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Kageyama pov

Stavo dormendo, quando ai primi soli dell'alba, il telefono del piccoletto iniziò a suonare svegliandomi.
Mi ritrovai addosso Hinata, era immerso nel mondo della fantasia; decisi di lasciare suonare il cellulare per 2 semplici motivi:
1) ero nudo e fuori dal piumone di gelava
2) Shoyo mi stava letteralmente bloccando.

Il suono cessò.
Richiusi gli occhi e affondai nel cespuglio arancione che stava ronfando accanto a me.
Riaprì gli occhi proprio un attimo prima che potessi crollare.
Questa volta mi alzai dal materasso facendo attenzione a ogni singolo movimento.
Shoyo mugugnò e bestemmiai tra me e me sperando che il dormiente non si fosse svegliato.
Andai in cucina, il suo telefono era poggiato sul tavolo a caricare, lo presi e lessi sullo schermo sovrimpressione un numero sconosciuto. 

"Tsk" attaccai spostando poi lo sguardo sull'orologio che stava appeso sopra la mensola.
5:55, la prossima volta mettilo in silenzioso boke!

Mi stiracchiai e scrocchia schiena, collo, spalle,  falangi, polsi ecc, per poi mettermi a preparare il caffè.
Il tempo passava lento, c'era un silenzio inusuale, come se nessuno ci fosse oltre a me, mi incantai come solito fare e di nuovo mi sentì leggero, come se io fossi scollegato dal mio corpo.
Nella mia testa c'era la più calma totale, non pensavo a niente, però le sensazione che riuscivo in qualche modo a percepire mi dicevano tutt'altro: il battito cardiaco era accelerato, il respiro era affannato e le mani che tenevano la moca tremavano. Mi ero come bloccato in quella posizione, sembravo morto, fu il cellulare del mio ragazzo che mi fece riconciliare con il mio sè fisico, o almeno così credevo.

Sempre lo stesso numero.
Decisi di rispondere

Kags: chi è?

Tu non sei Shoyo:X

Kags: esatto, ora mi
           Può dire chi è lei?

Scusa, ma tu saresti?:X

Kags: non importa, ora
           Risponda alla mia
           domanda e mi dica
           come fai ad avere il
           numero di Shoyo.

Quindi si fa chiamare: X
     per nome? 

Kags: *riattacca*

Misi la suoneria al minimo,  e ritornai a fare quello che stavo facendo.

7:30

"Buongiorno." Disse Hinata raggiungendomi zoppicando e stropicciandosi l'occhio.
"Giorno." Rispose freddo.
"Cosa cè per colazione?" Sbadigliò, poi si provò a sedere invano "meglio se sto in piedi..."

Non rise, come era lui fare, le dita incrociate fra loro coprivano, alla mia figura,  la bocca, gli occhi parlavano da se.
Shoyo la guardò con aria interrogativa.
"Dormito bene?"
Niente.
"Ci sei?" Gli  sventolò una mano davanti agli occhi, lui gliela  afferrò e lo strattonò via uscendo poi dalla porta lasciandolo solo.
"KAGEY-" disse.

Fece qualche passo fuori casa,  lo seguì,  sembrava incazzato, calciava un sassolino trovato per la via con le mani in tasca, fece cascare alcune persone spingendole. Io stavo a guardare quello che il mio corpo faceva.
Aveva una postura scomposta, gobba, le spalle alzate.
A un certo punto si fermò e prese in mano il cellulare che, a quanto pare, stava squillando. Rispose aggressivo. 

semplicemente noi [Kagehina + Altre Ship]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora