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Asanoya

Asahi pov

Ero su un'altalena a guardare l'orizzonte, a sospirare e a pentirmi di tutto quello che era successo: di essermi fatto condizionare dai miei sentimenti e altre cose.

Non merito di vivere.

Sono un peso.

Gli altri se la caverebbero meglio se cessassi di vivere

Erano gli stessi pensieri che feci dopo essere stato murato così tante volte da quel muro impenetrabile della Dateko.

"Perché non hai dato il massimo?"

Quella voce la conoscevo, era del piccolo porcospino che un anno prima mi aveva soprannominato "Gesù" e che alcune volte mi chiamava ancora.
Accennai un sorriso ma rimasi in silenzio.

"Perché non rispondi? Ti ho fatto una domanda Asahi."

Tono fermo, stessa espressione: sembrava deluso.

Scusa se ti faccio soffrire.

Urlò, si sfogò e quando degnai di guardarlo il suo volto era immerso da lacrime che io avevo provocato. Strinsi i denti.
"PERCHÉ NON MI RISPONDI!"
Urlò.
Scostai la testa, mi faceva male vederlo così.
"Scusa" sussurrai piano, il piccolo però sembrò capire e arrabbiarsi ancora di più.

"PERCHÉ TI SCUSI! NON HA SENSO, TU NON HAI SENSO, NOI NON ABBIAMO SENSO! PERCHÉ HAI GIOCATO MALE?! PERCHÉ?! TI HO DETTO CHE MI PIACI DA IMPAZZIRE E ALLORA PERCHÉ MI IGNORI? PERCHÉ QUEL GIORNO NON MI HAI DETTO CHE TI PIACCIO ANCHE IO?!"

Si avvicinò a me spingendomi giù sull'altalena per poi trovandomi a terra con un Nishinoya selvatico sopra il mio ventre che tirava pugni al mio petto.
Non mi faceva male, si stava sfogando ed era più che comprensibile. Finito l'attacco d'ira si rannicchiò e le sue lacrime bagnarono la mia maglietta.
Una mano si posò sui suoi capelli pieni di gel per accarezzarlo e tranquillizzarlo.

Forse fra i due quello che ci sta peggio è lui.

Sospirai, alzando la testa e guardando le stelle nel cielo.

"Guarda, lì ce la stella porale" dissi "se colleghi quelle stelle si vede il grande carro" continuai indicando la costellazione.
Noya si tirò su e io potei mettermi seduto.
"Poi là cè il piccolo carro"
"Scusa ma non vedo niente vedo solo stelle" disse cercando con lo sguardo le varie forme.
Sorrisi appoggiando una mano sulla sua che stava a terra.

"La vedi la stella polare? Quella più luminosa di tutte?"
Ci fu silenzio, lui la stava cercando invano.
"No..scusa ma non riesco a trovarla..."
Gli presi il braccio facendogli indicare la stella cosicché la potesse vedere.

"Aaaaaah è quella! Okay!"
"Ecco, se tu ti sposti in giù cè il grande carro. Quella stella è la punta della coda."
"No...non ti seguo ci sono troppe stelle."
"Quella che va in giù."
"Si ma quale giù? Cioè, per noi sarebbe quella ma per altri sarebbe quella lì...o quella lì o-"

Fermai quella valanga di parole con un bacio. Non ricambiò subito, non capì cosa stesse succedendo e solo quando ci staccammo realizzò arrossendo.

"Siamo 1 pari" sorrisi.
"Ma le competizioni non erano roba fra Kags e Shoyo?" Mi domandò assottigliando lo sguardo.
"Si...ma sai...cioè..."

Okay che soffro d'ansia ma anche no!

Il porcospino mise un sorriso malizioso avvicinandosi.
"Ma solo..."
"Ma solo che volevo farti capire che avrei voluto che tu mi avvertissi tutto qui..."
Rise. Cosa c'era da ridere?
"Come vuoi" mi prese il volto fra le sue piccole mani e mi baciò di nuovo, questa volta, però, fu ricambiato da entrambi.

semplicemente noi [Kagehina + Altre Ship]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora