N.A (Avendo scritto l'altro capitolo senza riguardare Haikyuu, mi sono dimenticata delle qualificazioni, quindi ho dovuto modificare la parte. *scream inside* Mi colpirei violentemente certi giorni. Non doveva finire così uffi ;-; *GrandeZip è in emo mode*)
Nanao's pov
"Ve lo dico subito, così che nessuno di voi abbia la bella idea di obbligarmi a restare a casa. Io tra due week-end devo fare una roba. Posso?" chiedo alzandomi dalla tavola.
Mentre aspettavo una loro risposta, cominciai a sparecchiare.
"Scusami Nanao, ma tra due settimane dovrei mostrarti qualcosa... So che non sono nella posizione di pretendere, soprattutto da parte tua, ascolto-" cominciò a parlare quella.
Ci tiene proprio a rovinarmi la vita. Che cara.
"E' un bene che tu l'abbia capito. Non verrò da nessuna parte con te, figuriamoci se ho qualcosa da fare." la stroncai sul nascere.
"Nana! Devi smetterla con questo atteggiamento. Finiscila con queste bambinate." si intromise mio padre.
"Io dovrei smetterla? Spunta all'improvviso e crede che tutto le debba essere dato. Sono veramente io il problema?" mi rivolsi a lui.
"Io... non vorrei obbligarti, ma è veramente importante. Ti chiedo solo questa piccola cosa." continuò lei.
"L'unica cosa che puoi ricevere da parte mia sono insulti, e se continui così arriveranno, giuro." le risposi.
"Hai ragione, ma ti prego, devi sapere... io non posso più tenertelo nascosto." mi implorò quasi con le lacrime ai occhi.
"Te ne sei andata ancora prima che iniziassi la scuola materna. Tieniti pure i tuoi segreti, per me sono solo parole al vento." feci le spallucce.
Forse arrivai al punto di rottura. Papà si alzò nero di rabbia e mi venne in contro, sovrastandomi con il suo 1.90 di altezza.
"Devi iniziare a rispettarla!" mi gridò contro tirandomi una sberla.
Chiusi gli occhi e mi preparai a ricevere il colpo. Li tenni chiusi per una quindicina di secondi per poi riaprirli.
Quella lì aveva bloccato la mano di mio padre a circa cinque centimetri dal mio viso, salvandomi da un livido sicuro.
"Non osare mai più alzare le mani su mia figlia. Ci sono dei limiti che non devono essere assolutamente superati." sussurrò piano.
Io e mio padre la guardammo sorpresi.
"Ma ha appena-" provò a difendersi mio padre.
"Volevi tirarle una sberla, questa è la verità. Evitiamo di doverne riparlarne un'altra volta, chiaro?" gli lanciò uno sguardo freddo.
Papà si limitò ad annuire, mi fece delle scuse e si rimise seduto al suo posto.
"Se vuoi venire mi farebbe molto piacere, fai quello che ti senti. Scusatemi, dovrei andare in bagno." concluse andandosene.
Io e papà ci guardammo nei occhi, senza dire nulla.
~×~
Due settimane più tardi - sabato"Hey, pronta a partire?" mi chiese appena montai sulla sua utilitaria.
"Non sono abituata a dire bugie, scusami." sbadigliai allacciandomi la cintura.
Scoppiò a ridere di gusto.
"Sei veramente divertente. Partiamo dai!" disse mettendo in moto.
Cominciò a fischiettare tutte le canzoni che passavano in radio con un entusiasmo quasi snervante.
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𝗥𝗲𝘁𝗿𝗼𝘂𝘃𝗮𝗶𝗹𝗹𝗲𝘀 | 𝗔𝘀𝗮𝗵𝗶 𝗔𝘇𝘂𝗺𝗮𝗻𝗲 𝘅 𝗥𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿
Fanfiction𝐑𝐞𝐭𝐫𝐨𝐮𝐯𝐚𝐢𝐥𝐥𝐞𝐬 (𝒔. 𝒇𝒓𝒂𝒏𝒄𝒆𝒔𝒆) 𝑅𝑖𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎𝑟𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎 𝑎𝑚𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑜𝑝𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑙𝑢𝑛𝑔𝑎 𝑠𝑒𝑝𝑎𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒. • ʲᵉ ᶜᵒᵐᵖᵗᵉ ˡᵉˢ ʰᵉᵘʳᵉ ʲᵘˢᵠᵘ'ᵃ̀ ⁿᵒˢ ʳᵉᵗʳᵒᵘᵛᵃⁱˡˡᵉˢ • ᶜᵒⁿᵗᵒ ˡᵉ ᵒʳᵉ ᶠⁱⁿᵒ ᵃˡ ⁿᵒˢᵗʳᵒ ʳⁱᶜᵒⁿᵍⁱᵘⁿᵍⁱᵐᵉⁿᵗᵒ ...