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Hinata pov

"Kag-" un ragazzo alto dai capello castani entrò di violenza in casa.

"Dov'è ora ?!"

Sembrava agitato. Inziò a guardare dappertutto, ogni angolo della casa, ogni spazio.

"CHIBI-CHAN DOV'È TOBIO?!"
lo guardai impassibile e lacrime iniziarono a solcarmi il volto. 
"Come pensavo" disse poi venendomi ad abbracciare.
"L'hai scoperto eh?"
Non risposi. Non ricambiai nemmeno l'abbraccio, la speranza che Tobio fosse vivo si smaterializzò con la comparsa di Oikawa.

"Mi dispiace che tu l'abbia dovuto scoprire così...da quando è che manca?"
"Da stamattina..." sussurrai stringendo i pugni, a quel punto il moro guardò l'orologio.
"È ora di cena,  che ne dici di aspettarlo con un buon piatto di pasta?" Sorrise, come faceva a essere così sciolto, naturale, in una situazione del genere?

"Non ho fame..."
Mi squadrò per vari secondi poi riaprì bocca.
"Sai, stamani, dopo essermi svegliato, pettinato, lavato, messo le mie 11 creme per il viso, fatto la colazione che il mio Iwa-chan mi aveva preparato...ho controllato i video delle videocamere, non dirlo a Tobio che se dovesse
scoprire che non le ho rimosse tutte mi farebbe fuori, e sai, sarebbe uno spreco non avere al mondo una persona bella come me. Comunque, ho visto tutto, il cambio improvviso umore di Tobio e tutto il resto, ti sei spaventato vero Hinata? Poi ho controllato cosa hai fatto e devo dire che sbirciare qua e là non è un comportamento adeguato!"

Sgranai gli occhi.
Quindi uno stalker del cazzo mi viene a dire che non è giusto che io curiosi nella roba del mio ragazzo??!!

"Fidati che fra poco Tobio tornerà" sorrise e andò in cucina, prese una pentola, la riempì d'acqua, poi ci buttò la pasta...troppa pasta...PERCHÉ CAZZO STA USANDO IL CELLULARE!

"Vedi Chibi-chan, io sono molto bravo a cucinare" disse mentre l'acqua bollente fuoriusciva dalla pentola, fu allora che lo raggiunsi e lo feci scansare da lì prendendo il suo posto.

"Hai mai cucinato?"
"No mai." Disse fiero.
Sospirai e circa 10 minuti dopo eravamo a tavola con due piatti fumanti davanti a noi.
Non toccai cibo.
"Devi crescere" disse lui.
"Voglio aspettare Tobio."
"Forse non tornerà prima di mezzanotte."
"Come fai ad essere così calmo?"
"Semplice, io con lui ci sono cresciuto. Alla morte di sua madre il mio Kohai era sempre solo in casa, il padre stava sempre fuori ad ubriacarsi e a volte di drogava, quando tornava a casa era sempre stanco ma non toccava mai il figlio, gli voleva un sacco bene...solo che 5 anni dopo, il martedì 3 aprile, Tobio stava tornando da scuola e quando aprì la porta si ritrovò il corpo del padre che giaceva sul pavimento. Scoppiò in lacrime e venne subito a chiamarmi. Da quell'episodio i momenti di dissociazione aumentarono e non sapevo che fare. Alcune volte dormivo da lui, ma avevo paura che rientrasse in quella modalità e facesse cose che poi si sarebbe pentito amaramente. Uno dei suoi primi omicidi fu il gatto, Il mattino dopo lo ritrovai a piangere accanto al cadavere" a questa frase rise. "Solo 2 anni dopo gli è stata diagnosticata questo malattia, e dovette iniziare a prendere farmaci su farmaci, gli attacchi erano migliorati, erano diminuiti ma doveva comunque stare attento. Negli ultimi 6 mesi non li ebbe, e pensò che fossero passati quindi piano piano iniziò a non farci tanto peso ai medicinali...quei sei mesi sono quelli in cui ha capito di amarti."

Alzai il viso dal piatto e lo guardai come incantato.

Da quando si è innamorato

"Beh il resto lo sai! Avete scopato e ha avuto questo momento. Tranquillo, ha ucciso solo animali da quello che so, non sei in pericolo, soprattutto se prenderà le medicine che tanto odia" disse sbadigliando e mettendo le mani dietro la nuca.

semplicemente noi [Kagehina + Altre Ship]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora