Č𝓐קᎥ𝕥Ⓞᒪ๏ 4

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<<c-che ci fai qui in città?>> quasi urlò; di certo, non si aspettava di trovarsi il suo, all'apparenza, ex ragazzo di fronte come se nulla fosse <<mi hanno rilasciato questa mattina>> disse semplicemente affondando le mani nelle tasche mentre Harry lo guardava con adorazione <<che bel bastardo, eh?>> chiese cercando di sdrammatizzare <<non mi sono preso le responsabilità da padre e tu stai crescendo Harry da solo>> disse facendo voltare qualche passante curioso <<Felpato, per favore... potremmo parlarne un altro momento?>> mormorò Remus stancamente e Sirius si limitò a scrollare le spalle <<stiamo tornando a casa>> disse cercando di cambiare argomento <<tu dove alloggi?>> chiese <<da un amico fuori città... >> mormorò Sirius cercando di stare sul vago ma Remus alzò un sopracciglio <<ah davvero? Lo conosco?>> chiese, sapeva benissimo che stava mentendo <<no, perché dovresti conoscerlo? Forse perché sei geloso, Moony?>> chiese Sirius in tono sibillino mentre una strana euforia gli prendeva il cuore, infondo, la speranza che Remus lo amasse ancora, c'era eccome <<può anche darsi>> disse il ragazzo-licantropo sorridendo innocentemente <<ma sappiamo entrambi che stai mentendo>>. Sirius era rimasto di sasso ma non parlò << ...se vuoi venire da noi... >> disse Remus in tono accondiscendente mentre Harry sorrideva divertito: adorava le espressioni di Remus <<lo sai benissimo che non mi serve la pietà, Lupin>> ringhiò invece Sirius orgoglioso come suo solito <<fa come ti pare, casa mia è quella dei miei genitori>> disse semplicemente Remus aggiustando la sciarpa intorno al piccolo collo di Harry <<credi che ricordi ancora dove abitavano>> <<ma i tuoi, non avranno da ridire?>> chiese solo Black <<si sono trasferiti in Italia, un paio di anni fa>> disse <<n-non me l'hai mai detto... >> mormorò <<a te non è mai importato nulla di me>> disse invece Remus e senti di nuovo quella lama trafiggergli il cuore <<sai che non è così, Moony>> disse invece Sirius cercando di essere il più dolce possibile.
Remus sospirò rumorosamente << ...si sta facendo tardi e sta iniziando a nevicare più forte... io e Harry torniamo a casa e sappi che il nostro invito è sempre valido>> disse e se ne andò mentre Harry lo salutava con la manina inguantata.

Sirius rientrò nell'ostello, chiuse la porta e si accasciò contro di essa lasciando che lacrime di rabbia e frustrazione sgorgassero.
Remus stava crescendo da solo il piccolo Harry e lui dov'era? In una stanza di una bettola da due soldi a piangersi addosso come un bambino.
L'unica cosa che avrebbe voluto fare era baciarlo fino a fargli mancare il respiro <<BASTA>> urlò alzandosi di scatto facendo tremare le pareti sottilissime della stanza.
Prese la bacchetta dall'anfibio, usò un incantesimo domestico d'ordine, (l'unico che avesse imparato bene) e raccattò le sue poche cose ma prima di andare via, si smaterializzò a Grimmalund Place.
Sospirò: quella casa dava alla mente solo ricordi dolorosi.
Entrò, evitando il quadro di sua madre che sbraitava come un dannato di un girone infernale e cercò per casa la sua vecchia moto, l'aveva trasfigurata l'ultima estate, quando finì il suo percorso ad Hogwarts... la sua vera casa.
Sospirò, e salì lentamente scale diretto verso, quella che un tempo, è stata la sua stanza. Non appena entrò nel corridoio, cercò di non guardare la camera di suo fratello Regulus ma nulla da fare, la targhetta sulla porta sembrava chiamarlo, la fissò e sentì ancora una volta una fitta al cuore, non l'aveva mai detto, ma infondo, aveva sempre voluto bene al suo fratellino anche se aveva scelto la strada del male seguendo Voldemort e diventando un mangiamorte.
Sospirò ed entrò nella sua vecchia camera usando alohomora per aprire la serratura. Entrò nella stanza la quale odorava di muffa e chiuso.
Il suo striscione di Grifondoro e la sua sciarpa pendevano ancora dal tessuto macchiato baldacchino. Entrò completamente nella stanza ma non guardo a terra e pestò, per caso, un vetro.
Abbassò lo sguardo e trovò uno degli specchi gemelli distrutti: lui e James li usavano spesso quando la Mcgrannit li metteva in punizione in posti completamente separati.
Non poté far a meno di lasciarsi sfuggire una lacrima. Appesa alla parete c'era una foto magica, ritraeva loro quattro sorridenti e che si abbracciavano.
Si avvicinò lentamente al muro, guardò la foto e non poté far a meno di provare disgusto nei confronti di Peter e rimorsi di coscienza per James... avrebbe dato di tutto per riaverlo accanto ma purtroppo, sapeva che lui e Lily avevano fatto la cosa giusta salvando tutti loro da una fine che sembrava ormai segnata. Sorrise debolmente <<non preoccuparti, Ramoso, ti prometto che io e Moony cresceremo il piccolo Harry come Merlino e Godric comandano>> mormorò sorridendo al ritratto del suo amico ritratto nella foto da adolescente il quale annuì fiero.
Piegò accuratamente la foto, la mise nel portafogli, acciuffò il modellino della moto e se ne andò promettendosi di non rientrare ne ora e mai più in quella camera.

Maddy non voleva far piangere Maddy voleva solo ferire o mutilare gravemente, lo giura.

Una Famiglia Perfetta [MPREG] /Wolfstar and Drarry ff/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora