CAPITOLO 27

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Una lacrima solitaria e salata scese dagli occhi tristi di Anna. Teneva la mano di Matthew stretta fra le sue, mentre Marilla discuteva col dottore riguardo quanto appena accaduto: lei continuava ad alzare la voce, contrapposta a quella di lui, pacata e nervosa, ma Anna sembrava non sentire le parole che uscivano dalle loro labbra. Pensava soltanto a Matthew, e gli stava raccontando di come era finita con Gilbert; ad un tratto, lui sbarrò gli occhi e cominciò ad annaspare, a tremare come una foglia, bianco come un lenzuolo. Il medico entrò per le urla della piccola Shirley, e portò il signor Cutberth in sala operatoria.

"MATTHEW! NOOOOOOO!!!!" Marilla trattene la ragazza, e se la strinse al petto, tenendola stretta. "No..."

"Shhhh bambina mia, shhhh... andrà tutto bene" sussurrò lei, sperando con tutta sé stessa che fosse vero "Andrà tutto bene". Anna pianse, i singhiozzi soffocati nel petto di Marilla, mentre tutto quello in cui aveva creduto stava lentamente andando in pezzi.

Un giorno prima...

Jerry, Anna e Marilla erano all'ospedale, e Matthew era cosciente: non riusciva a parlare, ma riusciva a sentire, perciò a turno gli raccontavano come passavano le giornate, storielle divertenti, e soprattutto quanto sarebbe stato bello tornare a Green Gables tutti insieme una volta guarito. Marilla guardava con quanta gioia e speranza i due ragazzi si rivolgevano a lui, cercando di distrarlo, e le vennero le lacrime agli occhi; sapeva benissimo che poteva andare storto qualcosa, ma per loro era come se Matthew fosse già tornato. E questo la distruggeva.

Pochi istanti dopo, Gilbert era venuto a prendere Anna: era al corrente di quanto quel periodo fosse difficile per lei, e cercava di starle vicino più che poteva. La faceva ridere, la portava nei suoi posti preferiti, cucinavano insieme le cose che più gli piacevano, e andavano spessissimo a passeggiare a cavallo, in assoluto l'attività preferita da entrambi. Quando la temperatura e il tempo lo permettevano, andavano nella loro radura: Anna si sedeva fra le gambe di Gilbert, mentre lui, con un libro in mano, leggeva ad alta voce, accompagnato dai rumori della natura. A volte restavano a vedere il tramonto: il sole, un grosso cerchio infuocato, piano piano tingeva di rosso anche il cielo, per poi scomparire dietro le colline di Avonlea. Era una vista spettacolare.

Quel giorno, visto che faceva particolarmente freddo, avevano deciso di passare una serata tranquilla in casa: pizza, coperte, coccole e un bel film. Una prospettiva meravigliosa! Durante il tragitto in macchina, Anna aveva parlato con Diana: negli ultimi giorni si erano viste pochissimo, e le dispiaceva da morire, così tentavano di rimediare parlando al telefono.

Mentre rideva e parlava, la mano di Gilbert ogni tanto si fermava sulla sua coscia, facendole venire i brividi; subito, posava anche la sua mano, grata di averlo ritrovato. Chiacchierò con Diana finché non arrivarono a casa; scesero, ed entrarono. Anna accese la luce, e...

"SORPRESAAAAAA!!!" urlarono in coro i presenti

Anna li guardò: c'erano Diana, Jerry, Billy, Josie, Ruby, Moody e Cole, con palloncini, snack e dei sorrisi giganteschi. Le vennero le lacrime agli occhi, e si voltò verso il suo ragazzo, che le sorrise, baciandole la fronte:
"Sapevo che ti mancavano, Carotina"

Lei corse ad abbracciarli, perché le erano davvero mancati tantissimo: si fece raccontare tutte le novità, si sedettero insieme e continuarono a parlare e scherzare fino a sera inoltrata. Per cena, Cole ordinò le pizze, facendosi accompagnare da Jerry per andarle a prendere. Passarono una stupenda serata, che Anna ricordò per tutta la vita come uno spiraglio di luce in quel periodo buio: poter sorridere e stare insieme alle persone che più si ama è una elle sensazioni più belle che ci possano essere, soprattuto per un'orfana. Era cresciuta da sola, trattata male da tutti senza mai aver ribattuto, senza avere nulla, e a vedersi adesso, circondata da persone che erano lì per lei, per farla star meglio, le faceva gonfiare il cuore.

Nessuna è come te - Chiamatemi AnnaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora