12 | sbuffi, autogrill e bagni maledetti

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Papà sbuffò continuando a guardare la strada.

Svoltò a un incrocio e tirò un altro sbuffo, mandando a puttane la mia pazienza.

"Che c'è?" chiesi irritata.

"Devi per forza andare?" mi chiese facendomi gli occhi da cucciolo.

"Sì, gira a sinistra e non fare scherzi." gli dissi minacciosa.

Nonostante i suoi 34 anni, papà si era dimostrato più volte veramente infantile.

Spesso mi domandavo come fosse riuscito a conquistare la mamma, riuscendo addirittura a metterla incinta prima della maggior età.

Arrivammo davanti al liceo Karasuno, appena papà superò il cancello, vidi il pullmino e qualche membro della squadra.

Gli diedi un bacio veloce e salutai mio padre. Scesi dall'auto e aprii il bagagliaio tirando fuori il mio borsone e un piccolo zaino.

Finalmente recuperata la mia roba, mi unii al gruppetto.

C'erano Narita e Kinoshita con Takeda-sensei e Hinata e Kageyama.

Salutai tutti facendo un piccolo sorriso. Mentre il sensei, dava dei consigli ai due primini, parlai con gli altri due, scoprendo che erano simpatici come Tanaka e Nishinoya.

Riuscì a parlarci facilmente, perché erano molto tranquilli.

Riuscì a scambiare due parole anche con Hinata e Kageyama, cercando di motivarli a dare del loro meglio per il test di recupero.

Pian piano arrivarono tutti i membri del club, chi più stanco e chi più eccitato.

L'allenatore fece un discorso generale prima di partire, e i ragazzi salirono sul pullman, dopo aver caricato le borse.

Feci del mio meglio per essere l'ultima a salire; non volevo che nessuno si sedesse di fianco a me controvoglia.

Quando salii, vidi quasi tutti accoppiati.

Gli unici senza compagni di viaggio, erano Sugawara, Tanaka e Nishinoya.

"[T/n], vieni qui!" mi gridò Nishinoya.

Feci un passo in avanti, quando Tanaka mi urlò la stessa cosa.

Li guardai confusa, non sapevo cosa fare.

Qualcuno mi appoggiò una mano sulla spalla facendomi sussultare.

"Voi finireste solo per farla impazzire. Siediti qui, dai." disse Sugawara trascinandomi verso il suo posto.

Si mise in parte al finestrino lasciandomi il posto al centro.

Davanti a noi, c'erano le due manager, entrambe sul punto di addormentarsi, mentre dietro avevamo Sawamura e Asahi.

Li salutai con un piccolo cenno della testa e poi Coach Ukai mise in moto.

Aprii il mio zaino e tirai fuori le mie cuffiette, le collegai al cellulare e feci partire una playlist a cazzo.

Chiusi gli occhi per concentrarmi meglio sulla musica, ma dopo neanche metà canzone, qualcuno mi picchiettò sulla spalla.

"Dai, non vuoi scambiare neanche due parole con noi?" mi interruppe Sugawara.

"Sugawara-san! Non volevo fare la maleducata. Soltanto che è parecchio noioso parlare con me." mi scusai.

"A me stai molto simpatica, in realtà. Chiamami Suga, suona strano il mio cognome per intero, poi con l'onorifico è parecchio pesante."

𝗥𝗲𝘁𝗿𝗼𝘂𝘃𝗮𝗶𝗹𝗹𝗲𝘀 | 𝗔𝘀𝗮𝗵𝗶 𝗔𝘇𝘂𝗺𝗮𝗻𝗲 𝘅 𝗥𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora