22 | Maledetto succo al melograno

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Kotoe's pov

"Dove stracazzo sei tu? La partita è appena iniziata."

Furono le gentili parole di Nana a dare inizio a una delle giornate più strane di questo ultimo periodo.

Allontanai il cellulare dall'orecchio e lo accesi accecandomi. 10.38

Neanche mi preoccupai di rispondere, buttai giù la chiamata e scesi velocemente dal letto, rischiando di cadere per colpa delle lenzuola.

Corsi verso il bagno e cominciai a lavarmi i denti. Intanto accesi l'acqua per il bagno aspettando che si scaldasse.

Non c'è tempo per la colazione!

Feci una doccia alla velocità della luce e mi vestii ancora più in fretta. Nonostante mia mamma non fosse in casa, sentivo chiaramente la sua voce che mi dava dell'irresponsabile.

"Ormai sei grande! L'anno prossimo andrai all'università, possibile che tu non ti sappia alzare da sola?" questo mi avrebbe sicuramente detto.

Sbuffai allacciando gli anfibi. Liberai i capelli dall'asciugamano e provo a sistemarli. Sono osceni. Pesco un elastico dal cassetto e mi faccio una treccia laterale, molto larga.

Presi la borsa e il giubbino e corsi verso la porta. Nel passare notai la tavola apparecchiata. Confusa mi avvicinai. Trovai un biglietto da parte di mia madre.

"Ti ho fatto la colazione, mangiala. Ti aiuterà a tifare meglio. \(^-^)/
P.S. Ti voglio un sacco di bene. :3"

Risi. Mamma e le sue emoji orrorose. E sì pure nei messaggi scriveva così. Mi accomodai a tavola.

La partita! mi ricordai di punto in bianco. Mi alzai dalla sedia come se mi fossi appena bruciata.

Guardai la mia colazione sul tavolo. Non potevo cedere. Nana mi avrebbe fatto il culo. La mia pancia brontolò sonoramente.

Giuro sui miei capelli che era una cosa come: "Nana ti farebbe il culo ma a pancia piena." non sto qui a raccontarvi frottole.

Tentennai un attimo.

No, devo resistere. La Karasuno è a un passo dai nazionali, hanno bisogno di tutto il tifo possibile.

Il mio sguardo caddè su una bottiglia. Un nuovo succo al melograno.

Mi spiace, il dovere mi chiama.

Sì, mangiai, e cazzo se era buono quel succo.

Persi circa venti minuti. Accesi la televisione su un canale locale. Quell'anno trasmettevano la partita sui canali locali. La guardai tutta la colazione.

Appena fuori dall'appartamento incrociai la donna incinta del quarto piano.

"Ciao Kotoe!"

"Buongiorno. Come si sente oggi? Nonostante il pancione è ogni giorno più bella. Vorrei avere lo stesso aspetto quando sarà il mio momento."

"Sei adorabile, grazie mille. Però ricordati che anche tu sei bellissima." mi ringraziò facendomi un occhiolino.

La salutai e presi le scale. Non avevo il tempo di aspettare l'ascensore.

In un momento mi trovai all'aperto. Tra saluti e complimenti vari mi ritrovai al palazzetto dopo un quarto d'ora. Entrai e velocemente andai verso il campo centrale. Appena fui dentro vidi le mie amiche tifare per i ragazzi.

Mi avvicinai a loro.

"Buongiorno."

"Cos'è successo?" mi domandò [T/n]

𝗥𝗲𝘁𝗿𝗼𝘂𝘃𝗮𝗶𝗹𝗹𝗲𝘀 | 𝗔𝘀𝗮𝗵𝗶 𝗔𝘇𝘂𝗺𝗮𝗻𝗲 𝘅 𝗥𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora