nuvola ogni tanto, ma il sole splendeva in cielo, e il viale degli Innamorati era uno spettacolo per gli occhi.
Anna cercava il più possibile di accantonare l'argomento "Gilbert" e godersi quella giornata con la sua migliore amica.
Diana, dal canto suo, desiderava con tutto il cuore di dire ad Anna di Jerry, ma pensò che fosse il caso di evitare argomenti romantici per il momento.

I due ragazzi avanzavano silenziosi, ognuno perso nei propri pensieri. Ad un certo punto, entrarono nel viale dei biancospini, che Anna chiamava "Viale degli Innamorati", e Gilbert sentì una stretta al cuore pensando a quanto l'aveva ferita.
"Ti prego perdonami, ti prego perdonami" continuava a pensare, addolorato.
Dopo qualche istante, entrarono in una radura che non avevano mai visto, e videro due cavalli attaccati ad un robusto ramo di salice; sedute poco più avanti, c'erano due ragazze sedute di schiena, una delle quali aveva dei capelli rossi inconfondibili. Gilbert sospirò di sollievo. Le avevano trovate.

"Anna..."
Lei riconobbe quella voce, e si irrigidì all'istante:
"Che cosa vuoi, Gilbert? Ti sei stancato anche di Winifred? O hai spezzato il cuore anche a lei?" disse lei con voce tagliente.
Diana, nel frattempo, aveva visto Jerry ed era subito arrossita; perciò fu oltremodo entusiasta quando Gilbert le chiese di lasciarli soli. Jerry la accolse con un sorriso e, prendendola per mano, la accompagnò a fare una passeggiata. Anna era troppo occupata ad ignorare Gilbert per notarlo:
"Ti prego, Carotina...."
"Non. Osare. Chiamarmi. Così"
"Anna ti prego,lasciami spiegare, te ne sei andata prima di vedere tutto..."
"Un bacio mi è sembrato più che sufficiente"
"Anna dai, lasciami solo..."
Gilbert era disperato, ma Anna non aveva intenzione di starlo a sentire. Stava per dirgli di andarsene, quando cominciarono a cadere delle insistenti gocce di pioggia.

Nessuna è come te - Chiamatemi AnnaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora