sette anni dopo....
"Jerry, sbrigati! Siamo in ritardissimo, MUOVI QUELLE CHIAPPE!!"
Lui sobbalzò, guardando Diana divertito:
"Tesoro, mi sto mettendo le scarpe, sarò pronto in un batter d'occhio!"
Lei alzò gli occhi al cielo, e ricontrollò il cellulare: nessuna chiamata persa. Sospirò sollevata.
Giocherellò distrattamente con l'anello che aveva infilato alla mano sinistra. Il diamante brillava come una piccola stella; era proprio così che la chiamava Jerry.
Il ricordo di quella magica serata le arrivò alla mente come una ventata d'aria fresca: la luce soffusa delle candele, lei vestita di rosso, lui inginocchiato con una piccola scatolina di velluto tra le mani.
"Diana? Terra chiama Diana? Ci sei, amore?"
Tornando alla realtà, si trovò davanti Jerry, con la giacca di pelle addosso e un'espressione derisoria sul viso.
"Non stavi dicendo qualcosa? Siamo in ritardo, però guardami, sono pronto! Perciò potremmo andar-"
Si interruppe, perché Diana l'aveva attirato a sé e aveva poggiato le labbra sulle sue. Jerry le mise le mani fra i capelli corvini, e la strinse, ricambiando il bacio con trasporto.
"E ora, stupidone" disse lei, interrompendo il contatto "Andiamo o arriveremo troppo tardi"Gilbert era nervoso. Si toccava distrattamente i capelli scuri continuamente, sbattendo gli occhi stanchi. Passeggiava avanti e indietro per il corridoio dell'ospedale. Erano arrivati da poche decine di minuti, ed era preoccupatissimo, per lui era una cosa devastante. Era irrequieto, ad ogni rumore alzava di scatto la testa. Quando finalmente la porta si aprì, corse da Marilla.
"Allora??!! Come sta?! Tutto bene? Posso vederla?!?!"
Lei sorrise, e gli strinse le mani.
"Tranquillo, sta benissimo. La stanno preparando per portarla in sala parto" fece una pausa e sorrise "Fra poco sarai papà"."Billy, santo cielo! VAI PIANO!!"
La macchina andava a velocità razzo, e Jodie sapeva benissimo che lui non stava affatto tentando di evitare le buche.
"Mi sento come se lo stomaco fosse sulle montagne russe. Amore vai più piano"
"Non vorrai rischiare di arrivare tardi!" rispose Billy, restando concentrato sulla strada. Poi, vedendo che Josie lo guardava male, le appoggiò la mano sulla coscia, accarezzandola dolcemente. "Scusami, amore mio. Sono un pessimo cavaliere"
Lei alzò gli occhi al cielo, e si appoggiò alla sua spalla. Billy le aveva cambiato la vita.
Non riusciva a pensare ad un momento più felice di quelli che aveva passato con lui. La prima vacanza insieme, dove lui si era fatto inseguire dai uno stormo di gabbiani. I baci sotto le stelle, la pizza in spiaggia, i balli. Le lacrime, le risate. Conservava tutto nel suo cuore. Era il suo tesoro più prezioso.
"Billy..." disse ad un tratto, ancora assorta.
"Si, Jo?"
"Ti amo, Billy"
Lui sorrise dolcemente, e le prese una mano fra le sue.
"Ti amo anche io" rispose, baciandole la mano.Arrivarono poco prima di Jerry e Diana, che entrarono con il fiatone. Poco dopo, entrarono anche Ruby e Moody, e si diressero al secondo piano, dove Gilbert li aspettava. Tutti lo abbracciarono e chiesero di Anna.
"Hanno detto che presto porteranno mia moglie in sala parto"
Adorava il suono di quella parola sulle sue labbra. Moglie. Sorrise, e si arricciò nervosamente i capelli con le dita. Sarebbe andato tutto bene. Anna era una forza della natura.
"Presto, fate largo!!!"
Un'infermiera uscì all'improvviso dalla stanza di fronte, trasportando sul lettino una donna in dolce attesa. Gli inconfondibili capelli rossi catturarono l'attenzione della comitiva.
"Amore! Come ti senti?" chiese Gilbert, correndo da lei.
"S-sto bene... AHI!" Anna strizzò gli occhi in una smorfia di dolore. Li aprì a fatica, e vide che c'erano tutti i suoi amici attorno a lei. Le si riempirono gli occhi di lacrime, e sorrise:
"Grazie"un anno prima...
"Oh mio dio, sono così nervosa!"
Il sole era alto nel cielo, e i fiori coloravano il prato verde e rigoglioso. La primavera era arrivata in tutto il suo splendore, e aveva baciato Green Gables rendendolo un posto spettacolare.
"Tranquilla, ho quasi finito! Ti sistemo un attimo i capelli..."
Marilla aveva tre forcine in bocca, e aveva un'espressione tremendamente concentrata stampata in volto.
".... E.... Fatto! Cerca di non muoverli troppo" concluse la signora Cutberth, scostandosi per rimirarla.
"Dai Anna!" si intromise Diana "Voltati!"
La ragazza dai capelli rossi si girò lentamente, e le due donne accanto a lei si portarono le mani alla bocca.
"A-Anna" disse Diana, con le lacrime agli occhi "S-sei bellissima. Tesoro, sei meravigliosa"
Anna si sforzò di trattenere le lacrime, e si rimirò nello specchio un'ultima volta.
Il corpetto del vestito era stretto, evidenziandole il seno e il vitino di vespa. Era tenuto insieme da due spalline di pizzo, e lo stesso ricamo proseguiva sulla parte superiore del corpetto. Subito sotto, c'era la gonna, la parte che più Anna adorava.
Era molto ampia, proprio come quella di una principessa: il lembo inferiore era orlato di pizzo, e le scarpe col tacco che aveva scelto la facevano sembrare ancora più alta.
I capelli erano stati acconciati con cura e precisione: aveva un grande chignon impestato di perline bianche, e dei boccoli che le ricadevano morbidi sulle spalle nude. Le lentiggini sul suo viso erano più evidenti che mai, le sue guance rosse al punto giusto.
Gli occhi sembravano più grandi e più verdi: merito del mascara e della matita. Diana era riuscita a convincerla addirittura a farle mettere un filo di ombretto!
Sulle labbra, un filo di rossetto.
Marilla le aveva prestato anche un paio di orecchini di perle, e un diadema, dietro cui le avevano fermato il velo. Al collo, la bellissima collana di Gilbert.
Marilla era così emozionata da non riuscire neanche a parlare. Anna la abbracciò, sforzandosi con tutta se stessa di frenare le lacrime.
"Andiamo, è quasi ora".
Mentre le due ragazze scendevano, Marilla si fermò davanti alla camera di Matthew. Strinse i pugni, e sorrise fra le lacrime.
"La nostra bellissima bambina sta andando a sposarsi".
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Nessuna è come te - Chiamatemi Anna
RomansaImmaginatevi lo scenario e i personaggi di "Chiamatemi Anna" ai giorni nostri, ma con qualche differenza: E se Billy Andrews non fosse il ragazzo stronzo? E se Gilbert fosse fidanzato all'arrivo di Anna? E se la storia di Diana e Jerry avesse un'alt...