CHOOSE ME

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-Immagino che Keith ti farà un sacco di domande e forse pure qualche altro amico tuo... non so. Ti scoccia l'idea di dovergli rispondere?- domandò Theo, intrecciando una gamba con quelle di Jeffrey. L'uomo gli passò un braccio intorno alle spalle e lo attirò a sé, invitandolo a poggiarsi contro il suo petto, e allungò l'altra mano a recuperare un plaid, per coprire entrambi.

Dopo aver fatto l'amore avevano finito per cercare di aggiustarsi gli abiti addosso, ma poi avevano ceduto all'esigenza di sentire la pelle dell'altro contro la propria, come se il loro amplesso non si fosse rivelato abbastanza per soddisfare quel desiderio. Perciò si erano spogliati completamente e avevano iniziato a coccolarsi, senza riuscire a smettere di toccarsi, stringersi, baciarsi. Tuttavia la passione stava lentamente scemando, lasciando il posto a una tenerezza tutta nuova, e iniziavano a sentire un po' di freddo.

-Beh. Non deve importare a nessuno ciò che decidiamo noi di fare- rispose Jeffrey, accarezzandogli i capelli.
-Uhm. Stiamo decidendo noi? Oppure stai solo assecondando la mia decisione?-
Theo si sollevò su un gomito, fissando il proprio amante dall'alto. Jeffrey allungò il collo e strofinò la punta del naso contro il suo petto, per poi tornare a stendersi; si girò appena di lato, per baciargli un braccio.

-Ho scelto, te, Teddy, così come sei, te l'ho già detto-
-Okay, ma ti sta davvero bene così?-

Jeffrey trasse un profondo respiro, mise un braccio dietro la testa, iniziando a fissare il soffitto del furgoncino, accarezzando distrattamente le spalle del suo amante, che tornò a poggiare una guancia contro il suo petto, accoccolandosi al suo fianco.

-In realtà, non ho ancora capito cosa sia questo... "così"- sussurrò l'uomo e percepì chiaramente l'altro irrigidirsi. Le sue carezze si fecero più morbide e piene, nel tentativo di aiutarlo a rilassarsi, di modo che riuscissero a portare a termine quella conversazione, senza che Theo fuggisse via ancora una volta lasciandolo in un limbo di incertezze.

-Penso... Ho parlato con Lily, mi ha fatto intendere qualcosa, senza entrare nello specifico di nulla, però lei sosteneva che tu pensassi di non essere alla mia altezza, una cosa del genere. Lo trovo abbastanza stupido e lontano da quello che ti passa davvero per la testa. Non ne sono sicuro, ma in queste settimane mi hai dimostrato di essere una persona sicura di te, quindi credo che si stia sbagliando-
-Uhm- fece Theo, umettandosi le labbra prima di rispondergli. -Lily è una persona insicura e proietta sugli altri i propri pensieri, le proprie insicurezze. Devo ammettere che l'incontro con tua madre è stato terrificante, davvero mi ha fatto sentire insignificante. Però ho avuto modo di riflettere a lungo sulla cosa e sono arrivato alla conclusione che non è stato quello a convincermi ad allontanarmi da te-

Jeffrey rimase in silenzio per un po', lasciando che quelle parole si depositassero nel proprio cuore. Ne prese coscienza in modo profondo, rendendosi conto che aveva sempre intuito cosa teneva Theo lontano da lui, anche se aveva fatto di tutto per non guardare in faccia la realtà. In un primo momento, all'inizio di quella loro frequentazione, non gli era neanche importato granché della cosa, poiché si era convinto che la loro relazione fosse passeggera, puramente carnale. Una buona scusa per riprendere in mano la propria vita, ricominciare a vivere dopo essere stato a lungo "fedele", con il cuore chiuso a qualsiasi altro amore, attaccato al sentimento non ricambiato che da ragazzino aveva nutrito nei confronti di Keith.

Theo lo aveva travolto con una passione accecante, portandolo a nuova consapevolezza di sé. Era rimasto così a lungo anestetizzato, in attesa di Keith, e poi tutto era esploso di colpo e Jeffrey aveva percepito dentro di sé una fame incontrollabile di vita, di tutte quelle cose di cui si era privato nel corso degli anni precedenti. Non aveva avuto importanza che lo stimolo fosse partito da Theo, perché, appunto, lo vedeva come un inizio per un nuovo se stesso e non come un qualcosa destinato a essere per sempre, in due.