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Kageyama pov

Arrivammo a casa mia senza rivolgerci parola, lo sguardo del rosso non incrociò mai il mio che era costantemente a osservare il suo profilo, sospirai varie volte, ma ciò non fece reagito Hinata come io speravo. 

"Se fosse per me andrei a dormire a casa mia" furono le parole che il più basso mi rivolse prima di oltrepassare la porta.
"Allora vai." Dissi freddo cercando di nascondere ogni mia insicurezza o emozione  a quelle parole. 
"Non posso, mia madre sa che dormo da te."
"Chissene, se non vuoi restare vattene, non ti trattengo mica"

Tutte bugie. Erano solo bugie.

Shoyo mi guardò come pietrificato, sperava che stessi scherzando che stessi solo dicendo parole a vanvera...oppure ero io che speravo che non se ne andasse per davvero?
Dopo avere analizzato il mio sguardo basso prese lo zaino e se lo mise in spalla, lo alzai di scatto.

"Stai scherzando spero!"
"Perché dovrei? Tu mi stai cacciando."
"Shoyo non...sai vaffanculo ok?!"
"Se sei ancora arrabbiato per la partita, beh, piangi da solo perché io me ne vado."
"Non ti muovere." Dissi quando lui aveva una mano sulla maniglia e io ero di spalle.  "Non ti muovere ti prego."

Shoyo lasciò andare la presa lasciando cadere il suo braccio lungo i suoi fianchi.
"Se sei arrabbiato per la scenata di prima scusa, solo che volevo che oggi fosse tutto perfetto" non lo guardai negli occhi, gli davo sempre la mia schiena che lui guardava come imbarazzato.
"Scusa, non lo è stato?" Chiese il mandarino.
"No."
"E perché?"

Udì dei passi avvicinarsi al mio corpo.

"Abbiamo perso.." mi tirò uno schiaffo sulla nuca bello forte.
"Beh, se questo per te è 'una giornata andata male' allora mi dispiace non poterla migliorare...sarà meglio che vada, non ho  voglia di litigare."
Gli presi il polso.
"No, ho detto di no."
"Il Re è egoista vedo"
"Si...ma solo con te."

Accennò un sorriso e finalmente trovai il coraggio di guardarlo negli occhi.
Erano vivi come al solito, non erano più arrabbiati per la litigata fatta agli spogliatoi, le sue dita sottili spostarono alcune ciocche dei miei ciuffi davanti.

"Sarà meglio." Disse poi spostando lo sguardo su un altro soggetto e quella espressione che sembrava tanto sincera scomparì subito dopo.
"Vado o resto?" Chiese quasi sussurrando.
"Rasta, ormai tua madre sa che dormi da me no?"  Risposi anche io con il suo stesso tono.
"Non mi piace litigare con te Shoyo" aggiunsi poi abbracciandolo da dietro posando il mento sulla sua chioma.
Non disse niente per alcuni minuti e il silenzio più totale si fece spazio.
Guardavamo entrambi un punto indeterminato di quella piccola stanza, il più basso si faceva coccolare dalla mia presa appoggiando la sua testa sul mio petto piegato

"Neanche a me piace" quel silenzio infernale fu  rotto dalle medesime parole ancora una volta sussurrate del più basso, non fece nessun altro movimento oltre a quello di muovere le labbra. Mi bastò.
Gli baciai la nuca.

"Quindi resti?" Domandai non alzando mai la voce dal volume ormai prestabilito con il compagno.
"Cosa c'era in quella busta bianca?" Non rispose alla mia domanda, la stava evitando.
"Niente di che, alcuni giochi che volevo provare a usare."

Mi chinai per dargli un leggero bacio sulla guancia per poi poggiare il mio mento fra la sua spalla e il suo collo succhiudendo gli occhi.

"Che tipo di giochi?"
Gli iniziai a baciare il collo delicatamente, senza lasciare macchie rossastre.
"Giochi molto divertenti" a questa risposta Shoyo  tirò la testa indietro chiudendo le sue palpebre.
"Quanto divertenti?"
Infilai le mani all'interno della sua maglietta accarezzando la morbida pelle del ventre fino ad arrivare ai pettorali.
Ci fu un lamento.
Continuai a baciarlo, ma non azzardai a girarlo verso di me per rubargli un bacio sulle labbra .
Volevo che tutto questo fosse stupendo, indimenticabile, ogni sensazione doveva essere amplificata e goduta al massimo.

semplicemente noi [Kagehina + Altre Ship]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora