2.5 | La prima volta che mi sono sentita utile

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Ero appena salita sul treno che mi avrebbe portata dritto a casa.

Appena vista la fantastica battuta dell'asso ero praticamente scappata: avevo esultato forse troppo forte, e qualcuno, incuriosito, si era voltato verso la finestra.

Sapevo già che non potevo spiegare la mia presenza lì, quindi senza pensarci due volte, me la sono data a gambe levate, senza guardarmi indietro e confidando nel fatto che nessuno di loro mi aveva vista.

Presi posto in treno questa volta.

Tante emozioni e ricordi mi tornavano alla memoria.

Meno di due anni fa

La mia classe si stava dirigendo verso gli spogliatoi. Avevamo educazione fisica, quell'ora.

Io e Azumane eravamo spalla contro spalla.

"[T/c]-san, hai mai sentito parlare della potenza del club di pallavolo?" Mi chiese continuando a camminare

"Ecco, da quel che ho sentito, mi pare che sia andata ai nazionali due anni fa, giusto?" Gli riposi pensandoci su.

"Beh, io sono venuto al Karasuno per quello. Sogno le nazionali da quando giocavo alle medie. Avevo sentito dire che il Karasuno era molto forte. Però, ecco, sono rimasto un po' deluso." Continuò.

Lo guardai e gli feci cenno di andare avanti.

"I senpai sembrano prendere la cosa con troppa semplicità. So che sembra brutto da dire ma pare che non ci credano fino in fondo. Si vedo che si impegnano però sembrano demotivati. Sono bravissime person-” lo fermai prendendogli un braccio.

Stavi andando nel panico, Azumane-kun.

Non capisco nulla di pallavolo, quindi probabilmente quello che sto per dire è una grande idiozia.

"Credo di aver capito. Tu vuoi andare ai nazionali? Se la risposta è sì, dai anima e corpo ogni volta che entri in campo. Dubito che il Karasuno di tre o quattro anni fa, fosse formato solo da prodigi, erano tutti ragazzi come te, desideravano le nazionali con tutto il loro cuore. Quindi penso che se tu, nel tuo piccolo, continuerai ad andare avanti senza arrenderti, un giorno chi ti starà attorno si impegnerà con te per raggiungere le nazionali. Io credo in te e so che un giorno, sempre che tu lo voglia, verrò a vederti ai nazionali." Gli dico tutto d'un fiato.

Cominciai ad arrossire non sentendolo più parlare.

Ho forse detto qualcosa di strano? Forse l'ultima parte potevo tenerla per me. Non sembra tipo da volere che una compagna di classe venga vederlo giocare.

"Hai ragione. Il Karasuno andrà ai nazionali. Magari non quest'anno, ma un giorno ci andrà. Voglio vederti sugli spalti, sempre se a te andrà bene, quel giorno. Grazie [T/n]." Mi rispose sorridendomi.

Sembrava essersi tolto un peso dal cuore, e io ero molto felice di essergli stata d'aiuto, almeno un minimo.

Almeno questa volta sono riuscita a rendermi utile penso sorridendo.

Fine backflash.

“Per la prossima fermata, uscita sulla destra”

Torno alla realtà. Mi guardo intorno confusa e vedendo che la prossima fermata è la mia, comincio ad alzarmi.

Appena esco dal treno mi avvio velocemente a casa, sono stanca e ho tantissima voglia di passare il resto della giornata sul divano.










Ho deciso di fare questo tipo di capitoli ogni tanto. Principalmente saranno dei ricordi che ci aiuteranno a capire meglio il rapporto di un tempo tra Asahi e la Reader.

Tra poco finisco con questa parte pesante, ma penso che tra una storia romantica tra persone di questo tipo deve procedere lentamente.

In questo periodo mi sono venute delle idee per una bella Tsukishima x Reader e forse dopo aver scritto buona parte di questa pubblicherò anche quella.

Spero che abbiate apprezzato questo capitolo, anche se corto e storto.

Dovrei aggiornare tra 3/4 giorni, penso.

Bella lì.

𝗥𝗲𝘁𝗿𝗼𝘂𝘃𝗮𝗶𝗹𝗹𝗲𝘀 | 𝗔𝘀𝗮𝗵𝗶 𝗔𝘇𝘂𝗺𝗮𝗻𝗲 𝘅 𝗥𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora