26. Spartizioni

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Non ero mai stata tanto felice di vedere qualcuno in vita mia

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Non ero mai stata tanto felice di vedere qualcuno in vita mia.

Be', ripensandoci bene forse ero stata appena più felice quando avevo visto Percy tornare da Ogigia, ma insomma, eravamo lì.

Un gruppo di trenta ragazze attraversò la Quinta Strada. Indossavano delle camicie bianche, dei pantaloni mimetici d'argento e gli anfibi. Avevano tutte la spada al fianco, la faretra in spalla e l'arco in mano. Un branco di lupi bianchi gironzolava ai loro piedi, e molte delle ragazze avevano dei falchi da caccia al braccio. Il mio sguardo, però, era ancorato sulla ragazza che guidava il gruppo: aveva i capelli neri dritti in testa e un giubbotto di pelle nera. Indossava un diadema d'argento da principessa, che non si intonava molto con il resto dell'abbigliamento (orecchini a forma di teschio che avrebbero fatto invidia a Nico e una maglietta con su scritto A MORTE BARBIE, e la famosa bambola con una freccia infilzata in testa).

«LIA!»

Non persi un attimo: le corsi immediatamente incontro e mi gettai tra le sue braccia. Per un attimo mi sembrò di nuovo di avere cinque anni, e una sensazione di sicurezza mi investì in pieno. Talia mi strinse, ridacchiando. «Ciao, sorellina» mi disse. Poi sciolse l'abbraccio e sorrise a Percy. «Cacciatrici di Artemide a rapporto»

«Talia!» esclamò Annabeth abbracciandola «Sono così felice di vederti!»

«Oh, ci credo» fece lei «siete nei pasticci, eh? Artemide mi ha inviato un messaggio»

«Vi ha mandate lei?» domandai.

Talia annuì. «Ti stavo cercando, per la verità. Stavo per andare al Campo quando mi ha detto che eri qui perché l'Olimpo era in pericolo, e che ti serviva una mano»

«Perché mi cercavi?»

«Ora non è importante, Lexy. Te lo dico dopo»

«Dove sei stata nell'ultimo anno?» le chiese Percy «Hai raddoppiato il numero delle Cacciatrici!»

Talia rise. «È una storia molto, molto lunga. Scommetto che le mie avventure sono state più pericolose delle tue, Jackson»

«Balle» replicò Percy ironico.

«Vedremo» rispose lei «quando tutto questo sarà finito, io, te, Lexy e Annabeth dobbiamo assolutamente vederci in quell'albergo sulla Cinquantasettesima Ovest. Cheeseburger e patatine»

«Le Parker Meridien!» esclamò lui «Contaci. E, Talia... grazie»

Lei si strinse nelle spalle. «Aspetta a ringraziarmi» borbottò lei, lanciandomi un'occhiata. Mi sa che avrei dovuto dire a Talia che era più o meno tutto a posto... «Comunque, quei mostri non capiranno nemmeno cosa li ha investiti. Cacciatrici, in marcia!» aggiunse. Colpì il suo braccialetto d'argento con la mano, e lo scudo, l'egida, roteò assumendo la sua forma completa. La testa dorata di Medusa scolpita al centro era così raccapricciante che i ragazzi fecero tutti un passo indietro. Le Cacciatrici si allontanarono, seguite da lupi e falchi.

[5] 𝙐𝙣𝙗𝙤𝙪𝙣𝙙 » Percy JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora