CHOOSE ME

26

Trovarsi faccia a faccia con quello che Evan sapeva essere stato il primo amore di Keith, lo mandava fuori di testa.

Gli erano bastati pochi secondi, una stretta di mano, uno scambio di sguardi, per mandare all'aria i tutti i suoi buoni propositi.

Era difficile continuare a mostrarsi calmo quando era a conoscenza dei trascorsi tra i due. Seppur bambini, entrambi avevano sviluppato un certo interesse l'uno verso l'altro, da ragazzini. Era pur vero che quella loro simpatia non aveva avuto nulla a che vedere con un amore maturo tra persone adulte, ma tanto bastava per rendere Theo antipatico agli occhi di Evan. Così come il sapere che il suo fratellastro era stato per tanto tempo innamorato di Keith, prima di lasciarlo andare via dal suo cuore, aveva finito per incrinare ancora di più il suo rapporto con Jeffrey.

Evan odiava l'idea che ci fossero così tante persone intorno al suo compagno che avevano nutrito dei sentimenti romantici per lui, in passato, e viveva con il costante timore che qualcuno potesse tornare e rispolverare vecchie passioni e, infine, portarglielo via.

Persino Claud Blake, di recente, era tornato alla carica e quella sera Evan aveva sorpreso Keith in casa con Theo, dopo che il compagno gli aveva detto una bugia.

Il fatto che non fosse ancora saltato alla giugulare di nessuno credeva fosse frutto di un mezzo miracolo.

Keith appariva visibilmente teso e in imbarazzo, sull'orlo di una crisi isterica, ed Evan trasse un profondo respiro, spinse con forza le mani nel tascone della felpa che indossava, conficcandosi le unghie nei palmi.

-Vedo che sei al Seraphim- sibilò con ironia, ignorando Rocky che gli saltellava intorno in cerca di attenzioni. Il cucciolo, tuttavia, sembrò comprendere presto che non avrebbe ottenuto ciò che desiderava, e desistette dai propri intenti, andandosi a rannicchiare sul divano che si trovava in cucina, sbuffando sonoramente.

-Stavo per andarci- disse Keith.
-Sentite, ragazzi...- iniziò col dire Theo, ma Evan lo interruppe subito, puntandogli un dito contro.
-Non sto parlando con te- disse e l'altro si morse un labbro, preferendo rimanere in silenzio. -Hai intenzione di dirmi perché mi hai mentito?- continuò l'uomo, tornando a rivolgersi all'amante.

Keith rivolse un breve sguardo in direzione di Theo e tanto bastò per fare innervosire ancora di più il suo compagno.
-Benissimo- disse Evan, pronto a uscire da lì senza attendere che l'altro gli fornisse una spiegazione.
-No, aspetta!- urlò Keith, ma l'altro iniziò a correre, trovandosi presto fuori casa, sul patio e sentendosi inseguire dal giovane affrettò il passo, per raggiungere la propria auto. -Sul serio, Evan! Lasciami spiegare!-

-Non mi sarei mai aspettato che arrivassi persino a mentirmi! E non provare a giustificarti dicendomi che siete solo amici, che non stava succedendo chissà che! Non sono paranoico! Sei impossibilitato a mentire pure sulle cazzate più assurde, ma non mi hai detto che annullavi la nostra cena per Theo!-
-Lo so! E ho sbagliato! È il motivo per cui non so mentire, non so tenere in piedi una bugia... Questa volta c'ho provato solo per evitare che tu ti arrabbiassi. Sapevo che avresti reagito così...-
-Allora non avresti dovuto farlo!- lo interruppe Evan e Keith contrasse la mascella, cercando di impedire ai propri pensieri confusi di tramutarsi in parole.

Tuttavia, vedere come il compagno stava reagendo a quella situazione lo ferì.

-Perché per te io non dovrei avere amici. Non dovrei frequentare Jeffrey perché era innamorato di me, anche se io non l'ho mai ricambiato. Non devo frequentare Theo perché da bambini mi ero preso una cottarella per lui. Magari domani te ne uscirai impedendomi di frequentare Bryan e Isaac, anche se sono anche amici tuoi, o Ryan, perché sono gay e quindi potenziali rivali per te!- urlò. -Dopo a chi toccherà? Ai miei genitori? Ad Amber? Magari dovrò pure smettere di contattare la mia ex moglie per avvisarla del fatto che le ho fatto il bonifico degli alimenti! Ci manca solo che arrivi a portarmi via anche Rocky solo per avermi tutto per te!-