"Ragazze non siete eccitate?" Chiese euforica Kotoe.
"Onestamente no, ma non voglio rovinarti il mood" Rispose semplicemente Nanao con il suo modo di fare indifferente.
"I-io, beh, si sono felice!" Dissi soltanto.
Ci trovavamo in classe, le lezioni erano finite da un pezzo, e stavamo organizzando qualcosa per la Golden Week.
Sarebbe arrivata tra poco e noi eravamo ancora in alto mare.
In realtà all'inizio nessuna aveva in programma di fare qualcosa di interessante, ma Ko-chan si era decisa; dovevamo passare la Golden Week insieme.
Dopotutto, non avevamo fatto nulla del genere: in prima il trio ancora non esisteva, anzi ora che ci pensavo meglio io e Kotoe non eravamo così in intimità in quel periodo, mentre nel secondo anno, Nana e Ko non andavano per niente d'accordo.
"Cerchiamo di non fare nulla di troppo grande; ho chiesto al Boss di aumentarmi i turni." Dichiarò Nana, portandosi indietro i lunghi capelli neri.
Aveva l'abitudine di chiamare il suo capo, Boss, dubito conoscesse il suo vero nome per intero.
"Io invece sono liberissima, i miei partono e a casa sono sola soletta. Quindi posso anche scalare le montagne!" Urlò Kotoe saltellando da un posto all'altro.
I genitori di Kotoe erano imprenditori e capitava spesso che partissero per viaggi di lavoro, lasciando la loro unica figlia a casa.
"Se ti va... Puoi stare da noi, i miei sarebbero felici se portassi un'amica a casa e penso che a [n/s] andrai a genio in dieci minuti." Le proposi.
"Che figo, che figo! Vengo assolutamente!" Rispose la ragazza bionda al massimo dell'eccitazione.
"Sai che ti sei appena condannata? Avrai un'altra bambina a cui badare." Disse Kotoe ridendo.
"Sei così cattiva! Io sono molto matura, anzi la persona più matura qui dentro." Le rispose l'altra facendo una linguaccia.
Tutte e tre ridemmo forse attirando l'attenzione di qualcuno.
Presi il cellulare e scrissi ai miei. Entrambi mi risposero molto velocemente, cosa molto strana. Entrambi accettarono di avere Kotoe in casa.
"Idea! I primi giorni li passo da [T/n], magari quando sei libera facciamo un giro, Nana, e gli ultimi due giorni stiamo da me, lontani da tutto, lavori tossici, tristezza, sorelline e responsabilità varie." Disse Kotoe dopo qualche minuto di silenzio.
"Sta grande idea a me non sembra, ma siccome non implica sforzi vari, per me va bene."
"Ok, anch'io ci sto. Se abbiamo finito possiamo andare?" Chiesi.
Ormai in classe c'eravamo solo noi, faceva un po' strano aver tutta quell'aula per noi.
Velocemente uscimmo dall'aula.
Ci stavamo avviando verso l'uscita mentre ridevamo e scherzavamo, quando venimmo interrotte.
"Scusate, chi di voi è [T/c] [T/n]? Sono Shimizu Kiyoko, e ho bisogno di un'informazione."
"E-ecco, sono io. Dimmi, posso esserti utile?" Le risposi un po' intimidita.
Nonostante la superassi di un paio di centimetri, lei pareva molto sicura nel suo modo di fare. Non credevo fosse molto più estroversa di me, ma aveva l'aria di essere una persona a cui bisognava dare rispetto.
"L'anno scorso eri nel club di cucina, giusto? Io sono la manager del club di pallavolo. La squadra vorrebbe fare un ritiro durante la Golden Week, e ho bisogno dei contatti dei fornitori. Sempre che tu li abbia ancora." Disse lei semplicemente.
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𝗥𝗲𝘁𝗿𝗼𝘂𝘃𝗮𝗶𝗹𝗹𝗲𝘀 | 𝗔𝘀𝗮𝗵𝗶 𝗔𝘇𝘂𝗺𝗮𝗻𝗲 𝘅 𝗥𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿
Fiksi Penggemar𝐑𝐞𝐭𝐫𝐨𝐮𝐯𝐚𝐢𝐥𝐥𝐞𝐬 (𝒔. 𝒇𝒓𝒂𝒏𝒄𝒆𝒔𝒆) 𝑅𝑖𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎𝑟𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎 𝑎𝑚𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑜𝑝𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑙𝑢𝑛𝑔𝑎 𝑠𝑒𝑝𝑎𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒. • ʲᵉ ᶜᵒᵐᵖᵗᵉ ˡᵉˢ ʰᵉᵘʳᵉ ʲᵘˢᵠᵘ'ᵃ̀ ⁿᵒˢ ʳᵉᵗʳᵒᵘᵛᵃⁱˡˡᵉˢ • ᶜᵒⁿᵗᵒ ˡᵉ ᵒʳᵉ ᶠⁱⁿᵒ ᵃˡ ⁿᵒˢᵗʳᵒ ʳⁱᶜᵒⁿᵍⁱᵘⁿᵍⁱᵐᵉⁿᵗᵒ ...