Amber non fece in tempo a recuperare il cellulare dalla propria borsa che quello smise di squillare. Sbuffò, sentendo la testa come se fosse piena di palloncini e un principio di nausea le serrò la gola. Non si sentiva particolarmente ubriaca, ma iniziò a percepire una strana tensione accumularsi nel petto e non sapeva spiegarsene la ragione. Notò diverse chiamate senza risposta, ma si strinse nelle spalle, abbastanza stanca da non avere più voglia di parlare con nessuno per quella sera, perciò non visualizzò chi l'aveva cercata con tanta insistenza e ripose il cellulare, rimandando ogni cosa al giorno successivo.
Chiuse la porta di casa con stizza, abbandonò la borsa ai piedi dell'appendiabiti che si trovava nell'ingresso e fece per sfilarsi la giacca, quando si accorse che la luce della cucina, che si affacciava sul corridoio dove si trovava lei, era accesa. Aggrottò la fronte e tentò di rammentare se, prima di uscire di casa, l'avesse dimenticata accesa oppure no.
"Quando sono uscita, c'era ancora luce" ricordò, mentre l'immagine di se stessa che attendeva per strada di vedere arrivare il pick-up di Keith, schermandosi gli occhi con una mano per ripararli dal sole, le riempiva la mente. Il cuore le balzò in gola, mentre i fumi dell'alcol sembravano diradarsi di colpo, e la giovane si mise all'erta, percependo quella situazione come estremamente pericolosa. Strinse con forza il biglietto da visita di Titty, che teneva in una tasca della giacca, sperando di non essere stata udita, iniziando a camminare a ritroso, senza distogliere gli occhi dalla soglia illuminata della cucina, procedendo verso la porta d'ingresso.
-Amber?- sentì domandare e quasi urlò tra la paura e il sollievo, mentre riconosceva la voce che aveva pronunciato il suo nome.
Si recò in cucina di corsa, furiosa.
-Ma ti sei impazzito?- gridò, scagliandosi contro Ryan, afferrandolo per la t-shirt che indossava e strattonandolo con forza. -Mi hai fatto prendere un colpo!-
Ryan abbandonò presto lo stupore per la reazione dell'altra, assumendo un'espressione scostante. Le strinse i polsi, allontanando le sue mani da sé.-Sei stata tu a darmi le chiavi di casa tua- le rammentò e l'altra si lasciò sfuggire un ringhio di frustrazione, mentre si toglieva la giacca.
-Ma almeno avvisami, idiota!- ribatté, lanciando l'indumento sul tavolo. -Che diavolo ci fai qui? A quest'ora, poi!-
-Beh... ti aspetto da un po'. Credevo di farti una sorpresa- disse il giovane, indicando con un dito il cartone della pizza e le due bottiglie di vino che stavano sul tavolo. -Ma l'hai fatta tu a me e infatti non ti ho trovata-Amber fuggì dal suo sguardo e allungò una mano per recuperare una bottiglia di vino, l'aprì e ne bevve un paio di sorsi, per poi sedersi di fronte all'altro.
-Grazie- disse atona e bevve ancora un po'.
-Dove sei stata?- le chiese Ryan.
-In giro con un'amica-
-Non hai amiche femmine. Gli amici che hai tu sono gli stessi miei. Quindi... avevi un appuntamento con una ragazza?-
-No. Lo sai che sto uscendo con quel tizio del casinò, per ora, e poi... le ragazze mi affascinano, ma non penso che frequenterò mai qualcuna, non in quel senso--Non stai uscendo con quel tizio, dato che vi sentite solo online e nessuno dei due vuole saperne di mettersi in macchina, fare pochi chilometri e raggiungere l'altro per vederlo-
-Sei venuto per dare giudizi sulle mie relazioni amorose?- borbottò Amber, infastidita, decidendo di tenere per sé le novità che riguardavano quell'aspetto della sua vita.Non aveva voglia di dirgli che non sentiva più quel tizio da un paio di settimane, proprio per via del fatto che si era sempre rifiutato di vederla durante il periodo in cui si erano tenuti in contatto online, né che aveva conosciuto Titty, quella sera, e nonostante avesse subito percepito il suo interesse, sentendosi lusingata dal ricevere tante piccole e piacevoli attenzioni, sapeva che non avrebbe mai potuto ricambiarla, non come immaginava che Titty si augurasse, ma le avrebbe fatto piacere continuare a frequentarla, con la speranza di una nuova amicizia.
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CHOOSE ME
Romance⚠️ SEQUEL DI COMING OUT Jeffrey Major è un uomo tutto d'un pezzo che non ama particolarmente deviare dai propri binari. Tutto quello che ha se l'è costruito da solo con caparbietà e perseveranza, tanto da potersi permettere di soddisfare i suoi pic...