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LILI

Mi chiamo Lili Pauline Reinhart, ho 17 anni e vivo nell'arcipelago delle Long Islands, un agglomerato di piccole isole che formano la nostra comunità, a est dell'Australia.

Ho sempre vissuto qua da quando sono nata, nella mia isola, la più grande e bella di tutto l'arcipelago.

Mio padre, Mark Reinhart, è una delle persone più importanti e conosciute tra gli abitanti, poiché è a capo della manutenzione della maggior parte delle isole, ovvero fa in modo che la vita di tutti possa andare avanti, finanziando costruzioni ed eventi.
Insomma... siamo la famiglia più ricca.

Il fatto di avere l'isola privata più grande, con la casa più bella e costosa di tutte, va però a significare che sono abbastanza lontana dall'isola centrale, quella in cui si trovano i negozi, i ristoranti, le scuole... e per ogni movimento devo sempre spostarmi in barca, e data la mia giovane età ed il fatto che mio padre non si fidi a mandarmi in giro da sola con la barca, vengo sempre accompagnata da uno dei nostri maggiordomi, di solito Phil, un uomo sulla quarantina che lavora per mio padre ormai da anni.

Penserete che ho una bella vita: tanti soldi, una bella casa, sempre qualcuno che faccia le cose per me, e di conseguenza tanti amici.

Ma non è così, non penso di avere nessun amico vero, odio l'ipocrisia e le persone false, e so che tutti mi parlano soltanto perché sanno chi sono, o meglio, chi è mio padre, e vogliono essere invitati alle feste.

Mio padre praticamente mi obbliga a fare delle feste a casa nostra perché secondo lui aiutano le interazioni sociali.... il che è una grande cazzata.

Lui vorrebbe che avessi delle amiche e che uscissi con gente nuova e ovviamente che fanno parte dell'élite, ma io sto bene così, mi piace stare da sola.

L'unica persona con cui ho un rapporto vero sociale è Kj, il mio ragazzo.

Ci siamo conosciuti alle medie e da allora stiamo ancora insieme. Lui è stato tutte le mie prime volte, ed è praticamente l'unica persona con cui esco quando vado fuori di casa.

I suoi genitori sono molto amici dei miei, e qualche anno fa si sono pure messi insieme in affari per incrementare i guadagni.

Kj è il tipico ragazzo perfetto, che tutte vorrebbero: è ricco, è bello, va bene a scuola, fa parte della squadra di football ed inoltre è sempre il campione nelle gare di surf dell'intero arcipelago.

Anch'io, come le altre, all'inizio ero persa di lui, mi sembrava stranissimo che lui volesse stare con me... alla fine ho più a meno capito che c'è stata una leggera influenza da parte dei nostri genitori... loro dicono che è così che funziona e che sono fortunata a trovarmi bene con lui.

La verità è che non lo amo... non so cosa sia l'amore in realtà, ma non sento quelle farfalle nello stomaco quando mi bacia o quando mi dice "ti amo", non è la causa della mia insonnia, né il mio primo pensiero la mattina, come invece lo raccontano nei libri e nei film.

Ma ormai è un'abitudine, stiamo insieme da tanto, i nostri genitori già hanno pianificato il nostro futuro: lui che prende il posto di mio padre e io che lo aiuto con le attività, il che non è quello che davvero spero per la mia vita, stare dietro di lui, guardandolo mentre fa successo e sarò riconosciuta solo come la moglie di Kj Apa, come è successo a mia madre, ma da qualche anno a questa parte sto semplicemente iniziando ad accettarlo... e poi senza lui veramente io rimarrei da sola, non avrei nessuno, e sarei soltanto una delusione per i miei genitori.

Ad interrompere i miei pensieri, è qualcuno che bussa alla porta. Penso sia Clara, la donna delle pulizie che di solito passa a bussare alla mia porta per chiedermi se ho qualcosa da lavare o stirare.

"Avanti!" Urlo, ponendo a lato il libro che stavo leggendo.

Ma inaspettatamente quella ad entrare non è una figura femminile, ma bensì un ragazzo dai capelli scuri e gli occhi verdi, Cole.

"È pronta la cena" dice, restando sulla soglia della porta, vedendo che probabilmente non mi aspettavo fosse lui ad aver bussato.

"Ok, ora scendo" rispondo semplicemente, mentre lui, dopo aver accennato ad un lieve sorriso di cortesia, richiude la porta alle sue spalle.

Cole Sprouse è un ragazzo di 20 anni che lavora per mio padre ormai da due. È l'unico ragazzo giovane che mio padre abbia mai assunto. Si occupa della manutenzione delle barche, del giardino, fa qualche lavoretto in casa, ma la cosa che più mi ha spiazzato è stato sapere che ogni tanto lui e mio padre hanno delle conversazioni nel suo ufficio, dove parlano degli affari di famiglia e dove gli dà delle commissioni da fare, a cui nemmeno io posso essere a conoscenza.

Sono rimasta sorpresa perché di solito mio padre non fa entrare nessuno nel suo ufficio, ci sarò entrata al massimo 3 volte in tutta la mia vita, di cui 2 di nascosto, e invece lui si fida di più di un ragazzo che conosce da soli due anni al posto di sua figlia...

Quello che so di Cole è poco e niente, non abbiamo mai parlato così tanto, se non qualche saluto in casa o delle barche, tutto quello che so su di lui me lo ha raccontato mio padre appena lo aveva assunto: a quanto pare aveva qualche problema economico e familiare, e subito dopo aver finito la scuola ha deciso di andare a lavorare per mantenersi, e non so come abbia conosciuto mio padre, ma a quanto pare lo ha preso per lavorare in casa. E mese dopo mese sembra essere sempre più coinvolto con mio padre, e la sua presenza a casa è sempre più regolare.

Comunque sembra un ragazzo apposto, uno normale, e poi sono abituata ad avere sempre persone in giro per casa, anche se mi fa strano vederne uno più a meno della mia età.

Mi alzo dal letto e decido di scendere giù a mangiare, domani sarà il primo giorno di scuola del mio ultimo anno, e mi preparo già mentalmente ad ascoltare tutti i buoni propositi che mio padre si aspetta che io faccia e mantenga...

E chi lo avrebbe mai immaginato che questo anno mi avrebbe completamente cambiato tutta la vita...

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Spazio autrice
Ciao ragazzi!
Primo capitolo, come vi sembra? Cosa ne pensate dei personaggi e delle loro storie? E della trama?
Scrivete pure tutto quello che pensate, cercherò di rispondere a tutti❤

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