20

1.3K 113 27
                                    

S/a: ricordatevi di VOTARE se il capitolo vi piace

COLE

Dopo aver accompagnato Lili in camera sua, torno lentamente al piano di sotto, sapendo che mi aspetterà una lunga conversazione con Mark...

Anche se in realtà in questo momento vorrei soltanto tornare indietro da lei, stringerla forte tra le mie braccia e non lasciarla più. Non posso permettere che quei bastardi le facciano del male, non possono ferirla.

Mi si è spezzato il cuore a lasciarla lì così, ho fatto fatica a respingere il suo contatto questa volta, ma so che forse sto inziando davvero a provare qualcosa, e questo mi spaventa.

Non mi è mai piaciuta davvero nessuna ragazza.
Ogni tanto sono andato in giro con altre ovviamente, ma mai nulla di serio, solo sesso, anche perché in questo arcipelago o sei ricco o nessuno vuole davvero avere una relazione con te, che sia d'amore o di amicizia.

Arrivo in soggiorno dove Mark mi aspetta ormai in piedi, camminando a fatica verso il suo ufficio seguito da me.

Chiude la porta alle sue spalle, e come ogni volta mi siedo sulla poltrona davanti alla sua gigantesca scrivania, mentre lui si sistema sulla sua sedia.

"Allora..." inzia a dire, facendo un profondo sospiro di stanchezza.
"Immagino tu sappia perché tu sia qui"

"Sì signore" rispondo, sapendo voglia parlare dell'accaduto e in particolare di Lili questa volta.

"So che probabilmente avrai molte domande riguardo ciò che è successo, quindi cercherò di spiegarti in breve"

Annusico, restando immobile sulla poltrona pronto ad ascoltare le cause dell'irruzione di quei due uomini.

"Probabilmente loro sanno di alcuni accordi che ammetto di aver tenuto nascosto pure a te. Ma faceva parte del contratto non parlarne a nessuno e putroppo non lo posso fare neanche adesso.
Comunque quei due uomini sanno che mi arriveranno molti soldi, che però se la gente scoprisse come io gli abbia presi mi andrebbe contro, e perderei tutto, anche la dignità"

Resto ad ascoltare attentamente tutte le parole. Deve aver fatto qualcosa di davvero grande se non può raccontare nemmeno a me di cosa si tratta, di solito mi diceva tutto, forse anche più che a Kj, perché ero io quello a dover fare delle commissioni oppure da tramite in alcuni accordi, così che lui non passasse nei casini.

Lo so che è rischioso, ma mi dà un sacco di soldi, e oltre al mio affitto devo pagare anche quello di mio padre, che per quanto io possa odiare, non posso lasciare in mezzo ad una strada, la mamma non lo avrebbe voluto.

"Ma perché vogliono così tanto Lili?" Chiedo, e solo nominarla mi provoca una reazione strana, che spero Mark non abbia notato.

"Vogliono ricattarmi. Se hanno Lili, sanno che probabilmente io farei quello che loro vogliono, tra cui ovviamente dare loro soldi ed abbandonare il progetto"

Che bastardi. Veramente vogliono mettere in mezzo Lili in una situazione di cui lei non è lontanamente neanche a conoscenza?

"Signore io prometto che mi prenderò cura di Lili, non lascerò che le succeda niente"

"Lo so, so che lo farai" afferma con tono fidato, annuendo con la testa. Ma poco dopo apre di nuovo bocca.
"Ma... dati i precedenti, forse è il caso di fare una modifica"

Il mio cuore si ferma e cerco veramente di non dare a vedere come io stia trattenendo il respiro.
Vuole togliermi dall'incarico e prendere qualcun altro? Oppure vuole affiancarmi un esperto?
Non ne ho idea, ma tutte e due queste opzioni mi rendono nervoso. Ci ho messo tanto per acquistare la sua fiducia e so che se mai dovessi lasciarla così di punto in bianco non me lo perdonerebbe mai.

Aspetto con ansia le sue parole, sperando vivamente sia qualcosa di migliore a cui io non abbia pensato.

Si abbassa dietro la scrivania, aprendo con la chiave il cassetto più basso, e prendendo da esso un oggetto.

