Un mese prima.
Quella mattina, Jeffrey si svegliò tardi. Ai più sarebbe potuto apparire come una cosa di poco conto, ma il giovane aggrottò subito la fronte appena i suoi occhi furono in grado di mettere a fuoco le cifre segnate dall'orologio del cellulare.
"Le unidici" si ripeté mentalmente più volte, così stupito da non rendersi conto di essere da solo nel proprio letto. Aveva una vaga consapevolezza di avere compagnia, data da quella che era ormai diventata per lui una specie di abitudine: dopotutto, erano ormai quasi tre settimane che si risvegliava al fianco del suo nuovo amante e, per tale motivo, stava dando per scontato che anche quella mattina sarebbe stato lo stesso.
Tuttavia, appena posò il cellulare sul comodino, si girò su un fianco e sussultò, trovando il letto vuoto.
"Che diavolo!" pensò con stizza, alzandosi a sedere e allungando una mano ad accarezzare il lenzuolo. Era da parecchio che non riusciva più a trascorrere una notte che fosse piena di sonno e riposo: prima dell'incontro con Theo, il suo nuovo amante, Jeffrey per diverso tempo aveva sofferto d'insonnia. Una volta che il giovane aveva iniziato a fare parte della sua vita, le cose non erano migliorate granché, dato che passavano la maggior parte delle ore insieme a rotolarsi tra le lenzuola.
Quella era stata proprio la prima volta, dopo mesi, che era riuscito a dormire davvero, senza incubi, senza insonnia, senza sesso. E gli era bastato farlo avendo al suo fianco Theo.
Sospirò e scosse la testa, si alzò dal letto per recarsi in bagno e rinfrescarsi un po'; ne uscì poco dopo, con la pelle ancora umida dalla recente doccia che si era concesso, con un asciugamano legato in vita, mentre con l'altro si frizionava i capelli color miele. Ebbe modo di vedere di sfuggita il proprio riflesso nel lungo specchio che si trovava vicino la cabina armadio, proprio mentre si avvicinava a quella per recuperare dei vestiti.
Cercò di aggiustare le ciocche sulla fronte, tentando di rendere meno lampante la precoce stempiatura che lo stava già affliggendo da qualche tempo, nonostante avrebbe compiuto ventinove anni soltanto qualche mese dopo. Non era una cosa che lo impensieriva davvero, così come la piccola gobba del naso non era mai riuscita a minare in alcun modo la sua autostima. Nell'insieme, il suo volto appariva poco armonioso, di quello era consapevole, ma compensava di gran lunga con i suoi occhi, di un intenso colore verde, e il fisico atletico, dalle spalle larghe e i fianchi stretti.
Sapeva di possedere, inoltre, un fascino naturale: un'arma molto importante, fondamentale, per un uomo come lui, che era un personaggio di spicco a Los Angeles, la sua città natia, dove era molto conosciuto e apprezzato sia come proprietario di una prestigiosa agenzia di modelli, sia come fondatore del Seraphim, un locale raffinato, dove era garantito l'accesso soltanto a uomini attratti da persone del proprio sesso.
Mentre era intento a scegliere cosa avrebbe indossato quel giorno, percepì distintamente una lieve melodia provenire dal salone.
"Allora è in casa" dedusse, dando per scontato che la persona che stava suonando al suo pianoforte fosse proprio Theo. Non si era preoccupato per essersi svegliato senza di lui, perché il suo amante, nell'ultima settimana in cui si erano frequentati, gli aveva lasciato intendere di volere tornare a essere uno spirito libero, cosa che era stato sino a quando non aveva incontrato lui.
All'uomo non dispiaceva che Theo stesse cercando di prendere le distanze da lui: Jeffrey veniva fuori da una situazione sentimentale complicata, dove, per anni, era stato innamorato dello stesso uomo, senza mai essere ricambiato da lui. Da pochissimo tempo era riuscito a lasciarsi alle spalle quell'amore e Theo si stava rivelando un ottimo diversivo.
Tuttavia, non era molto sicuro di volersi ingabbiare in una relazione stabile. Nonostante ciò Theo era lì, con lui, in casa sua, e l'uomo aveva appena passato in sua compagnia una notte tranquilla, semplice e piacevole, un qualcosa che pensava non sarebbe mai potuto capitare a uno come lui e non solo perché era stato per tanto tormentato da un amore non corrisposto, ma anche per via della vita frenetica che lo coinvolgeva al di fuori delle faccende di cuore.
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CHOOSE ME
Romance⚠️ SEQUEL DI COMING OUT Jeffrey Major è un uomo tutto d'un pezzo che non ama particolarmente deviare dai propri binari. Tutto quello che ha se l'è costruito da solo con caparbietà e perseveranza, tanto da potersi permettere di soddisfare i suoi pic...