Nonostante quello che aveva programmato Jeffrey, Theo, arrivando a New York per mezzo del furgoncino di Nate, in compagnia sia del giovane che di Lily, non poté fare a meno di percepire un brivido di pura gioia scorrergli nelle vene: sembrava che ogni più piccolo particolare della metropoli avesse una luce particolare, soffusa e affascinante, che tingeva di sfumature pastello i grandi grattacieli, le strade affollate, gli alberelli rinsecchiti che sbucavano qua e là in piccole aiuole, a dare un tocco di verde all'altrimenti onnipresente cemento.
Persino i parchi, soffocati dai grigi e dai fumi dello smog, sembravano apparire rigogliosi, come tante illustrazioni sature di magia all'interno di un romanzo fantasy.
-Hai un'aria sognante- sussurrò Nate e Theo si trovò a sorridere.
-Mi piace New York- rispose, sedendosi scompostamente sul sedile anteriore del furgoncino, lasciandosi catturare ancora un po' dalla bellezza della propria illusione.
-Ci sei già stato, immagino- continuò l'amico e Theo si trovò ad annuire.
-C'ho vissuto per un po'- ammise e poi si sporse oltre il sedile, sbirciando il vano posteriore.Vide Lily distesa su un fianco, sopra una coperta, avvolta da un piumino di colore rosa. I capelli scompigliati sul cuscino, l'espressione serena.
-Dorme ancora- disse.
-Beata lei- borbottò Nate e l'altro si sentì un po' in colpa. Avevano viaggiato a lungo, fermandosi di tanto in tanto in zone riservate alla sosta dei camper, o per rifocillarsi in qualche tavola calda, ma alla guida era sempre rimasto Nate, che si era concesso poche ore di riposo.
-Hai dormito quasi niente, negli ultimi due giorni-
-Fa nulla, ormai siamo arrivati- disse il giovane e Theo si morse un labbro, arrossendo un po'.-Non hai voluto che ti dessi il cambio neanche una volta, avresti potuto riposare di più, se me l'avessi concesso-
-Stai troppo su di giri per la storia di Jeffrey. Non volevo che finissi per farci schiantare da qualche parte solo perché un palo della luce avrebbe potuto ricordartelo...-
-Che scemo!- esclamò Theo, ridendo e colpendo un braccio dell'amico. Nate si fece contagiare dall'ilarità dell'altro e rise pure lui. -Vi ringrazio, comunque- aggiunse, facendosi un po' più serio.-Non devi. Ti avevamo promesso che ti avremmo aiutato a conquistarlo... ed eccoci qui- disse Nate, con un'alzata di spalle, mentre entrava nel parcheggio di una tavola calda, con l'intenzione di fermarsi e fare colazione. -Mangiamo qualcosa?- gli chiese, notando che l'altro era rimasto in silenzio di fronte le sue precedenti parole.
-Uhm...- fece Theo, ancora sovrappensiero. -Svegliamo Lily, oppure andiamo noi due e prendiamo qualcosa anche per lei?-
-La seconda. Così la mia stellina può riposare ancora un po'-
-Perché non glielo dici?- domandò Theo, scendendo dal furgoncino.Nate aggrottò la fronte e lo seguì fuori dal mezzo, inserì le sicure, e affrettò il passo, affiancando l'amico.
-A cosa ti riferivi?- gli chiese di rimando, quando lo raggiunse. Theo si morse un labbro e gli rivolse uno sguardo in tralice.
-Che ti piace. Perché non glielo dici?-
Nate sorrise e scosse la testa.
-Siamo amici. Siamo cresciuti insieme, tipo fratelli, lo sai. Ci conosciamo da tanto tempo e sarebbe un peccato rovinare tutto per qualcosa che potrebbe non essere quello che sembra-
-E se invece lo fosse?-
-Non ne sono sicuro, orsetto- ammise il giovane, dandogli una pacca su una spalla, mentre prendevano posto intorno a un tavolino.Il locale si estendeva su un unico piano, con le cucine a vista oltre il bancone e gli espositori. Una serie ordinata di tavolini si trovava a ridosso della parete che dava sulla strada, sulla quale si aprivano finestre a giorno, incorniciate da finte piante rampicanti. I colori predominanti erano il rosso e il bianco, e c'erano davvero tanti clienti, nonostante fosse ancora molto presto.
-Wow- disse Nate con poco entusiasmo. -Sicuro si mangia bene, qui. Guarda che casino!-
-Lo sai che Lily ricambia i tuoi sentimenti, sì?- gli domandò Theo e Nate gli rivolse uno sguardo severo, prima di voltarsi in direzione della cameriera che si era avvicinata al tavolo, offrendo loro del caffè e porgendogli due menù, per poi allontanarsi e servire altri clienti.
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CHOOSE ME
Romance⚠️ SEQUEL DI COMING OUT Jeffrey Major è un uomo tutto d'un pezzo che non ama particolarmente deviare dai propri binari. Tutto quello che ha se l'è costruito da solo con caparbietà e perseveranza, tanto da potersi permettere di soddisfare i suoi pic...