"Forse è meglio che inizi ad avere questa con te" dice, allungandomi sopra la superficie del tavolo una pistola, una pistola vera.

La guardo per qualche secondo, per poi rialzare gli occhi verso Mark che capisco essere serio.

"Sai usarla?" Mi chiede, sapendo probabilmente da dove vengo e quindi non escludendo questa opzione.

Ripenso all'ultima volta che ho visto una pistola così vicino.

Io e Dylan, dopo che è morta la mamma, e dopo che mio padre è diventato violento con entrambi, avevamo deciso di comprare una pistola, nel caso uno dei due si trovasse in pericolo, e l'altro non riuscisse ad aiutarlo.

Mi ricordo di alcuni pomeriggi passati nei boschi a fare pratica, insieme, solo io e lui, e nonostante stessimo facendo una cosa brutta e sbagliata, almeno sapevo di poter passare del tempo insieme in pace.

La pistola è ancora nel mio appartamento, ma è ormai due anni che non la tocco più, dato che non ho più avuto a che fare con mio padre da quando mi sono trasferito.

"Sì signore" rispondo sicuro, prendendo in mano l'oggetto ed esaminandolo bene.

È leggermente diversa dalla mia, probabilmente perché sarà anche più costosa, ma penso di sapere bene come si usa.

"Meglio... non dire niente a Lili, non penso lei sarebbe d'accordo con questo, ma è per la sua sicurezza"

Annuisco, sapendo che probabilmente se lei lo scoprisse darebbe di matto. So che lei è contro le armi e la violenza, probabilmente perché la vive sulla propria pelle.

Mi alzo, avendo capito che il nostro discorso sia finito qua, ma poco prima che io afferri la maniglia della porta, lui mi blocca di nuovo.

"Cole. Meglio anche che lei non sappia cosa ci siamo detti, per il suo bene"

Annusico di nuovo e poi esco dalla stanza, mettendo la pistola in tasca, sentendo il materiale freddo della pistola sfiorarmi la pelle.

Spero di non incontrare Lili mentre vado in camera mia, non saprei nemmeno cosa dirle, e poi sicuramente lei mi farebbe un sacco di domande riguardo a cosa mi sono detto con suo padre, e ho giurato che non avrei detto niente.

Proprio mentre sto per aprire la porta e tirare un sospiro di sollievo, sento quella accanto alla mia aprirsi, e Lili sbucare da essa.

"Come mai ancora sveglia?" Chiedo, non sapendo davvero cosa altro dirle.

"Non riesco a dormire" sussurra, appoggiando la schiena sulla parete del corridoio, così che adesso siamo più vicini.
"Cosa è successo lì dentro?" Chiede, e come avevo previsto si riferisce a cosa abbiamo detto io e suo padre nell'ufficio.

"Niente, abbiamo un po' parlato" rispondo vago, cercando di entrare in camera, ma lei si avvicina ancora di più a me, toccandomi il braccio, ma prontamente mi allontano, ricordandomi di avere la pistola in tasca, che cerco di nascondere meglio abbassandomi la maglia.

Al mio gesto, Lili rimane confusa e delusa, forse principalmente perché l'ho respinta malamente, ma ho tutti i nervi tesi: averla qui di fronte a me e sapendo che non potrei toccarla né dirle cosa sta succedendo mi mette in agitazione...

"Ho sonno, vado a dormire" rispondo, deglutendo a fatica.

Lei, dopo qualche secondo di esitazione, annuisce debolmente, e senza nemmeno salutarmi si gira e torna in camera, lasciandomi nel silenzio buio della notte.

Oh Lili Reinhart, se solo potessi dirti quello che mi fai provare...

***********
Spazio autrice
Aaaaaaa!!! Anche Cole sembra stia capendo i suoi sentimenti!
Starà facendo bene Cole ha tenere tutte queste cose nascoste a Lili, oppure sta solo peggiorando la situazione secondo voi?
State pronti perché i prossimi capitoli saranno intensi...😉

COMMENTATE E VOTATE ❤

SPROUSEHART || salvami ancora Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora