6

1.3K 108 30
                                        

S/a: ricordatevi di VOTARE se il capitolo vi piace

Come ogni mattina, dopo essermi questa volta già cambiata, scendo al piano di sotto, senza la minima voglia di iniziare questa giornata.

Sarà il primo di una serie di giorni in cui Cole dovrà seguirmi come un cagnolino ovunque io vada, e questo mi fa letteralmente andare fuori di testa.

Per il mio carattere, avere qualcuno che mi guarda costantemente è come essere all'inferno... non ho bisogno di lui, come di nessun altro.

Arrivando in cucina vedo Julie, l'unica cosa positiva di oggi probabilmente.

"Buongiorno Lili" mi saluta calorosamente, mettendo davanti a me il piatto già pronto con uova e bacon, accompagnato da un succo di arancia.
"Come hai dormito?"

"Male... non avevo sonno" rispondo sospirando e stropicciandomi gli occhi.

"Si ho saputo..." dice lei, abbassando la voce, dandomi un sorriso di supporto.

"A te sembra una cosa normale?" Le chiedo, scuotendo la testa. Voglio sapere il suo parere, è come una madre per me, quella buona però.

Fa un bel respiro, alzando le spalle
"Forse è un po' drastico, ma magari è solo una cosa temporanea"

"Lo sai che temporaneo non è una parola nel vocabolario di mio padre" le dico, alzando gli occhi al cielo.

Proprio in quel momento, sentiamo dei passi provenire dalle scale ed arrivare in cucina.

È Cole, con in mano le chiavi della barca.
"Quando sei pronta vieni fuori, ti aspetto alla barca"

"Mmh-mmh" mi limito ad annuire, distogliendo lo sguardo dal suo per tornare a mangiare quello che ho nel piatto.

Rimane qualche secondo fermo, probabilmente capendo che non sono proprio di ottimo umore questa mattina.

Quando sento che si sta allontanando, Julie viene vicino a me, appoggiando i gomiti sull'isola per venire alla mia altezza.

"Forse potresti provare ad essere gentile con lui, sta solo facendo il suo lavoro. In più sembra un ragazzo apposto" mi dice, sorridendomi dolcemente.

"Lo sai che non riuscirò mai ad essere gentile, soprattutto con lui. Per questa situazione siamo destinati ad odiarci"

"Provar non nuoce" mi fa un occhiolino e poi va nella dispensa che si trova dietro la cucina, lasciandomi sola mentre finisco la mia colazione.

No, non riuscirò mai ad essere carina con lui... mai.

***

Il viaggio in barca per ora si è basato solo sul silenzio da parte di entrambi. Anche questa volta Cole ha cercato di aiutarmi a salire su, porgendomi la mano, ma questa volta non ci ho nemmeno pensato a farmi aiutare. Devo fargli capire che non starò al gioco di mio padre.

Sono seduta nella parte posteriore della barca, davanti a me c'è lui, girato di schiena, con in mano il timone e ogni tanto noto che volta lo sguardo leggermente indietro, forse per assicurarsi che non mi butti in mare per cercare di scappare. Sinceramente sarebbe un comportamento molto da me.

"Resterai arrabbiata per sempre con il mondo?"
Sento la sua voce forte che cerca di sovrastare il rumore dell'acqua e del vento che ci scompiglia i capelli.
Seriamente me lo sta chiedendo? Con quale coraggio?

"Puoi biasimarmi?" Chiedo con tono freddo e di sfida.

Sta in silenzio qualche secondo a pensare alla cosa giusta da dire.
"È per la tua sicurezza"

Odio sentirmi dire questa frase. Da quando sono piccola la mia famiglia ha sempre usato questa scusa per limitare qualsiasi cosa fuori dall'ordinario che io volessi fare: imparare a surfare, buttarmi da scogli alti, andare da sola in barca... non ho mai potuto fare nessuna di queste cose perché non è sicuro.

"Te non puoi capire" mi limito a dire, scuotendo la testa e guardando l'isola centrale da lontano.
"Secondo te lo fa veramente per la mia sicurezza? Vuole soltanto tenermi ancora di più sotto controllo e farmi fare tutto quello che vuole lui. Odia il fatto che potrei fare cose che lui non vuole..."

"Non è vero, è tuo padre..."

"Tu lo fai solo per i soldi" lo interrompo, prima che possa aggiungere qualcos'altro. "Non è così? Spero che almeno te ne diano un bel po' per seguire tutto il giorno e la notte una ragazzina di 17 anni"

Questa volta sta in silenzio, guardando dritto davanti a se mentre ci avviciniamo di più verso il molo.

Una volta ormeggiata la barca, scende anche lui da essa, probabilmente mio padre gli avrà detto di accompagnarmi fino all'entrata... che imbarazzo. Già ho tutti gli occhi puntati addosso, se adesso vedono che un ragazzo di 20 anni mi segue ovunque non smetteranno di parlare di me per giorni...

"So arrivare all'entrata da sola" dico, fermandomi nel mezzo del cortile, mentre gli altri ragazzi si dirigono all'interno dell'edificio.

"Ok, ti guardo mentre entri" dice, e a quel punto mi giro, intenta ad andarmene, ma la sua voce richiama un'ultima volta la mia attenzione.
"I professori sono al corrente di questa situazione, e hanno detto che va bene se te tieni il telefono accesso. Se qualcosa succede mi chiami subito e io arrivo"

"Si si, come vuoi, ciao" dico velocemente, allontanandomi da lui ed entrando all'interno della scuola.

Camminando per il corridoio sento gli sguardi di tutti su di me più insistenti del solito...

Arrivo al mio armadietto, prenendo i libri per la prima lezione, quando sento qualcuno che si avvicina, appoggiando la schiena su di esso.

Mi aspettavo fosse Kj, ma non appena chiudo lo sportello noto che di fianco a me ci sia una ragazza, Camila, l'unica con cui io abbia scambiato qualche parola negli ultimi anni di liceo.

"Ho saputo cosa è successo. Quello è il tuo bodyguard?" Mi chiede, alzando un sopracciglio.

Anche se alcuni potrebbero pensare che sia una ragazza troppo diretta sfacciata, a me piace questo lato del suo carattere. È l'unica ragazza sincera che ci sia in questa dannata scuola.

"Dio santo, in quanti lo sanno già?" Chiedo a mia volta, rispondendo indirettamente alla sua domanda, mentre ci incamminiamo insieme verso la nostra prima lezione.

"Più a meno tutta la scuola. Qualcuno ha scritto qualcosa online ieri sera"

"Fantastico..." dico ironica, sbuffando all'idea che tutti a pranzo o al cambio dell'ora mi faranno centomila domande su quello che è successo.

"Beh, lui è carino"

"Non il mio tipo..." mi limito a risponderle, mentre lei alza le spalle indifferente.

Questo anno scolastico non poteva iniziare peggio. Così come il primo giorno insieme a Cole...

*********
Spazio autrice
C'è tensione nell'aria... ma si sa, da grandi odi nascono grandi amori. Quanto ci metterà Lili a sciogliersi secondo voi?

COMMENTATE E VOTATE ❤

SPROUSEHART || salvami ancora Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora