semplicemente noi [Kagehina + Altre Ship]

33

Nastu pov

"Bellissimi...bellissimi sogni."
A quelle parole formai un sorriso a 32 denti per poi fiondarmi dal fratellone che stava riposando.
Era più bello del solito, sembrava la mia principessa preferita: Aurora.
"Kageyama-kun perchè non lo baci?"

Kageyama pov

"C-cosa?" Risposi arrossendo alle parole della piccola Natsu.
"Beh insomma, se lo baci è guarito no?" Rispose con voce lieve cercando di prendere la mano del maggiore, a quella scena presi la bambina in braccio posandola sulle mie gambe.
"Wow sei così alto Kageyama-kun!"
Accennai un sorriso giocando con i suoi capelli di un arancione più vivo di quello del fratello.
"Quindi?"
"Cosa Natsu?"
"Bacialo no? Con un bacio l'incantesimo sparisce e ritorna tutto a posto!"
Potevo scorgere dai suoi occhi quella speranza, quella sicurezza e quella magia che avevano tutti bambini.
Sorrisi. 
"Non è così semplice sai?" Poggiai il mento sulla sua stretta spalla. "Shoyo ora deve riposare "
"Si lo so, ma se lo baci riaprirà gli occhi no?" Insistette la piccola.
Sospirai e guardai fuori dalla finestra, non volevo rovinare i suoi sogni ancora vividi e puri, non volevo rovinare l'infazia alla sorella dell'uomo che avrei sposato.
"Che cosa guardi Kageyama-kun?"
"Mmmh? Ah...guardo il sole."
Mi guardò stranita.
"Ma fuori piove e ci sono le nuvole...non cė il sole!" Affermò lei.
"Si lo so...ora il sole luminoso è coperto, ostacolato...ma fidati che ritornerà a risplendere" accennai un lieve sorriso per poi guardare Shoyo  che respirava lento, sembrava sereno.
"Si ovvio che il sole tornerà a speldere!"
Disse la più piccola ridendo.
"Ecco, anche Shoyo ritornerà e più forte di prima." Sussurrai al suo orecchio per poi stringerla a me.
"Kageyama-kun così mi fai male!"
Allentai la presa, dovevo ricordarmi di non stare stringendo Hinata e che il suo corpo era molto più fragile rispetto al suo.
"Ma non puoi baciarlo per farlo tornare più velocemente?" Mi guardò. Anche gli occhi erano uguali ai suoi: grandi, luminosi e di un colore che somigliava all'oro. Mi scese una lacrima.
"Potrei...ma non sarà mai forte quanto prima."
Abbassò lo sguardo e mise il broncio, strinse nei suoi pugni i miei pantaloni blu che indossavo.
"Ma te lo prometto che lo bacerò per farlo risvegliare...ma ora ha bisogno di riprendersi hai capito carotina?"
Gli accarezzai la testa.

Cavolo, la somiglianza che cè fra lei e Hinata è sorprendente.

"Io non sono una carota! Io sono Natsu!"
Risi.

Anche il modo di fare, di parlare e le espressioni che fa sono uguali a quelle di Shoyo.

"Sai...vorrei che tu sposassi il fratellone! Si, voglio anche che abbiate dei figli! Li dovrete chiamare...." la bambina ci pensò sù "...Kageyama Junior e Shoyo Junior."
"Sai che ho un nome?" Lei sgranò gli occhi.

Ha avuto la stessa reazione di quando lo dissi a quel Boke...ma uno intelligente no?

"Mi chiamo Tobio...Kageyama Tobio...ma puoi chiamarmi Tobio-kun se vuoi."
Lei rimase in silenzio con l'indice sotto il mento a osservare un punto impreciso della stanza.
"No. Preferisco Kageyama-kun!"
"Come vuoi Carota" sorrisi.
"Non chiamarmi così! Chiama il fratellone Così!"
"Lo chiamo già così..."

Guardai per l'ennesima volta quel dannato profilo, quella bocca semichiusa da cui usciva aria calda era rassicurante.

"Come ha fatto Shoyo-kun a finire qui?" Chiese ignara Natsu avvicinandosi al volto del dormiente.
"Ha fatto una cosa..." scostai lo sguardo e abbassai il tono di voce.
"Cosa?" Accarezzò quei capelli soffici per vedere se stava davvero dormento.
"U-una cosa davvero brutta..." strinsi i denti e strizzai gli occhi all'immagine di Shoyo a terra senza forze.
"Promettimi che tu non ti farai mai del male, che qualsiasi cosa ti accada la verrai a dire a me...okay Natsu?" Ero di nuovo in lacrime, la bambina non capiva del perchè la mia reazione, quindi si avvicino e mi sorrise.
Io la guardai confuso.
"Il fratellone dice che sorridere fa andare via ogni male sai? Quindi se si sorride vuol dire che si è felici e, quando ci ricordaremo di quel momento e vedremo quel GRAAAANDE sorriso..." Fece il gesto con le mani  "...sulle labbra, rideremo perchè in quel momento eravamo felici per un motivo adesso ignoto."