-Io non voglio più correre- disse Evan, alzandosi dal pavimento, mantenendo lo sguardo fisso nel suo. -Voglio godermi ogni istante con te, ogni piccola cosa. Anche la solitudine, la distanza, sapendo che sono solo brevi parentesi prima di poterti riabbracciare. Sono geloso perché sono stupido, perché non avevo preso in considerazione, neanche una volta, in passato, che anch'io potessi provare qualcosa di simile e adesso ho paura di perderti-
-Non puoi perdermi per quello che...- si lasciò sfuggire Keith ed Evan annuì, avvicinandosi cauto a lui.
-Hai ragione. Anche se ci fosse qualcuno interessato a te, ho capito che dovrei semplicemente fregarmene, perché hai cercato di farmelo capire in ogni modo, ma mi sentivo così... Come se fosse una cosa troppo grande e incredibile per capitare a me--Perché?- lo interruppe Keith, rivolgendogli un sorriso dolce e accarezzandogli una guancia. -Ti meriti l'amore, anche quando pensi che non sia così... Ci sono passato. Continuavo a guardare quello che mi ero lasciato alle spalle, mi convincevo di cose non vere, soffrivo... soltanto per punirmi. Ma poi mi sono reso conto che non avevo colpe per quello che sono. E non ne hai nemmeno tu-
-Mi sento così esaltato ed entusiasta davanti la prospettiva di "io e te", che il nostro sia vero amore!-
-Lo è. Io ti amo-
Evan percepì le labbra tremare e accostò il volto a quello dell'altro, poggiando la fronte contro la sua.
-Ho il cuore che sembra esplodermi di felicità... e ho paura-
-Ho paura anch'io...- ammise Keith, azzerando la breve distanza che li separava, baciandolo con una dolcezza sconvolgente.-Ti amo. Mi dispiace tanto... per tutto. Ti chiedo scusa- sussurrò Evan, tra un bacio e l'altro, rendendosi conto di quanto fosse immenso e disarmante il sentimento che lo legava a Keith, e aveva ragione lui: doveva smetterla di pensare che fosse una cosa che non meritava, destinata a finire. La vita era imprevedibile, era una cosa che sarebbe potuta capitare, ma in quel momento non c'era neanche il più piccolo indizio che ciò potesse succedere. Si sentiva legato a lui in modo indissolubile, come se fossero un pezzetto di per sempre destinato a fondersi nell'eternità dell'Universo.
Percepì le dita di Keith sfiorargli gli angoli degli occhi, raccogliere le sue lacrime di gioia in punta di dita.
-Ti amo- ripeté e il suo cuore tremò di fronte il sorriso dell'altro, così carico di aspettativa, così suo. -Sai che... sono qui perché l'ultima persona al mondo che pensavo avrebbe potuto darmi coraggio è anche l'unica che è riuscita a farlo?-
Keith aggrottò la fronte e il suo sorriso si fece incerto.
-Di solito sono io che me me esco con le confidenze improponibili mentre ci stiamo coccolando o stiamo per...- ma non ebbe modo di concludere la frase: Evan lo afferrò in vita e lo sollevò di un paio di centimetri da terra, lo stretto necessario per spingerlo a muoversi seguendo il suo volere, finendo per farlo sedere di peso sulla scrivania.Keith sentì l'intero corpo scosso da un fremito, mentre la pelle si faceva tesa, il cuore batteva sempre più forte e le mani correvano ad aggrapparsi alla cintura dell'altro, avvicinandolo alle proprie gambe.
-Adesso lo capisco. Il perché te ne uscivi con quelle rivelazioni improvvise in quelli che a me sembravano momenti inopportuni...- disse Evan e l'altro annuì.
-Non potevo donarmi a te se avevo qualcosa che mi tormentava-
-Sono arrivato a questa stessa conclusione, un po' in ritardo, ma...-
-Fa niente- lo interruppe Keith. -Ho vissuto le ultime settimane con il terrore di perderti. Sei troppo importante, per me, Evan. Sono sollevato che finalmente tu l'abbia capito, anche se qualcun altro ti ha aiutato ad arrivarci- aggiunse e il suono metallico della cintura che veniva aperta accompagnò le ultime parole che aveva pronunciato.Il sorriso di Evan si fece malizioso; premette entrambe le mani sulla scrivania, ai lati del corpo dell'altro, riprendendo a baciarlo, spingendolo verso il basso. Keith ridacchiò e si trovarono a pochi millimetri di distanza l'uno dal viso dell'altro, tanto vicini da non riuscire a vedersi con chiarezza, ma percependo con struggente intensità il calore che intercorreva tra i loro corpi, come se avessero incominciato a fondersi e mescolarsi l'uno nell'altro partendo dalla impalpabile, ma crepitante, tensione sessuale che li univa.
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CHOOSE ME
Romance⚠️ SEQUEL DI COMING OUT Jeffrey Major è un uomo tutto d'un pezzo che non ama particolarmente deviare dai propri binari. Tutto quello che ha se l'è costruito da solo con caparbietà e perseveranza, tanto da potersi permettere di soddisfare i suoi pic...