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29 dicembre 2006

Kageyama pov

Faceva freddo. Troppo freddo per i miei gusti. Perchè dovevamo stare fuori quando in casa era caldo? Perchè adorate tanto la neve? Cappotto, sciarpa, guanti e cappello, avevo tutto, eppure stavo tremando. Guardavo da seduto i due fratelli giocare con la soffice neve bianca...Il bianco. Il bianco non è un colore, non è nulla. Serve solo per eliminare i problemi, come una striscia di bianchetto su un'errore grammaticale. Ci passi una volta sopra ed ecco: cancellato per sempre. Ma allora perchè quei due giocano con il bianco senza problemi? Non hanno paura?

Le loro risate di sottofondo sembrano cancellare ogni mio pensiero e metto un freddo sorriso: ho le labbra congelate. Natsu scappava da Shoyo pronto a tirare l'ennesima palla, poi viceversa. Correvano per tutto il giardino. Bianco. Sospirai. Osservavo la scena dall'esterno, come una comparsa. Il bianco in quel momento cadeva su di me, mi faceva scomparire dalla vista dei due. Io sorridevo. Fumo bianco usciva dalla mia bocca ogni volta che respiravo, e aria gelida entrava nei polmoni facendomi tossire. Odio l'inverno. Preferisco l'estate: lì non c'è il bianco. Lì ci sono tutti i colori del mondo, caldi, affettuosi, divertenti. Non il bianco. Shoyo, invece, quel colore tanto vuoto lo adorava. Diceva che era il colore della purezza, dell'eleganza, di un foglio. "Si ma un foglio bianco è inutile" dissi io quel giorno. "Non se lo riempi." rispose lui con tanto di sorriso.

Lo osservai prendere le due tazze in mano e spostarsi in salotto, dove la sua famiglia ci aspettava per un iniziare un gioco da tavolo: CLUEDO. E' un gioco noioso, non mi sono mai piaciuti i misteri, se devo sapere una cosa la voglio servita subito, su un piatto d'argento.Era il mio turno, gli occhi erano posati su di me mentre attendevano che io tirassi i dati. Alzai le spalle e lanciai. 7. Mi mossi.

"Allora: secondo me è White, con la chiave inglese nella stanza da pranzo..."Il rosso sospirò e allungò una carta con l'arma del delitto. Ora è il suo turno. 12.

"Per me è White, con la corda nella sala da biliardo." Affermò con tanta sicurezza. La madre gli allungò una carta che non potei vedere causa di quelle stupide regole , e il giro continuò. Un altro giro un altro indizio.

"Scarlet, pugnale, cucina." dissi prendendo le carte nascoste. Le prove c'erano tutte. Tutto combaciava. Non avrei sbagliato.

"Non era la cucina..." Disse Hinata facendomi la linguaccia. "Comunque 2/3, niente male...io non riesco neanche ad arrivare a uno..." E quella stanza si riempì di risate. Calde risate di colori caldi, come la chioma del mio mandarino...che sia per questo che mi sono innamorato? Non lo so. L'amore è pieno. Non è bianco. E' colorato, vivace, pimpante, Non bianco. Neanche la lavagna è bianca. Se fosse bianca sarebbe inutile. L'infinito è bianco. Shoyo un giorno mi disse che saremo stati insieme all'infinito. Fino al bianco. Quel colore è impossibile da raggiungere. Tutto prima o poi finisce, tutto prima o poi si ferma per sempre. E' da lì che il colore bianco mi fa paura, perchè "bianco" è impossibile da raggiungere, da vedere. è sconosciuto. Il nero no. Il nero si forma con tutti i colori mischiati insiem, più e più volte. Il bianco invece? Non si sa, nessuno lo sa. Perchè fidarsi di una cosa che non si conosce? Perchè fidarci del vuoto? Dopo cosa c'è? Ecco il bianco è il nulla, il niente. Neanche le nuvole sono bianche! Le nuvole non esistono! E' solo gas evaporato che sosta finchè non piove. Ecco. Il bianco muta. il nero no. Il nero fa mutare. E credo sia questa la ragione del perchè ami tanto questo colore. Shoyo invece lo odia. Dice che è negativo, emana solo angoscia e tristezza. Io lo trovo stupendo: completo.

"Mamma allora posso andare da Tobio il 31?"

Guardai il rosso dalla pelle candida. Quasi bianca.

"Si, non credo ci siano problemi" Disse poi la donna con la stessa carnagione del figlio. Il bianco mi sembrò bellissimo per un momento. Mi guardò e sorrise. Io non capivo, ero assorto dai miei pensieri e avevo perso il filo della conversazione. Il bianco aveva vinto di nuovo sul nero. Lo aveva fatto diventare grigio. Odio quel colore!

"Shoyo...,ma il bianco è così importante?" Lui mi guardò e scoppiò a ridere,

"Non lo so... se non ci fosse il bianco credo che i colori non esisterebbero." Lo guardai storto. " Il bianco è la base di tutto no? Del rosa per esempio. Senza il bianco il rosso non potrebbe schiarirsi. Il bianco sereve."

"Si ma è vuoto...è nullo! Non ha senso." Insistetti. Lui rispose subito.

"E' per questo che ci sono le matite colorate, per riempirlo. Il bianco non è un colore, ma può diventare una tela colorata!"

"SI... ma è vuoto!"

"Vorresti dirmi che il nero è meglio? Più potente? Beh...in realtà prendi una lavagna nera, senza il colore bianco non puoi scrivere."

"Esistono gli altri colori."

"Si, ma non saranno mai potenti come il bianco. Il bianco è nullo, è potente. E' solo. Mentre il nero no. Il nero non è solo."

Non capivo il suo ragionamento che sembrava tanto facile. Come poteva un colore inutile essere così utile? Il bianco porta vuoto. Tu vedi una pagina bianca e pensi al nulla. La stai a fissare per qualche secondo ma niente. Non cambia colore se non lo fai tu. Ma se sbagliassi? Se quel colore non andasse bene? Che colore dovrei usare? Il foglio resterà comunque bianco. Si. Io odio quel colore, L'ho sempre odiato e ne ho avuto la conferma quel giorno. Fa ancora male anche se è tutto finito. Per sempre.

"Tobio...hai finito di guardare il soffitto?" Una voce mi chiamò. Scossi la testa per risvegliarmi dal momento di trance e annuì. Lui sorrise. Il suo sorriso non è bianco, E' nero, E' tutto. Se svanisse io mi svuoterei e diventerei vuoto. Bianco.

"Credo che la punizione sia passata" Disse infilandosi nella mia maglietta.

"Dobbiamo proprio?" dissi sbuffando. Ero stanco, volevo dormire. Volevo riempire quella mente che era piena di pensieri bianchi.

"Uffa...certo che sei" Rise. Poggiò la testa al mio petto mentre il corpo era coperto dal tessuto del mio indumento Nero. Amo quel colore. Chiuse gli occhi. Le sue braccia mi stringevano, poteva udire il mio cuore rosso battere per lui e piano piano accellerare.

"Tobio...Npi due non siamo ne bianco ne nero. Siamo rosso." Sbadigliò. Affondai una mano nella sua chioma mentre lo portavo a letto. "Siamo rosso perchè è un colore che può modificare ed essere modificato." Sbadigliò e chiusi anche quel giorno gli occhi sotto una delle mie rosse carezze. Si. Noi siamo Rosso.






















Persona spastica
So di stare facendo capitoli corti, sta cosa mi piace XD Sono corti ma intensi.
Come ho detto nell'annuncio questo capito è ispirato al libro: "rossa come il sangue bianca come il latte". Si. Quel libro lo adoro XD
Boh...
Cosa ve ne pare di questo capitolo?
Come state?

Io sono al negozio di mio padre per fargli una scritta XD... si... POTEVO DORMIRE MA NOOOOO, L'ISPIRAZIONE ALLE 1 MI DOVEVA ARRIVARE XD
Vabbè...shaoooo

semplicemente noi [Kagehina + Altre Ship]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora