Da quel giorno in poi, Gilbert e Anna diventarono inseparabili: lui la veniva a prendere per andare a scuola e, finite le lezioni, la accompagnava a casa. Poi, quando Marilla le dava il permesso, andavano insieme in qualche posto speciale, oppure rimanevano a casa di Gilbert, con coccole e relax.
Quando uscivano di sera, Gilbert non lasciava mai la mano della sua ragazza, e inceneriva con lo sguardo tutti quelli di sesso maschile che osavano guardarla per più di un istante.
Ogni volta che lui la baciava, per Anna era come se fosse la prima volta: un turbinio di emozioni indescrivibili, i loro respiri che si fondevano, i loro corpi che si stringevano sempre di più, formando un incastro perfetto. Anna respirava davvero quando era con lui.
Lui era molto protettivo, lei lo vedeva da come la baciava e la stringeva quando si vedevano.
Quel giorno decisero di rimanere da Gilbert, perciò si precipitarono lì subito dopo la scuola.
Essendo orfano, lui viveva da solo, perciò non c'era mai il rischio che qualcuno li interrompesse: erano sempre e solo loro due.
"Allora, amore mio... come ti è sembrato il compito di inglese? Io ho paura di aver sbagliato qualche esercizio..." stava dicendo lui, accarezzandole le dita.
"Ma cosa dici, scemo! Sarai andato benissimo come sempre! Però ora non parliamo di quel compito, mi fai venire ansia"
"D'accordo d'accordo... che ti va di fare?" le chiese, baciandole la fronte
"Mmm... potremmo guardare un film, ti va?"
"Ad una condizione, il film lo scelgo io!"
"Basta che non sia uno di quegli stupidi film di guerra, sai che non li sopporto "
"Sono convinto che questo ti piacerà, vedrai"
Si spostarono in salotto, e Gilbert fece partire -Le pagine della nostra vita-; Anna era molto felice di rivederlo, la prima volta era troppo occupata a pensare ad un certo ragazzo moro, e non si ricordava più quasi nulla.
Si sedettero sul divano, e Gilbert la accolse fra le sue braccia. Anna si appoggiò al suo petto, desiderando restare così per sempre. Lei, il suo principe azzurro, la loro capanna sperduta. Era perfetto. Tutto perfetto. Arrivati alla fine del film, Anna era in lacrime:
"Oh, Gilbert, è una storia così romantica!" singhiozzò lei "Dopo tutto quello che hanno passato, nonostante litigassero e, e... si amavano così tanto!"
"Sapevo che ti sarebbe piaciuto, Carotina"
Le baciò le lacrime e la strinse a sé "Ora però non piangere più, altrimenti mi farai preoccupare".
Fecero merenda con cioccolata calda e panna: dicembre era alle porte, e il freddo canadese si stava facendo sentire anche nella piccola città di Avonlea.
Se Anna avesse dovuto dare un nome a quel momento, sarebbe stato "felicità".Josie's pov
Sono a casa di Billy, e stavamo guardando un film. Negli ultimi mesi dopo la rottura con Gilbert, lui mi è sempre stato vicino, e, dopo vari inviti declinato, ho finalmente accettato di uscire con lui.
A scuola ci vedevamo solo di nascosto, avevo paura che le altre non l'avrebbero presa bene, e volevo vedere come si sarebbero evolute le cose. E sta andando tutto benissimo. Io e Billy stiamo già insieme da un mese, a dire il vero, ma non l'avevamo ancora detto a nessuno: il pensiero di un possibile giudizio negativo dei miei amici mi tormentava, anche se Billy continuava a dirmi che l'unica cosa importante eravamo io e lui, insieme.
Quella mattina a scuola vedo Gilbert e Anna insieme. Lui la sta ascoltando, senza riuscire a staccarle gli occhi di dosso. Ha un espressione così intensa da costringermi a distogliere lo sguardo. Penso a quanto siano felici, e... come lui la guarda. E capisco che se sto bene io, il giudizio degli altri non ha importanza.Josie chiamò Billy a sedersi accanto a lei, e, intrecciando le dita alle sue, disse:
"Ehm... i-io e Billy stiamo insieme"
Si levò un coro eccitato da parte delle ragazze che corsero ad abbracciarla, mentre i ragazzi si congratularono con Billy per aver finalmente trovato il coraggio di dichiararsi a Josie.
"Jo sono felicissima per te! Billy è un ragazzo fortunato... sembra proprio una fiaba! Raccontami tutto!" le disse Anna. Come se tra loro non fosse successo niente, come se Josie non l'avesse trattata come una nullità.
Jo sentì un vuoto al centro del petto, ma poi Anna le tese la mano. Sorrideva. Era sincera. Stava cercando di sistemare le cose.
Josie allora ricambiò il sorriso, stringendole la mano. Non ce l'aveva più con lei, era stata una stupida a non accorgersi di quanto fosse speciale. Aveva capito che lei e Gilbert erano fatti per stare insieme, e lui non l'aveva mai trattata come trattava Anna. Erano stati bene, ma non era vero amore. Non poteva certo fargliene una colpa, semplicemente non erano fatti per stare insieme. Un grosso peso si sollevò dal mio cuore.Torniamo a casa di Gilbert...
"Cosa ne pensi di Billy e Josie? Secondo me sono una coppia stupenda" disse Anna con aria sognante.
"Era da un sacco di tempo che Billy le andava dietro. Quando io e Josie ci siamo messi insieme, non mi ha rivolto la parola per settimane. Ma sono contento di aver capito che io e Josie non eravamo una bella coppia.
Forse ho finalmente capito cosa vuol dire essere innamorati"
Anna arrossì, e si strinse a Gilbert, mentre lui le accarezzava la schiena, e la baciò. Non si sarebbe mai stancato di baciare quelle bellissime labbra.
"Però... Non so, e se Billy la trattasse male? Insomma, fuori da scuola è un po' un playboy, e non vorrei che fosse così anche con lei..." replicò lei, pensierosa.
"Io lo conosco da molto tempo, e non l'ho mai visto guardare una ragazza come guarda Josie. Ha perso la testa non appena ha posato gli occhi su di lei. Hai idea di quanti ragazzi ha picchiato per lei? È come se fosse disposto a tutto pur di proteggerla e renderla felice"
"Mi ricorda qualcuno..." sussurrò Anna, punzecchiandogli il fianco.
"Tu sei la persona più importante per me, Carotina...e finché ci sarò io, nessuno ti farà mai del male. Puoi starne certa".
Poco dopo Marilla chiamò Anna per dirle che portava Matthew dal dottore a Charlottetown, e che sarebbero tornati dopo un paio di giorni. Anna cominciò a tartassare Marilla di domande e rassicurazioni, ma la dolce signora le disse di stare tranquilla. Matthew stava bene ma dovevano andare a fare la visita di routine.
"Resti a dormire da me, Carotina mia?"
"Solo se prometti di non russare" rise lei
"Ah è così che la metti?" e si buttò sopra di lei, facendole il solletico
"AHAHAHAHAH BASTA GILBERT AHAHAH DAIII"
Lui rise: la sua piccola donna era davvero stupenda quando rideva. I suoi occhi brillavano, e le sue guance si tingevano di rosso. Sembrava una bambolina di porcellana.
"Gilbert, vuoi che pensi io alla cena?"
"Amore mi dispiace, ma penso che in frigo non ci sia nulla...mi sono dimenticato di fare la spesa"
"Adesso è troppo tardi... ordino le pizze?"
Lui le stampò un bacio sulla guancia:
"Questa è la mia ragazza!"
Passarono una splendida serata: Anna era felice perché con Gilbert poteva essere sempre se stessa, e lui la faceva stare meglio di chiunque altro. Lui, invece, era felice perché aveva accanto a sé la ragazza più bella, straordinaria, gentile e perfetta dell'universo, ed era deciso a non farsela scappare. Lei sapeva sempre come farlo sorridere, e solo a vederla lo faceva stare bene: finché c'era lei al suo fianco, sarebbe andato tutto bene.
Ormai Anna non si imbarazzava più a dormire con il suo ragazzo, anzi, adorava indossare le sue maglie e le sue felpe; perciò ne prese una dall'armadio per poterla usare come pigiama, e si infilò nel letto.
Gilbert spense la luce e le si sdraiò accanto accanto; Anna poggiò la testa sul suo petto, e lui la abbracciò, stringendola più che poteva.
"Buonanotte, Carotina"
"Buonanotte, mio eroe"
Anna si addormentò subito, ma Gilbert ci mise un po' di più: le continuò ad accarezzare i capelli, e lei si strinse di più a lui, sorridendo nel sonno.
Adorava guardarla dormire, sapeva che non si sarebbe mai stancato di farlo.Diana's pov
Ahhh lo sapevo, era da un pezzo che Billy e Josie si guardavano in continuazione... Conosco Josie da una vita, e so quanto per lei e sua madre i pettegolezzi e i giudizi altrui siano importanti. Averla vista così determinata, mano nella mano con Billy dopo averci rivelato tutto, mi ha fatto riflettere molto su me e Jerry. È notte fonda e sono stesa nel letto, ma non riesco a prendere sonno. Vedo il suo viso se chiudo le palpebre, e vorrei dirlo a tutto il mondo. Diavolo, vorrei urlarlo. Non dire niente mi fa sentire così male.
"Una brutta verità sarà sempre meglio di una bella bugia".
La voce di mia madre mi riempie la testa, sento le sue parole accarezzarmi le membra.
Così mi accorgo che la cosa migliore da fare è dire tutta la verità, almeno ai miei amici: loro capiranno, ne sono sicura. Non appena chiudo gli occhi, questa volta, dormo come una bambina.
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Nessuna è come te - Chiamatemi Anna
RomanceImmaginatevi lo scenario e i personaggi di "Chiamatemi Anna" ai giorni nostri, ma con qualche differenza: E se Billy Andrews non fosse il ragazzo stronzo? E se Gilbert fosse fidanzato all'arrivo di Anna? E se la storia di Diana e Jerry avesse un'alt...