Niente é per sempre...tranne Stanotte. | Tancredi Galli |

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Oggi si ritorna a scuola.
Il weekend è passato e non nei migliori dei modi.
Tancredi ieri mi ha risposto dicendo "ok" e da lì, l'ho mandato a fanculo. Ma vi pare una cosa normale? No, non lo è.

Sono appena arrivata fuori scuola. Ci sono tutti i soliti gruppetti e anche i ragazzi.
Vado verso di loro per salutarli.
C'è anche Tancredi, non lo degno nemmeno di uno sguardo e lo stesso fa lui con me. Che urto.
È proprio uno strafottente del cazzo.
Vabbé, parlo un po' con loro e poi suona la campanella.
Mentre sto per entrare, sento qualcuno tirarmi per lo zaino, è Diego!

D:Che hai?
Io:Tancredi mi ha risposto con un semplice "ok" senza fare una telefonata, dopo che sono stata ore a cercarlo.
D:Che?!
Io:Io davvero voglio aiutarlo, ma come cazzo si fa!
D:È un cazzo di bambino, lascialo perdere, per ora.

Gli sorrido e gli stampo un bacio sulla guancia. Menomale che Diego mi ascolta sempre! Le ragazze anche. Le sto conoscendo bene e sono tutte molto premurose nei miei confronti. Sono dolcissime!
Vabbé ora prendo posto, che sta iniziando la lezione...

Finita la scuola, tutti uscivano frettolosamente, e come darli torto, ma, appena esco vedo tutti in cerchio. Da lontano riesco a vedere Diego - beh ci credo - e vado verso di lui. Appena mi avvicino vedo che stanno separando Tancredi da un ragazzo. Non ci credo.
Basta cazzo! Non ce la faccio più, lui è queste suo essere così aggressivo, non riesce mai a moderare e calmare i suoi modi. Reagisce senza pensare. Ho detto di volerlo cambiare? Bene! Ora lo faremo, ma a modo mio.
Entro in questo cerchio e mi metto a urlare di fermarsi, beh si, non mi avrebbero cagato altrimenti.
Tutto si fermano a guardarmi, Tancredi mi guarda sorpreso, lo tiro per un braccio e ci allontaniamo un po', tiro un sospiro profondo e fisso Tancredi negli occhi.

Io:Si può sapere cosa cazzo fai?! E adesso spiegami, non scappare, è inutile!
Sbuffo
T:Mi provocano cazzo! Mi ha dato una spallata!
Che? Per una spallata? Oddio
Ma poi che cazzo si urla lui
Io:Serio Tancredi?
T:Io... senti, è più forte di me! Stavo scazzato già per fatti miei, e vengono sti coglioni.
Io:Stavi scazzato per fatti tuoi? Ma ti senti! Io sono arrabbiata con te! Sabato per la stessa cazzata di oggi ti ho cercato fino a tardi, tu ne eri consapevole e non ti sei nemmeno scomposto a mandarmi un messaggio. Ma che comportamenti sono?
T:Io, *sbuffa e abbassa la testa* senti sapevo che avremmo fatto discussione e quindi me ne sono andato. Mi dispiace per ieri sera, sono fatto così!
Io:"Sono fatto così" non è una giustificazione.
T:Uff, mi sono stancato. Per favore, finiamola qui, non voglio litigare e ho bisogno di te per cambiare.
Io:Io ce la sto mettendo tutta, ma tu continui a fare di testa tua...madonna. Adesso facciamo come dico io.
T:Mi devo preoccupare?
Ridacchia. Assafà.
Io:Mh.. Probbabile.

Siamo arrivati fuori casa mia.
T:Okay, io vado. Ci sen-
Io:No no no, caro, tu ora sali, mangiamo qualcosa e poi mi aiuti con matematica.
T:Ma ci sono i tuoi..
Io:No, non ci sono, stanno a lavoro. Dai muoviamoci!
Perde le speranze e saliamo a  casa. Appoggiamo gli zaini a terra e Tancredi prende parola.

T:Bella casa sai!
Io:Grazie! Cosa vuoi per pranzo?
T:Fai quello che vuoi
Io:Carbonara?
T:Oddio si! Ti do una mano

Prepariamo la carbonara, tra scherzi e risate, Tancredi apparecchia la tavola e incominciamo a mangiare.

Passa qualche oretta.
Abbiamo fatto i compiti, mi ha davvero aiutato con matematica e devo dire che ho capito.