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qualche mese dopo...

È arrivato il grande giorno, quello della mia graduazione, ma non è per questo che oggi è così importante, perché ho molto altro per la testa: la mia fuga con Cole.

Negli ultimi mesi abbiamo pensato a tutto quello che succederà sta sera, tutto è pianificato nel minimo dettaglio per far sì che vada bene.

Per la cena mio padre ha organizzato una festa a casa nostra, dove sono stati invitati ovviamente tutti i ragazzi dell'ultimo anno con le loro famiglie, ma anche dei colleghi di mio padre, poiché da domani, dato che sarò maggiorenne, entrerò a far parte delle aziende... o per lo meno, questo è quello che pensano loro. 

Esco dalla mia camera, con indosso il vestito lungo ed elegante rosso che mia madre mi ha comprato in onore del mio diciottesimo compleanno.

Mi sento completamente a disagio con tutto questo trucco addosso, e con i capelli messi perfettamente a posto, ma i miei hanno insistito affinché mi vestissi bene, soprattutto per fare bella impressione con i colleghi di mio padre. 

Non appena scendo le scale, vedo tutti che mi aspettano alla fine di esse, e il primo con cui incrocio lo sguardo è proprio Cole, a cui gli si illuminano gli occhi alla mia vista.

Non riesco a trattenere un piccolo sorriso nel vedere anche lui vestito elegante, con una camicia bianca e la giacca e i pantaloni neri perfettamente stirati, ma i miei sembrano troppo impegnati a farmi foto per notarlo...

"Sei bellissima tesoro" afferma mia mamma, guardandomi dall'alto al basso sorridente.

"Sei perfetta" si complimenta mio padre. So che vorrebbe vedermi sempre così messa a posto, e non vestita solo con degli shorts e la parte sopra del bikini, ma questa è la vita che voglio io, non la sua...
"Forza, è già arrivata un sacco di gente"

Ci dirigiamo verso il giardino, che ovviamente è stato tutto decorato con tavoli rotondi e posti a sedere per la lussuosa cena preparata da chef professionisti.

Sento gli occhi di Cole puntati addosso, e mentre camminiamo posiziono la mano dietro la mia schiena, che Cole afferra per qualche secondo, accarezzandola dolcemente e subito mi sento a casa, mi sento protetta.

Prima che qualcuno ci possa vedere, tolgo la mano, mantenendo una certa distanza da Cole, e subito incontro davanti a me Kj e la sua famiglia.

"Stai proprio bene Lili" afferma la signora di fronte a me, anche lei messa in tiro per la serata, così come suo marito.

Mi limito a sorridere e noto che Kj mi squadra dalla testa ai piedi, probabilmente anche lui sorpreso nel vedermi vestita così.

"Ragazzi" ci richiama mio padre.
"Da quella parte si trova David, il finanziatore delle costruzioni pubbliche dell'arcipelago. Venite con me, ve lo voglio presentare"

Mi trattengo dal roteare gli occhi dalla frustrazione. A lui interessa solo il lavoro, ormai è l'unica cosa a cui pensa, spero vivamente di non essere più qui domani, e non avere più niente a che fare con queste stupide aziende.

Io, Kj e Cole ci avviciniamo all'uomo di mezza età con in mano un bicchiere di champagne, mentre parla con una donna, che deduco essere sua moglie.

"David, come stai?" Lo saluta calorosamente mio padre.

"Molto bene Mark, lei è la famosa Lili?" Chiede, porgendomi una mano.

"Sì sono io, piacere" rispondo, fingendo un sorriso.

"Lui invece è Kj, il suo fidanzato. Saranno loro due che prenderanno l'eredità delle aziende" spiega mio padre, presentando anche Kj.

"E lui è Cole, lavora per me, come ti avevo già accennato sta un po' dietro a Lili" continua a dire, mentre anche Cole stringe fortemente la mano al signore.

"Sembrano tutti bravi ragazzi. Saranno sicuramente un bel investimento per le aziende"

Quindi non tutti sono stronzi come mio padre... oppure anche lui lo è e proprio come mio padre finge di essere l'uomo perfetto davanti agli altri.

Ci salutiamo, pronti ad andare a sederci al tavolo per la cena.

Ovviamente io e Kj dobbiamo sederci vicini, come tutti si aspettano che sia, ma almeno ho anche Cole al mio fianco, e anche se non possiamo dare troppo nell'occhio, almeno so di non essere da sola, e mi tranquillizzo anche all'idea di quello che succederà dopo...

Prendiamo posto a tavola, e subito iniziano a servirci le prime portate.

E dopo lunghi minuti di silenzio e di tensione tra noi tre, la voce di mio padre ci richiama da dietro le nostre spalle.

"Cole, puoi venire con me? C'è un mio collega che vorrebbe conoscerti" chiede, indicando con la testa verso il suo tavolo poco più distante dal nostro.

Cole sposta lo sguardo su di me, quasi avesse paura a lasciarmi da sola, ma con cenno della testa gli faccio segno di andare. Non è il momento adatto per fare il ragazzo protettivo...

"Ehm, certo, andiamo" risponde, alzandosi dalla sedia e allontanandosi da noi.

Lo guardo da lontano mentre si presenta cordialmente a tutti. Cosa vorranno chiedergli? Forse gli danno un altro posto di lavoro? E se lui lo accettasse?

Ok basta, non devo farmi paranoie, Cole non accetterebbe mai, ha promesso di venire con me.

I miei pensieri vengono interrotti quando sento la mano di Kj stringermi il polso sotto la tovaglia, guardandomi a pochi centimetri di distanza.

"Senti, non so cosa ti stia passando per la testa questa sera, ma qualunque cosa sia vedi di non fare cazzate" sussurra con tono minaccioso ed arrabbiato.

Come ha fatto a notare che stessi pensando a qualcosa? Probabilmente sto dando troppo a vedere che sono in realtà molto agitata e spaventata, non è facile lasciare tutto e tutti, nonostante sia quello che voglio davvero.

"Entrambi sappiamo quanto sia importante per le nostre famiglie l'accordo che faremo tra le aziende. Quindi domani, quando dovrai firmare i contratti, vedi di non mandare tutto a puttane come fai sempre" continua a dire con tono acido, stringendo sempre di più la stretta sui miei polsi.

Cerco invano di staccarmi da lui, cercando di non far capire agli altri quello che sta succedendo sotto al tavolo.

"Mi stai minacciando?" Chiedo con tono freddo, guardandolo dritto negli occhi.

"Oh, no" dice, alzando l'altra mano verso il mio viso e spostando una ciocca di capelli dietro al mio orecchio.
"Lo so che è quello che vuoi anche tu. Questa vita fatta di soldi, case lussuose e amici. Perché tutto quello che sei è una puttana che morirebbe per due spiccioli in più, anche se non vuoi darlo a vedere"

Stringo i denti dalla rabbia e cerco di trattenermi dal vomitare al solo sentire il suo tocco sulla mia pelle.

Quanto vorrei sputargli in faccia in questo momento, proprio davanti a tutti. Non mi conosce per niente.

Sono pronta a dirgli qualcos'altro, quando sento una presenza dietro di me, e non so se essere sollevata oppure preoccupata.

"Cosa sta succedendo qui?" Chiede la voce alle mie spalle.

*************
Spazio autrice
Chi sarà arrivato alle loro spalle? Avrà notato qualcosa di strano?
Nel prossimo capitolo vedremo Lili e Cole all'azione per il loro piano. Ce la faranno o qualcosa andrà storto?

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SPROUSEHART || salvami ancora Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora