epilogo

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Un anno dopo...

Sono le 6 di mattina, e la sveglia, come ogni giorno, risuona nella stanza silenziosa.

Mi allungo sul comodino per spegnerla per poi rigirarmi sul letto alla ricerca di Cole, ma quando apro gli occhi mi accorgo non essere affianco a me.

Mi siedo sul letto, stiracchiandomi bene le braccia e guardando fuori dalla finestra: è una bellissima giornata di giugno, l'oceano sembra piatto e il sole risplende in cielo scaldando la città di Los Angeles.

Ebbene sì, dopo essere andati via dall'Australia abbiamo deciso di venire qui, sempre in riva all'oceano, il posto che più amiamo al mondo, e non mi sembra ancora vero di avere questa bellissima vista visibile dal nostro appartamento al quindicesimo piano di un grattacielo.

Sul cuscino di Cole noto esserci un post it, e lo prendo in mano leggendo la sua calligrafia.

"Sono andato fuori a prendere una cosa, intanto vai al bar senza di me, ci vediamo là.
Ti amo♡"

Sorrido alla vista di quelle parole. Non ho idea di cosa sia andato a fare fuori così presto, ma quelle due piccole parole alla fine mi fanno capire che vada tutto bene.

Mi alzo dal letto ed inizio a prepararmi per andare a lavoro.
È strano per me dirlo, per tutta la mia vita ho avuto sempre tutto pronto, ma devo ammettere che mi piace.

Io e Cole abbiamo ristrutturato un vecchio bar proprio in riva all'oceano, e negli ultimi mesi sta andando molto bene. Facciamo un sacco di piatti freschi, dolci e bevande, e abbiamo un sacco di clienti giovani.

Mi metto la divisa, che consiste semplicemente in una gonna bianca e una maglia azzurrina, ed esco di casa, prendendo la mia bici ed andando verso il nostro bar.

Entro all'interno, accendendo tutte le luci ed inziando a sistemare i tavoli e la cassa al bancone.

"Buongiorno Lili"

Una voce dietro di me attira la mia attenzione, e non appena mi giro vedo la faccia di Dylan sorridente, seguito dalla sua fidanzata Barbara.

"Ciao ragazzi" li saluto, e anche loro vanno nel retro a cambiarsi.

Quando Cole ha detto a Dylan che ci trovavamo in America, non ha esitato un attimo a raggiungerci, insieme alla sua fidanzata.

È stato bello avere fin da subito delle persone conosciute, sono entrambi molto simpatici e carini, e abbiamo stretto un sacco amicizia nell'ultimo anno.

Ci hanno aiutato anche loro a ristrutturare il bar, e lavoriamo tutti insieme: io e Barbara come cameriere, Dylan ai fornelli e Cole come manager. Sembra tutto un sogno.

Vado sulla veranda che si affaccia proprio sulla spiaggia e apparecchio tutti i tavolini che si trovano fuori, quando anche Barbara esce per aiutarmi.

"Cole non c'è?" Chiede, legandosi i capelli in una coda alta.

"È andato a prendere una cosa in città credo, ma arriverà presto" le rispondo, continuando a lavorare.

Iniziamo a parlare di quello che potremmo fare stasera dopo aver chiuso il bar, quando a un certo punto la campanella della porta principale suona.

Deduco sia un cliente che non abbia letto la scritta chiuso all'entrata, ma non appena mi affaccio vedo Cole, con in mano un mazzo di rose rosse e margherite.

Schiudo la bocca sorpresa, e mi avvicino a lui, prendendo in mano l'enorme bouquet.

"Sono bellissime Cole" affermo, allungandomi poi sulle sue labbra per dargli un veloce bacio a stampo.
"Ma perché tutto questo?" Chiedo confusa e ancora felicemente sorpresa.

"Un anno fa siamo partiti per vivere la nostra nuova vita, è una data importante, no?" Chiede sorridendomi dolcemente.

"Sì, lo è" rispondo, abbracciandolo forte.

Mi accarezza la schiena lasciandomi poi un bacio sulla tempia, e mi accompagna dietro il bancone dove riempio un vaso con dell'acqua e lo posiziono in bella vista.

"Hai sentito tua mamma?" Mi chiede.

"Sì, le ho scritto ieri sera, mi ha detto che sta preparando le valige"

È passato ormai un anno da quando ci siamo viste di persona, per tutto questo tempo l'ho solo contattata con il telefono di Barbara, così da assicurarmi che stesse bene.

Putroppo le cose non vanno al meglio, mio padre ha iniziato a sospettare che lei sapesse qualcosa riguardo me e Cole. Ovviamente non gli è andato molto a genio che i suoi affari siano saltati, ma poco mi interessa sinceramente.

Mia mamma mi ha detto che lui sta iniziando a perdere la testa, cercando di capire dove potremmo essere, e tiene il telefono di mia mamma sempre sotto controllo, è per questo che anche lei ne usa un altro.

Ed è per questo che le ho consigliato di venire qua da noi, scappare proprio come avevamo fatto.

Ha utilizzato la scusa che dovesse volare in Australia per motivi di lavoro, e quello che mio padre penserà come un viaggio di un giorno, sarà in realtà l'ultima volta che la vedrà.

"Spero vada tutto bene..." sussurro, inziando a pensare che se mai mio padre capisse qualcosa mia madre sarebbe proprio fregata, e anche noi.

"Vedrai che sarà così. Non pensarci adesso"

Annusico, cercando di pensare positivo. Per ora è andato tutto liscio  e già stasera dovrebbe salire sull'aereo.

"Ho un'altra sorpresa per te..." mi sorride emozionato, porgendomi una mano e invitandomi a seguirlo fuori dal bar, verso il parcheggio.

Camminiamo mano nella mano, e inizio a provare a pensare a cosa potrebbe avermi ancora regalato. Già i fiori erano stupendi.

Arriviamo alla sua macchina e con le chiavi apre il bagagliaio e subito i miei occhi si emozionano alla vista di quello che ho davanti.

Un piccolissimo cucciolo di golden retriever abbaia fievolmente, scendendo dal bagaglio e venendo verso la mia direzione.

"Cole, ma sei pazzo?!" Gli chiedo incredula, inginocchiandomi a terra e prendendo in braccio questa minuscola palla di pelo d'oro.

Inizia subito a leccarmi la faccia e anche Cole si inginocchia di fianco a me, accarezzandogli la testa.

"Mi hai detto che avresti sempre voluto avere un cagnolino, e questo mi sembrava il momento adatto per farti una sorpresa. È un maschio... come nome avevo pensato tipo...Gold?"

"Sì è perfetto!" Affermo contenta, continuando a coccolare il cagnolino.
"Cole davvero è la sorpresa più bella che potessi farmi!"

"Forse siamo ancora troppo giovani per avere una famiglia, ma mi sento pronto a mettere il primo pezzo del puzzle con lui, e iniziare a costruirla piano piano insieme" afferma, e le sue parole dolci mi scaldano il cuore.

Entrambi ci alziamo in piedi, guardandoci dritti negli occhi e non riuscendo a toglierci gli enormi sorrisi che abbiamo sulla faccia.

"Non vedo l'ora di avere una famiglia insieme a te Cole" gli rispondo e inevitabilmente una lacrima mi riga il viso.

Cole si avvicina, asciugando con il pollice la mia guancia ed accarezzandomela dolcemente.

"Ti amo Lili"

"Ti amo anch'io Cole"

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Spazio autrice
Siamo arrivati al termine di questa storia e per Cole e Lili sembra esserci un lieto fine. Cosa ne pensate della loro nuova vita? Ve la aspettavate così?
Mi è piaciuto davvero un sacco scrivere questa storia, come spero sia piaciuta anche a voi leggerla, fatemelo sapere nei commenti, per me sarebbe molto importante❤

COMMENTATE E VOTATE

ATTENZIONE: non togliete la storia dalla vostra biblioteca perché tra qualche giorno pubblicherò un capitolo dove spiegherò i miei progetti futuri.

SPROUSEHART || salvami ancora Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora