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Il furgoncino si trovava esattamente nello stesso posto in cui Theo lo aveva lasciato la sera prima. Quella scoperta gli fece tirare un mezzo sospiro di sollievo: a metà perché, nonostante il viaggio in taxi per arrivare fin lì e tutte le telefonate che aveva fatto ai suoi amici, continuava a non avere loro notizie.

Si accarezzò le braccia, percependo l'umidità del garage filtrare attraverso il tessuto sottile della camicia che indossava: era un indumento pulito, fresco di lavanderia, eppure Theo riuscì lo stesso a percepire il profumo di Jeffrey arrivargli fin dentro il naso, come se fosse rimasto intriso tra le fibre di cotone anche durante il lavaggio. Pensare all'uomo rese la sua espressione di colpo triste, ma scosse la testa, cercando di liberare la mente e si affrettò verso il mezzo, con passo deciso, afferrò la maniglia del portellone posteriore e l'aprì.

Un urlo di Lily ruppe il silenzio del garage; Theo si trovò in stato di shock, mentre Nate si affrettava a richiudere lo sportello, lasciando l'amico fuori dal mezzo, basito e confuso.

Theo cercò di dare forma a quanto aveva appena visto e dapprima si sentì impallidire, ma poi il sangue corse nelle sue vene, accumulandosi sulle guance, e arrossì mentre si mordeva le labbra. Bussò contro il portellone e quello venne subito aperto da Nate, che aveva in viso un'espressione imbarazzata e colpevole, ma si era premurato di rivestirsi.

-Che palle, Theo!- sbottò Lily, anche lei non più mezza nuda, ravvivandosi i capelli con gesti nervosi.
-Stellina...- l'ammonì Nate e l'altra gli rivolse un'occhiataccia, prima di scrollare le spalle e iniziare a ridere nervosamente.
-Voi due...?- chiese Theo, entrando nel vano posteriore del furgoncino, chiudendosi lo sportello alle spalle. Si sentiva come se avesse appena beccato i propri genitori intenti a fare sesso.

Non che lui avesse di che recriminare, ma la trovava comunque una situazione imbarazzante.

-Quindi... adesso state insieme?- si azzardò a domandare, sedendosi al fianco di Lily.
Lei rivolse uno sguardo in tralice in direzione di Nate, che arrossì, ma non rispose e scosse la testa.
-Certo!- disse e il suo amante sussultò. -Non chiedere i dettagli a lui, altrimenti rischio di rimanere vedova prima del tempo- Nate sbuffò e corse a nascondersi tra i sedili anteriori del mezzo. -Quasi quarant'anni e si comporta come un ragazzino alla sua prima cotta-

-Ne ho trentasette- precisò l'uomo e Theo si trattenne dal sorridere.
-Avete rischiato di bloccarmi la crescita- li punzecchiò, cercando di dissimulare la spiacevole sensazione che aveva provato nel trovarli seminudi e in atteggiamenti intimi. Sapeva, l'aveva capito subito nel momento in cui li aveva rivisti dopo tanto tempo, che tra di loro scorreva un sentimento che non era più frutto soltanto di solida e vecchia amicizia.

Tuttavia, Theo non si era aspettato che le cose tra di loro mutassero di colpo nel giro di poche ore, anzi, si era quasi rassegnato all'idea che Nate avrebbe impiegato ancora molto tempo prima di riuscire a scendere a patti con quello che provava per Lily.

In quel momento si sentì destabilizzato, anche un po' arrabbiato con loro, in un modo molto egoistico, ne era consapevole, ma lui si sentiva vulnerabile, solo, in procinto di fare una scelta difficile e impossibilitato a contare su di loro. Aveva creduto che Lily e Nate gli sarebbero restati vicini sempre, nonostante la lontananza fisica, la divergenza di vedute, ma temette che il loro amore avrebbe tagliato fuori lui, ponendolo su un gradino inferiore all'interno delle loro priorità.

Theo trattenne le lacrime a stento, sentendosi solo come mai lo era stato in vita sua. Neanche ai tempi in cui viveva con la sua famiglia, da ragazzino, aveva percepito dentro di sé un vuoto tanto immenso: fino a quel momento non aveva avuto modo di sperimentare davvero cosa significasse ricevere l'affetto altrui, a parte la breve parentesi che lo aveva visto coinvolto, da bambino, con Keith. Ma poi aveva conosciuto loro due, per caso, durante una sera in cui si era trovato a girare per le strade di Los Angeles in cerca di un modo con il quale ingannare il tempo, dopo che era fuggito di casa, la prima volta.

CHOOSE MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora