24 | Abbi pazienza

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Nanao's pov

"Allora, mi sono fatto perdonare?" domandò Kentarō una volta arrivati sotto casa mia.

Eravamo andati a prenderci quel famoso gelato, quel pomeriggio. O meglio, io ho preso il gelato e lui una cioccolata calda. Debole.

"Considerato che, sei arrivato in ritardo e hai considerato pazza l'idea di prendersi un gelato, non dovrei farlo, ma siccome mi sento particolarmente buona visto il periodo natalizio, ti perdono."

Kyōtani scoppiò a ridere.

"Grazie per avermi dato questa chance."

"Cerca di non sprecarla, eh." dissi coprendomi il naso con la mia sciarpa nera.

"Non la sprecherò. Ci vediamo in giro, Nana." mi salutò.

Voglio rovinare la nostra amicizia.

"Hey, Kentarō..."

Sento una bruttissima sensazione di déjà vu.

Si girò verso di me e mi guardò confuso. Mi avvicinai a lui e mi tolsi la sciarpa nera. Gliela misi intorno al collo. Misi le mie mani sulle sue guance e poi gli diedi un bacio a stampo.

"Copriti bene e cerca di rientrare presto a casa." gli raccomandai facendo un sorriso.

A passo lento cominciai a fare le scale. Qualcuno mi prese per il braccio e mi fece girare. Incontrai lo sguardo duro di Kyōtani.

"Anche l'altra volta... Perché ti comporti così? Cosa vuoi dirmi?"

Forse è arrivato il momento.

"Per me non sei un amico. Io-" vennì interrotta.

"Perchè? Ho fatto qualcosa?"

"Lasciami finire. Tu non hai fatto nulla, sono io il problema. Tu hai iniziato a piacermi." rivelai.

"Io... ti piaccio? Guarda che lo sapevo già. Anche a me piaci, te l'ho detto al negozio di ramen."

Voglio piangere. Risi.

"Hai visto? Non hai capito. Senti, lascia perdere. Fa niente." feci qualche scalino.

"Sei arrabbiata?"

"No Kyotani. Sto bene." dissi sorridendo. Rientrai in casa.

Forse, sono solo molto triste.

Dopo circa venti minuti lui provò a chiamarmi, non risposi. Fu l'unico segno che ricevetti da parte sua per giorni.

~×~

"Benvenuti da-" mi bloccai appena vidi tutta l'Aoba fissarmi.

Cercai subito lo sguardo di Kyōtani.

"In realtà ero venuto a ridarti questo." disse mostrandomi il contenitore dei onigiri. "Mi hanno seguito, quando l'hanno saputo."

Sbuffai roteando i occhi.

"Vi accompagno a un tavolo, allora." sorrisi incamminandomi.

Li feci accomodare a uno dei tavoli più grandi del ristorante. Presi il mio contenitore e lo portai in spogliatoio. Tornai in sala e presi le ordinazioni del gruppo.

"Vado in pausa."

"Hai la pausa tra un'ora, Yamada-chan." mi fermò un'ora prima.

"Allora la faccio un'ora prima, boss. Con permesso."

Evitò di rispondermi e mi lasciò passare. Sciolsi i capelli e appena seduta appoggiai la testa. Mi addormentai in tempi record.

"N-non puoi entrare qui! E' per i lavoratori." disse una prima voce.

𝗥𝗲𝘁𝗿𝗼𝘂𝘃𝗮𝗶𝗹𝗹𝗲𝘀 | 𝗔𝘀𝗮𝗵𝗶 𝗔𝘇𝘂𝗺𝗮𝗻𝗲 𝘅 𝗥𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora