13 | Le stelle a Tokyo

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"Oh, ciao ragazzi. Ho preso la cuoca."

Gli lanciai un brutto sguardo. Impossibile l'avesse visto, io non lo avevo manco riconosciuto.

"Ma fra, quale parte del 'non devi rapirla'?non hai capito? E poi cos'è quel cambio di personalità?" chiese una voce che già conoscevo.

Non ricordavo a chi appartenesse, probabilmente l'avevo sentita oggi per la prima volta.

"Ah, non dovevo rapirla? Non ho sentito il 'non', colpa mia. Come perchè? Mi avrebbe scoperto subito se non avessi cambiato leggermente la mia personalità. Sono un genio, il migliore tra i geni." rispose lui compiaciuto.

"Bokuto-san, lasciala ora." si intromise la terza persona. Ci puntò una torcia di cellulare contro, accecandoci.

'Bokuto-san', che probabilmente si era dimenticato di me, mi lasciò finalmente andare. Mi passai una mano sul punto dove mi aveva preso, faceva male.

Mi ha lasciato il segno. Dopotutto non mi aspetterei il contrario grosso com'è...

"N-non ho ben capito, che succede?" chiedo confusa. In un'altra occasione, sicuramente avrei dato di matto, ma la mia timidezza, superava... qualsiasi cosa provassi in quel momento.

Si fecero avanti le altre due persone che riconobbi come, Kuroo e Akaashi, l'alzatore della Fukurodani.

I ragazzi di Tokyo sono completamente pazzi.

"Voglio il latte caldo!" Disse Bokuto a voce alta mostrandomi un cartone di latte intero.

Cosa?

"Ho anche i biscotti." Aggiunse mostrandomi un pacco di pan di stelle.

Guardai i suoi due amici, Kuroo era sul punto di scoppiare a ridere, mentre Akaashi, non traspariva emozioni, tranne dai occhi che sembravano morti dentro.

"E-ecco..." provai a dire.

"VA BENE! Darò dei biscotti anche a te! Ma solo tre." mi interruppe.

Sembrava che non volesse darmeli veramente i biscotti.

"L-la cucina chiude alle 21.45, non posso scaldartelo. E... g-grazie per l'offerta, ma non voglio i tuoi biscotti."

L'espressione del capitano della Fukurodani cambiò. L'avevo vista per la prima volta, ma sembrava dannamente famigliare.

Dietrò di me, Akaashi si passò una mano in volto, e imprecò avvicinandosi velocemente a noi.

"Puoi sempre mangiarli così i biscotti." provò a consolarlo.

"I biscotti senza il latte fanno schifo. Voglio il latte." sussurrò lui triste.

Merda, mi ricorda [N/s]. Abbiamo veramente la stessa età?

"Ho ancora le chiavi, se facciamo piano, possiamo andarci." lo accontentai.

Cambiò improvvisamente umore, tornando a sorridere.

"Davvero?" mi domandò entusiasta.

Annuii raccogliendo il mio cellulare ancora integro per fortuna.

Fu così che mi ritrovai a mangiare tre pan di stelle in cucina, alle 22:26.

~×~

Skip time -La mattinata dopo-

Sbadigliai sonoramente. Ero decisamente stanca. Bokuto ci aveva tenuto svegli fino a mezzanotte circa.

Soltanto che lui era pimpante e sveglio mentre io, Kuroo e Akaashi sembrava che non avessimo mai visto un letto.

Volevo veramente vedere altre partite dei ragazzi, ma dovevo chiudere gli occhi per almeno una mezz'oretta.

𝗥𝗲𝘁𝗿𝗼𝘂𝘃𝗮𝗶𝗹𝗹𝗲𝘀 | 𝗔𝘀𝗮𝗵𝗶 𝗔𝘇𝘂𝗺𝗮𝗻𝗲 𝘅 𝗥𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora