Canticchiavo una canzoncina di Natale mentre cambiavo il pannolino a [N/s].
"A Natale puoi, fare quello che non puoi fare mai. Riprendere a giocare, riprendere a sognare, riprendere quel tempo che rincorrevi tanto." canto mentre pulisco il sedere di mia sorella.
Finita la strofa, sentì un verso di apprezzamento da parte del bebè.
"Tu credi che sia tutto qua? Dò il meglio di me nelle prossime strofe. Senti qua." dissi prima di cantare tutto il brano.
Nel frattempo le misi un pannolino e i pantaloni. La presi in braccio, feci due giri su me stessa, e alla fine, le toccai il naso.
"Che belle le mie figlie!" parlò mamma entrando in salotto.
"Mamma, che ci fai in piedi?" domandai
"Ti ho sentita cantare fino in camera, quindi mi sono svegliata." disse facendo le spallucce.
"A cosa è dovuta tutta questa felicità? Natale è ancora lontano..." chiese guardando il calendario.
"Anche se siamo solo a settembre, non vuol dire che io non possa già essere in mood natalizio. E poi il natale è bellissimo." cercai di farle capire.
"Ah, va bene, capisco. Non volevo rovinarti il 'mood'. " mi rispose palesemente ironica.
Prese in braccio [N/s] e le diede un bacio.
"Forse, mamma sono felice per altro..." sussurrai cominciando ad arrossire.
"[T/n], ti sei per caso innamorata? Di chi? Com'è, carino e dolce? Ma ci hai mai parlato?" mi bombardò di domande, facendomi imbarazzare di più.
"Certo che ci parlo!" sbuffai infastidita.
Mamma rise e [N/s] fece un altro verso tutta felice.
"Scusaci tanto [T/n], però lo sappiamo tutte qui che non sei la tipa più sociale del mondo." si scusò a modo suo mia madre.
"È il mio vicino di banco, con lui è facile parlare perché è come me, mamma. Mi piace tantissimo." spiegai pensando ad Asahi.
"Sono così felice per te, innamorarsi a quest'età, è bellissimo. Conobbi tuo padre proprio il primo anno di superiori..."
Si perse tra i ricordi e cominciò a raccontare quella storia, la loro storia, di nuovo.
~×~
"Asahi, pranziamo insieme fuori?" chiesi guardando il ragazzo.
"Uhm ok." si limitò a rispondermi tirando fuori il suo bentō.
Uscimmo dalla scuola, praticamente in silenzio, ogni volta che provavo a parlare con lui, mi rispondeva a monosillabi.
"Tutto bene? Sei strano oggi." gli chiedo quando arriviamo dove mangiamo di solito.
"Sì, non preoccuparti."
Cominciai a a mangiare. Fu uno dei pranzi più silenziosi della mia vita.
"Ti ho fatto qualcosa? Sei arrabbiato con me? Possiamo parlarne, sai." gli dissi preoccupata.
"Allora parliamone. P-penso sarebbe meglio smettere di stare insieme. Cioè evitiamo di pranzare insieme e cose così..." parlò andandosene.
Ho fatto qualcosa di male?
"Aspetta! Perché? Ti ho detto che se ho sbagliato qualcosa me lo devi dire." lo fermai.

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𝗥𝗲𝘁𝗿𝗼𝘂𝘃𝗮𝗶𝗹𝗹𝗲𝘀 | 𝗔𝘀𝗮𝗵𝗶 𝗔𝘇𝘂𝗺𝗮𝗻𝗲 𝘅 𝗥𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿
Fanfiction𝐑𝐞𝐭𝐫𝐨𝐮𝐯𝐚𝐢𝐥𝐥𝐞𝐬 (𝒔. 𝒇𝒓𝒂𝒏𝒄𝒆𝒔𝒆) 𝑅𝑖𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎𝑟𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎 𝑎𝑚𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑜𝑝𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑙𝑢𝑛𝑔𝑎 𝑠𝑒𝑝𝑎𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒. • ʲᵉ ᶜᵒᵐᵖᵗᵉ ˡᵉˢ ʰᵉᵘʳᵉ ʲᵘˢᵠᵘ'ᵃ̀ ⁿᵒˢ ʳᵉᵗʳᵒᵘᵛᵃⁱˡˡᵉˢ • ᶜᵒⁿᵗᵒ ˡᵉ ᵒʳᵉ ᶠⁱⁿᵒ ᵃˡ ⁿᵒˢᵗʳᵒ ʳⁱᶜᵒⁿᵍⁱᵘⁿᵍⁱᵐᵉⁿᵗᵒ ...