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Hinata pov

Mi ero addormentato quando qualcuno suonò al campanello. Mi alzai e aprì la porta, davanti a me  trovai la figura che mi  fece  svegliare del tutto.

"T-tobio?! Che cosa ci fai qui?!" Ero agitato.
"Bhe, dato che non potevi uscire, ho pensato di venire io da te" rispose con il solito tono freddo.
Sospirai e lo feci entrare.
"Che vuoi?" Chiesi  aspro.
"Perché vorrei volere qualcosa? Ho pensato che non stessi bene e quindi sono venuto qua baka."
"Mi hai visto, sto bene quindi ora puoi anche andartene" non lo volevo.

Il corvino ruotò gli occhi al cielo.
"È da stamani che sei strano"

Il Re si stava preoccupando per una persona che non fosse se stesso?! Sto sognando o cosa?!

"Sto bene..."
Il più alto si guardò in torno.
"Cosa cerchi?" Chiesi  infastidito"
"Dov'è la tua sorellina? Mi avevi detto che era preoccupata per te."

Kageyama pov

Sapevo benissimo che non andava qualcosa, quel gamberetto è pessimo a mentire.

"Dov'è Natsu? Mi avevi detto che era preoccupata per te" dopo quella frase si impietrificò a guardarmi per poi abbassare la testa.

"È-è uscita con mam-"
"Tua mamma è a lavoro" lo interruppi "e tuo padre non è in casa da qualche mese o sbaglio?"
Il piccolo strinse i pugni.
"C-come  f-fai a saperlo?"

Aveva la voce tremante, mi faceva tenerezza ma non mi scossi e rimasi serio: dovevo sapere la verità.

"Lo avevi detto agli allenamenti alcuni giorni fa, quindi non inventare scuse"
Il rosso deglutì e cercò di cambiare discorso, ovviamente la sua mossa fu invana.
"Quindi? Mi vuoi dire che cos'hai?!"
Mi sedetti sul divano così da guardarlo meglio, e dopo qualche secondo delle gocce salate iniziarono a nascere dai suoi occhi.
"Hin- Shoyo, mi vuoi dire che ti succede?" 
La mia voce cambio da un momento all'altro: non ero più rigido...ero calmo, lo dovevo rassicurare, doveva sapere che io c'ero per lui punto e basta.

"N-niente"
Disse solo questo per poi modellare le sue labbra in un sorriso forzato.
"Come vuoi." Appoggiai la schiena al divano mentre guardavo il soffitto, "ma non finisce qui, ti farò sputare il rospo Boke"
La mia bocca si incurvò, in quello che pareva essere un timido sorriso sincero. Ero davvero preoccupato per quel nanetto, in fondo lo amavo.

Hinata pov

Vorrei andare ad abbracciarlo

Feci un passo, seguito da un secondo e da un terzo, erano movimenti robotici non fluidi. Allungai una mano per poi cadere fra le braccia di Tobio. Era tutto ciò che volevo in quel momento.

"G-grazie" dissi sentendo una mano del corvino poggiarsi sui miei capelli.
Alzai lo sguardo e non potevo notare il colorito delle sue guance che sembrava più acceso.
Appoggiai il mio orecchio al suo petto ascoltando il ritmo  del suo cuore che sembrava accellerare sempre di più, secondo dopo secondo.

Ti amo

Chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare  da quella melodia che sembrava orami essersi regolata e mi addormentai in quell'abbraccio.
Poco dopo anche il Corvino chiuse gli occhi appoggiando la sua testa sulla mia per poi raggiungermi nel mondo dei sogni.

*skip time*

Mi svegliai ancora incatenado da quelle braccia , potendo, però, vedere per una seconda volta il suo volto tranquillo.

"Mi piaci Tobio" sussurrai dato certo che il corvino stesse dormendo e certo che non mi avrebbe sentito.

"Anche tu mandarino" la voce impastata di Tobio mise insieme queste parole e il mio cuore perse un battito.
"C-cosa?"   Il timbro  rimase il solito: abbastanza basso cosicché l'alzatore potesse sentire e nessun altro.
"Mi piaci anche tu Boke" questa frase fu accompagnata da uno sbadiglio ,per poi stringermi ancora più a se sempre con occhi serrati.

Allora non mi ero immaginato tutto, a Tobio piaccio veramente.

Alzai la testa dal suo petto robusto, lui mi stava guardando con occhi dolci e pieni di gioia. Ero stupido da quella visione che diventai tutt'uno con i miei capelli per poi abbassare nuovamente la faccia tentando di nascondermi.
Il corvino rise compiaciuto e due dita sullevarono il mio mento facendomi entrare in contatto visivo con i due occhi blu del mio amato. 
Erano così belli e profindi, si leggeva un desiderio che non riuscivo a decifrare.

"P-perchè sembri avere cattive intenzioni?"  Il silenzio creatosi si spezzò.
"Che intendi Shoyo?" La mano che non sorreggeva il mio mento mi spostò una ciocca disordinata che avevo davanti gli occhi facendomi arrossire e abbassare lo sguardo.

"Shoyo, guardami per favore"
Feci come ordinato e ritornai sotto l'ipnosi di quelle due palle blu notte.

C'era pochissima distanza fra noi, così poca che riuscivo a sentire il fiato caldo di  Tobio.
Lui si avvicinò esitante accorciando sempre di più quell'aria che divideva i nostri volti.

Aprì leggermente le labbra.

Il tempo sembrava fermo, il silenzio tombale per una volta non mi faceva paura, anzi era rilassante.
Non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso,che,alcune volte, cadevano sulle sue labbra sottili.

Lo voglio.

Appoggiò la fronte sulla mia, facendo così incrociare i nostri nasi, il mio era più piccolo del suo  come, dal daltronde, tutto il resto del corpo (non pensate male XD).
Io guardavo solo e solamente le sue labbra.

Le voglio ora.

Il suo respiro era calmo, caldo e sicuro, stesso ritmo regolare.
Il mio cuore batteva forte ma, come lui, riuscivo a controllare tutto e rimanere il più rilassato possibile.

Ecco che,finalmente, la distanza che si stava riducendk sempre di più scomparve del tutto; le sue labbra si posarono sulle mie in un tenero bacio a stampo, forse il bacio che tutti e due stavamo aspettando da chissà troppo tempo.

Tic

Come per magia ora i suoni riapparvero, la lancetta dell'orologio andava avanti ogni secondo.
Quando ci staccammo da quella sensazione indimenticabile, io ero stupito quanto  felice ed eccitato.

Di più.
Di più.
Dammi di più!

Sorridemmo per poi rifiondarci uno sulle labbra dell'altro.
Mi misi a cavalcioni su di lui, che di conseguenza, mi teveva per  le cosce mentre io  circondavo  il suo  collo.

Non volevo staccarmi.

Volevo solo lui.

Nessuna interruzione.

Solo io, lui e quel bacio tanto perfetto, che racchiudeva tutti i nostri desideri più nascosti.

Avvicinai il mio bacino al suo, facendo così avvicinare di ancora un pò i nostri corpi.

Quando l'aria finì ci staccammo per riprendere fiato, eravamo entrambi paonazzi, il battito cardiaco si era sincronizzato.
Tobio mi abbracciò e io subito ricambiai l'abbraccio che sembrò più caldoe più tenero di quello dato prima.

"Tobio, ora noi due cosa siamo?"

semplicemente noi [Kagehina + Altre Ship]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora