Bonus 4 | Eventi futuri

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"Signorina, buongiorno." mi salutò la mia segretaria una volta mi vide.

"Buongiorno. Non essere così formale, siamo colleghe e pure coetanee." risposi al saluto facendo un sorriso.

"Beh lei è ha creato questa azienda. Ovvio che le porto rispetto."

"Non significa nulla. Senza voi non sarei nessuno, un'azienda non si costruisce da sola!" conclusi la discussione entrando nel mio ufficio.

Avevo aperto questa piccola azienda che organizzava eventi di tutti i tipi. Adoravo programmare le mie giornate, e l'ho fatto diventare un lavoro.

"Geh- Organizzare la tua giornata non ti soddisfaceva più e quindi hai deciso di controllare quella dei altri?" fu la risposta di Nana quando rivelai quest'idea a lei e Kotoe.

Ironia della sorte, fu la prima a offrirmi un lavoro dimostrando che non è completo menefreghismo il suo. Un festino per il suo team.

Persa nei ricordi non notai che la mia segretaria era entrata. Si schiarì la gola un paio di volte per poter ottenere la mia attenzione.

"Scusami tanto, ero in sovrappensiero." mi rizzai sulla sedia. "Dimmi pure, che appuntamenti ho oggi?"

"Oggi è una giornata leggera, ne ha due in mattinata e un ispezione per la location del cinquantesimo dell'azienda farmaceutica." lesse su un tablet.

"Stupendo. E come sono messi gli altri? Potrei prendermi anche un altro appuntamento se qualcuno è troppo pieno." cominciai a smanettare al computer.

"Ho diviso equamente il carico di lavoro. Stia tranquilla." parlò mettendosi apposto gli occhiali. "Però è arrivata una richiesta strana."

Alzai lo sguardo e incontrai i occhi profondi della mia collega.

"Strana?"

"A quanto pare nel prendere i dati ci siamo dimenticati di chiedere il nome di chi doveva presentarsi."

Probabilmente a prendere l'appuntamento era stato uno dei ragazzi in prova. Feci un bel respiro.

"A che ora dovrebbe venire il cliente?" domandai.

"4:30"

A mezz'ora prima della chiusura? Stupendo.

"Va bene, ci penso io. Quando hai tempo mandami tutto quello che hai sul cliente, gentilmente."

La ragazza si congedò e uscì. Passai il resto della giornata a lavorare, e ben presto si fecero le 4:00.

Scesi in caffetteria, per rilassarmi in po'. Li incrociai qualche collega che o aveva avuto la mia stessa idea o stava tornando a casa.

Dopo venti minuti me ne tornai nel mio ufficio, impaziente di incontrare quel cliente e tornarmene a casa.

Mi misi comoda sulla mia sedia e, intanto, che aspettavo, controllai dei file su futuri eventi.

Sentii poco dopo qualcuno bussare alla porta. Mi alzai e gli dissi di entrare. Guardai confusa il mio ragazzo che si accomodò come se niente fosse.

"Asahi, non puoi rimanere. Aspetto un ultimo cliente. Fuori." lo cacciai in malo modo.

"È così che tratti l'amore della tua vita?" mi chiese guardandomi con occhi dolci.

Asahi nei anni era diventato decisamente più sicuro e a volte la gente fatica ad associare il ragazzo insicuro che avevo come compagno di classe e l'uomo con cui condivido tutte le mie giornate.

"Non è il momento di scherzare. Potrebbe arrivare a momenti." gli ripetei cercando di alzarlo e di portarlo fuori dall'ufficio.

Non riuscì a muoverlo manco di un centimetro.

𝗥𝗲𝘁𝗿𝗼𝘂𝘃𝗮𝗶𝗹𝗹𝗲𝘀 | 𝗔𝘀𝗮𝗵𝗶 𝗔𝘇𝘂𝗺𝗮𝗻𝗲 𝘅 𝗥𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora