Frida lo sapeva, aveva avuto per tutto il tempo quel presentimento, sapeva che Thanos sarebbe stato un problema anche nel loro nuovo presente. Ma come sarebbe mai stato possibile?
Da quando erano tutti ritornati dalla loro missione Frida aveva notato delle piccole stranezze in Nebula. Era stata a contatto con lei per ore intere durante il suo addestramento, non pretendeva di conoscerla da una vita ma era evidente che qualcosa non andava. L'aliena non la guardava nemmeno più allo stesso modo, con ingenua curiosità come se fosse una bambina incantata nei suoi tatuaggi alle braccia e alla schiena.
Doveva esserci per forza qualcosa di insolito, ma Frida non ebbe il coraggio di esprimere agli altri una sua stupida impressione, il sacrificio di Natasha era una cosa ben più seria e sconvolgente.
Però si era espressa con Axel riguardo al cattivo presentimento su Thanos, come scritto prima nella lettere per Loki andata distrutta. Si era concentrata su quella sorta di testamento poetico nel frangente di tempo in cui tutti non sapevano cosa dire, spiazzati e addolorati perché la vedova nera era morta. Frida si era rifugiata nella scrittura, per contrastare il suo lutto ed esprimere in silenzio i suoi sentimenti.
E ad Axel aveva proprio voluto parlare del fatto che si sarebbe battuta se ne avesse avuto l'occasione. Lui l'aveva presa per pazza, sia per il pensiero infondato sia per la pericolosità della sua supposizione. Ma alla fine l'aveva guardata negli occhi e le aveva sorriso;
«In fondo non riuscirei a fermarti, tanto meno a lasciarti da sola nelle grinfie del pericolo. Ti seguirò sempre, qualunque cosa accada.»E così era stato, Axel era letteralmente terrorizzato. Frida pronta a perdere persino la vita.
Come aveva fatto Frida ad avere la certezza che Thanos li avrebbe attaccati anche lì, dove fino a quel momento tutto sembrava essere filato liscio e privo di pericoli? Forse aveva avuto una premonizione, forse qualcosa -o qualcuno- stava cercando di dirle qualcosa.
Axel ne fu allibito, andò nel panico quando il complesso degli Avengers fu attaccato e raso al suolo dalla navicella del titano.
Bruce aveva indossato il guanto rosso creato da Tony con tutte le gemme recuperate, riuscendo con dolorosa fatica a schioccare le dita e riportare tutto alla normalità. Nemmeno il tempo di abbandonarsi all'estrema felicità della vittoria che una pioggia di esplosioni li aveva separati e indeboliti.
Dalla finestra Scott aveva scorto le farfalle svolazzare sulle piante verdi e Frida percepì nell'aria stessa il sapore della vita riportata indietro. Con un enorme sorriso commosso si era fiondata tra le braccia tremanti di Axel, l'ansia di assistere allo schiocco lo aveva messo k.o. per qualche momento. Non solo Frida pensava alla sua famiglia che presto avrebbe riabbracciato dopo anni di tenebre, ma immaginava già gli esagerati festeggiamenti del gruppo che annunciava la missione compiuta, bevendo e ballando per tutta la notte prima di riportare le gemme nel passato. Thor si sarebbe ubriacato così tanto da pensare che Tony fosse morto, di certo accasciato sul divano assieme a Pepper in preda ad una terribile sbornia.
Ma quei suoi pensieri non ebbero nemmeno il tempo di correre più lontano nella sua colorata fantasia. Frida ed Axel si ritrovarono sotto le macerie, quasi schiacciati dai calcinacci e con l'acqua fino al collo che aumentava di livello pericolosamente.
Poco distante da lei ed il ragazzo c'erano Rocket, Rhodey e Buce. Nella paura generale tutti quanti si sentivano in trappola come topi.
L'acqua potente e fredda stava riempiendo troppo velocemente la trappola in cui erano segregati, costringendoli ad agitare gambe e braccia per raggiungere l'altezza in cui poter respirare.
Axel aveva dato i primi segni di cedimento, e non che Frida avesse la situazione sotto controllo, ma lasciarsi avvolgere dal terrore non avrebbe fatto altro che peggiorare le cose. Nuotò più vicina ad Axel afferrandogli una spalla, per poco non ingoiarono entrambi troppa acqua. La sputarono e tossirono, boccheggiando faticosamente.
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Frida - La runa di Loki ✔️
FanfictionFrida Anderson è abituata a storie per nulla semplici, ma quella in cui Loki ne diventa il protagonista è in assoluto la più avvincente. -Questa storia altro non è che una revisione di "The girl who play with cold", se la prima versione del racconto...