Scusatemi molto! Se avete un attimo di tempo vi pregherei di rileggere il capitolo almeno dal pov di nana.
In questo cap ci saranno un botto di pov, gomen..
Suonai il campanello. Nana non ci mise molto a rispondermi, mi aprì la porta ed entrai in casa.
"Ciao [T/n]. Quanta roba ti sei portata dietro?!" mi salutò.
Appoggiai le due buste in cucina.
"Non molta roba, sono i contenitori che occupano un sacco di spazio. Tranquilla." le spiegai.
"Capisco, ma ora iniziamo che per le 9 dobbiamo essere a Sedai. Altrimenti Kotoe sarà ancora più fuori di se'." mi passò un grembiule da cucina.
"Poverina però, potevamo dirle di venire..."
"Poverina? Ti ricordi l'ultima volta che abbiamo organizzato una cosa del genere a casa tua e c'era anche lei? Nel tagliare il cioccolato ha quasi perso tre dita, e quando siamo riuscite a farla allontanare dalla cucina ci ha tenuto il muso per mezz'ora! E per non parlare di quando abbiamo infornato la seconda teglia di biscotti; mentre noi eravamo sotto la doccia; l'unica cosa che le avevamo chiesto di fare era di controllare il forno. Ancora non ho capito come una mocciosa di 3 anni sia riuscita ad aumentare la temperatura del forno fottendola sotto i suoi occhi."
"O-ok, però alla fine non è andata così male..." cercai di giustificarla.
"Forse per tuo padre, che si è mangiato tutti i biscotti rimanenti senza che lo sapesse nessuno. Pure tua madre si è infuriata! La lavata di capo che gli ha fatto una volta tornata dal lavoro? LEGGENDARIA." concluse scandendo bene l'ultima parola.
Scoppiai a ridere. Mia mamma era una tipa piuttosto tranquilla, però mio padre riusciva sempre a portarla al limite, con poco.
"Va bene dai. Iniziamo." dissi.
Iniziammo a lavorare, ma dopo cinque minuti, la porta d'ingresso si aprì.
"Ciao Nanao! Tutto bene? Sono molto emozionata per oggi. Il mio primo colloquio serio da circa 20 anni." una voce femminile mi fece girare verso la porta della cucina.
Vidi la copia sputata di Nanao, adulta e leggermente più bassa.
"Oh, non sapevo avessi compagnia." Disse fissandomi con quei occhi talmente simili a quelli della figlia.
"B-buongiorno..." sussurrai.
Guardai Nana per vedere una sua reazione.
"Ah, mi sono scordata di dirtelo. Stiamo facendo qualche onigiri. Per i ragazzi."
"Posso aiutarvi! E già che ci sono posso darvi uno strappo al palazzetto." disse levandosi la giacca.
"No, rischi di sporcarti. Il passaggio lo accettiamo, visto che sei già qui, ma non serve che ti metta in cucina. Vero, [T/n]?" parlò Nana
"S-sì, sì..." cercai di darle man forte.
"Non è un problema, vado a mettere qualcosa di tuo padre e torno. Fare onigiri mi distrarrà." scappò verso la zona notte della casa.
"Cos'è quella faccia sorpresa? Stiamo solo cercando di venirci incontro..." mi ringhiò.
"Sì, stai tranquilla, sembra proprio una grande persona. Deve essere figo avercela come madre." constatai continuando a pulire il riso.
La donna tornò con una felpa e dei pantaloni decisamente più grandi di lei.
"Potevi prendere la mia roba. In ogni caso, mamma questa è [T/n] [T/c], una mia migliore amica e [T/n], lei è mamma." ci presentò Nana.
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𝗥𝗲𝘁𝗿𝗼𝘂𝘃𝗮𝗶𝗹𝗹𝗲𝘀 | 𝗔𝘀𝗮𝗵𝗶 𝗔𝘇𝘂𝗺𝗮𝗻𝗲 𝘅 𝗥𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿
Fanfiction𝐑𝐞𝐭𝐫𝐨𝐮𝐯𝐚𝐢𝐥𝐥𝐞𝐬 (𝒔. 𝒇𝒓𝒂𝒏𝒄𝒆𝒔𝒆) 𝑅𝑖𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎𝑟𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎 𝑎𝑚𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑜𝑝𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑙𝑢𝑛𝑔𝑎 𝑠𝑒𝑝𝑎𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒. • ʲᵉ ᶜᵒᵐᵖᵗᵉ ˡᵉˢ ʰᵉᵘʳᵉ ʲᵘˢᵠᵘ'ᵃ̀ ⁿᵒˢ ʳᵉᵗʳᵒᵘᵛᵃⁱˡˡᵉˢ • ᶜᵒⁿᵗᵒ ˡᵉ ᵒʳᵉ ᶠⁱⁿᵒ ᵃˡ ⁿᵒˢᵗʳᵒ ʳⁱᶜᵒⁿᵍⁱᵘⁿᵍⁱᵐᵉⁿᵗᵒ ...