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Arriviamo a casa verso l'ora di sera, dopo un pomeriggio passato sul divano di Cole, abbracciati a parlare di tutto quello che ci passava per la testa.
È incredibile che quando parlo con lui mi sento come se lo conoscessi da anni, perché sono così a mio agio che riesco a parlare senza filtri, cosa che succede con pochi, anzi con quasi nessuno.
Cole ormeggia la barca sul molo, spegnendo il motore e uscendo insieme a me da essa.
Ci ritroviamo uno davanti all'altro, con la mia casa illuminata alle nostre spalle e il rumore delle onde in sottofondo come sempre.
"È stata proprio una bella giornata" dico, mordendomi il labbro inferiore per trattenere un sorrido enorme che mi si forma involontariamente sul volto.
"Sì..." dice lui, guardandomi dall'alto in modo dolce e sorridente, contemplando i miei occhi verdi.
Mi alzo leggermente sulle punte, avvicinando le nostre labbra e mi tengo in equilibrio afferrando il suo braccio muscoloso.
Non faccio però nemmeno in tempo ad approfondire quel bacio, che sento la mano di Cole appoggiarsi sulla mia spalla e si allontana lentamente da me.
Guardo i suoi occhi, che sembrano essere preoccupati e dispiaciuti allo stesso momento.
"Non possiamo farlo qui" dice con la voce bassa, forse per non spezzare il dolce silenzio che ci circonda.
Mi riabbasso con i piedi per terra, guardandolo confusa e aggrottando le sopracciglia.
"Perché?" Chiedo, cercando di capire il suo comportamento strano dopo aver passato tutta la giornata insieme.
"Ci potrebbero vedere e perderei il lavoro" risponde con tono ovvio, come se per me dovesse essere ormai chiara questa cosa.
Che stupida, avevo pure pensato che Cole potesse fare questo sforzo per me, ma a quanto pare non è così...
"Dio santo Cole, ma c'è mai una volta in cui non pensi a questo cazzo di lavoro e pensi veramente a me?!" Chiedo, questa volta indispettita e offesa dalle sue parole.
"Lo sai che non è così..." dice, anche lui probabilmente offeso da quello che ha appena sentito.
Scuoto la testa, alzando gli occhi al cielo e mi giro per iniziare a camminare verso casa.
Ma subito sento la sua presa sul mio braccio che mi fa voltare verso di lui.
"Lili, lo sai che non è così. Ma questo lavoro è tutto quello che ho, la mia vita si basa solo su questo. Se lo perdo, ho perso tutto, anche te..."
"E quindi cosa hai intenzione di fare?" Chiedo, non volendo sentire il suo discorso smielato in questo momento.
Lui si gratta la testa nervoso, passandosi poi una mano in mezzo al ciuffo nero che gli ricade sulla fronte.
"Non lo so, ancora non lo so, non è facile..." ammette sincero e subito sento il mio cuore rompersi in mille pezzi, ma come al solito per colpa del mio orgoglio cerco di non darlo troppo a vedere.
"Allora ti faccio un favore" dico e a quel punto mi volto ed inizio a camminare a passo svelto lungo il molo, ignorando la voce di Cole che mi richiama alle spalle.
Lo sapevo, sapevo che alla fine ci sarei solo rimasta male ad aprirmi veramente con lui... forse è destino che vada a finire così...
***
Siamo a cena tutti insieme, Cole è di fianco a me e non mi sarei mai immaginata di sentirmi così a disagio di fianco a lui dopo quello che abbiamo fatto oggi pomeriggio.
"Bene, ora che siamo tutti insieme penso sia ora di parlare di alcune cose" afferma mio padre con tono autoritario.
Spero vivamente Cole non gli abbia raccontato cosa sia successo oggi, come mi aveva promesso di non fare, non voglio dare ulteriori preoccupazioni ai miei.
"Non abbiamo avuto modo di parlare bene di quello che è successo qualche giorno fa"
"Lo so già..." dico con tono freddo ed annoiato, dopo la discussione con Cole non sono proprio di buon umore.
"Vogliono prendermi così che tu debba pagare loro il riscatto e possano ricattati. Quindi, cosa hai intenzione di fare?" Chiedo diretta, sapendo che se ha voluto parlare di questo sta sera vuol dire che ha trovato una soluzione."Mi prenderò cura di loro" risponde vago, mangiando tranquillamente il suo cibo.
"Cosa significa? Che li ucciderai?" Dico ironica, facendomi scappare una risata nervosa.
Mio padre alza lo sguardo verso di me e mi guarda serio, alzando un sopracciglio. Ed è in quel momento che realizzo che non sta minimamente scherzando.
"Seriamnte? Vuoi uccidere due persone? Diventerai esattamente come loro, se non peggio, avrai sulle tue mani il sangue di due persone" dico con tono arrabbiato. Come può anche solo pensare di uccidere qualcuno, anche se loro sono brutte persone bisogna ottenere giustizia in maniera giusta, non con la vendetta.
"Non sulle mie" risponde tranquillo, come se così allora andasse bene.
"Ma che cazzo ti passa per la testa?!" questa volta il mio tono di voce è molto alto, tanto che tutti mi guardano sorpresi, comprese le domestiche.
"Vedi di usare un tono educato con me Lili!" mio padre afferma altrettanto arrabbiato dal mio comportamento.
Ma io lo ignoro e continuo a parlare a voce alta.
"Come puoi pagare delle persone per ucciderne altre? È un crimine!""È così che funziona se la tua famiglia è in pericolo" cerca di giustificarsi.
"No, non si vanno ad uccidere le persone! Dovresti chiamare la polizia e denunciarli, non abbassarti ai loro livelli. E a dare un arma da fuoco in mano ad un ragazzo di 20 anni!"
Alle mie parole Cole si irrigidisce di fianco a me e vedo chiaramente l'occhiata di fuoco che mio padre gli lancia. Probabilmente lo avrà costretto a non dirmi niente, pensando io sia una stupida.
Ma subito si ricompone, lasciando perdere questo ultimo particolare.
"È per la tua sicurezza. Al posto di fare tante storie dovresti almeno ringraziarmi per tenerti al sicuro""Ringraziarti?! Ma sei serio? Dovrei pure ringraziarti per avermi rovinato la vita?!
Sai cosa c'è, non ho più fame, vado in camera mia" dico, alzandomi velocemente dalla mia sedia e lasciando tutto quello che avevo sul piatto ancora intatto.Inizio a salire le scale, sentendo ancora le loro voci in sala da pranzo.
"Lasciamola da sola per un po', chissà che inizierà a capire quanto sia fortunata invece di lamentarsi per ogni cosa..." afferma mio padre, deluso e scocciato dal mio comportamento.
Sbatto la porta di camera mia dietro le mie spalle e mi butto sul letto, affondando la faccia in un cuscino.
Vorrei gridare e piangere, perché anche l'unica persona che sembrava capirmi in questo mondo, mi sta voltando le spalle come tutti gli altri...
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Spazio autrice
Le cose per Lili e Cole sembrano già complicarsi... secondo voi Cole dovrebbe lasciare il lavoro per stare con Lili oppure fa bene a prendere almeno un po' di tempo per pensarci?COMMENTATE E VOTATE ❤
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SPROUSEHART || salvami ancora
Fanfiction[COMPLETA] Lili Reinhart vive in un arcipelago a est dell'Australia e fa parte della famiglia più ricca e conosciuta di tutte le isole circostanti. Da sempre è una ragazza decisa, forte e determinata, ma viene spesso schiacciata e sovrastata dalla s...